Cronache Economiche

08.12.2023

Grande successo del “Concerto di amicizia Italia-Turchia”, tenutosi ad Ankara il 4 dicembre.

L’Ambasciata d’Italia ad Ankara ha organizzato, in collaborazione con il Ministero della Cultura e del Turismo, il “Concerto di amicizia tra Italia e Turchia”. L’evento è stato inserito dalle Autorità turche tra le celebrazioni ufficiali del Centenario della Repubblica.

Al concerto, tenutosi il 4 dicembre nella Sala principale dell’Orchestra sinfonica presidenziale, hanno partecipato oltre duemila persone che hanno assistito al “Requiem” di Giuseppe Verdi.

Protagonisti del concerto, un’iniziativa di piena cooperazione culturale tra i due Paesi, oltre al coro e all’orchestra, il direttore Andrea Solinas, i solisti, Asude Karayavuz e Simge Büyükedes per la Turchia, Luciano Ganci e Riccardo Zanellato per l’Italia.

“Le relazioni bilaterali fra Italia e Turchia – ha dichiarato l’Ambasciatore Giorgio Marrapodi – sono intense e vitali. Su queste basi, le numerose iniziative di diplomazia culturale che portiamo avanti in diversi settori, dal cinema alla musica, dal design alla cucina, fino all’arte contemporanea, rafforzano il nostro rapporto e permettono di guardare al futuro con ottimismo”.

Il prossimo appuntamento, nella cornice dell’Orchestra sinfonica presidenziale, sarà la “Messa di Gloria” di Giacomo Puccini, in programma il 19 gennaio 2024, sempre su iniziativa dall’Ambasciata d’Italia in collaborazione con l’Istituto di Cultura italiano di Istanbul e il Ministero della Cultura e del Turismo turco; un’occasione per celebrare i cento anni della morte del compositore toscano.

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08.12.2023

Settimana della Cucina Italiana in Turchia (13-19 novembre 2023).

In occasione della VIII edizione della Settimana della Cucina Italiana nel Mondo (13-19 novembre 2023), l’Ambasciata d’Italia ad Ankara, il Consolato Generale di Istanbul e il Consolato di Izmir, in collaborazione con tutti gli attori del “Sistema Italia” in Turchia, hanno organizzato un ricco calendario di iniziative incentrate sul tema “A tavola con la cucina italiana: il benessere con gusto”. La rassegna si conferma, anno dopo anno, uno straordinario veicolo, in termini di pubblico e contenuti, per la promozione del Made in Italy in Turchia, grazie ad un ampio panorama di collaborazioni con realtà locali estese anche agli influencer sui social network.

Uno degli eventi principali ha avuto luogo a Palazzo di Venezia (Istanbul), dove l’Ambasciatore d’Italia in Turchia, Giorgio Marrapodi, ha presentato il volume “VIP. Very Important Peperoncino”, a cura del Prof. Francesco Maria Spanò, Ambasciatore dell’Accademia italiana del Peperoncino che ha illustrato la storia e le proprietà benefiche del peperoncino (v. apposito approfondimento in questa edizione delle Cronache economiche).

Sul fronte della formazione, è proseguita per il secondo anno di fila la collaborazione dell’Ambasciata con l’Università Baskent - cui si è aggiunta quella con la Ankara Gastronomy Association - per un affollato workshop alla scoperta dei sapori tradizionali della cucina italiana, un successo grazie all’apporto del Rettore, dei docenti e degli studenti della prestigiosa Università della Capitale, centro accademico di eccellenza con numerosi legami in Italia. Sempre nel quadro delle attività di formazione, ad Istanbul il Consolato Generale ha organizzato una Masterclass di cucina italiana per gli studenti delle Accademie, molto apprezzata dagli addetti ai lavori.

Sono state inoltre realizzate nelle tre principali città numerose iniziative in collaborazione con realtà locali (negozi, supermercati, ristoranti, caffè e hotel - oltre 20 solo ad Ankara), tra cui degustazioni, angoli dedicati al cibo italiano, menù appositamente pensati e altre attività promozionali. In questo contesto, a Izmir, il Consolato - in collaborazione con la Camera di Commercio italiana - ha organizzato un’iniziativa a base di prodotti italiani presso uno dei ristoranti più rinomati della città con la partecipazione della comunità italiana e di qualificati esponenti della realtà imprenditoriale.

Sul piano culturale, l’Istituto Italiano di Cultura ha radunato nella Casa d’Italia a Istanbul un folto pubblico per la presentazione del Libro “Tutti i Piatti dei Presidenti” di Lorenza Scalisi, un volume che racconta la tradizione culinaria italiana attraverso i menù preparati dalle Cucine del Quirinale, guidati dallo chef Fabrizio Boca, che ha partecipato in collegamento video, per gli incontri istituzionali.

Sul piano della comunicazione, numerose iniziative di diplomazia pubblica hanno costellato la Settimana. In particolare, l’Ambasciata ha realizzato per il secondo anno di fila un progetto che ha visto coinvolti numerosi influencer turchi e italiani. La cucina italiana è stata inoltre protagonista della puntata del 16 novembre di Masterchef Turkiye All Star - presentata dallo chef italiano e giudice del programma Danilo Zanna e dalla Console Generale Elena Clemente - che ha raccontato la storia della cucina italiana attraverso un menù di piatti tradizionali.

Infine, nel corso della Settimana è stata promossa la candidatura della Cucina italiana al patrimonio immateriale dell'UNESCO, avvalendosi anche di video e immagini promozionali proiettati nel corso degli eventi.

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08.12.2023

L’evento “MeeTürkItaly” è stato dedicato alla ottava edizione della Settimana della Cucina italiana nel Mondo.

In occasione della “VIII Settimana della Cucina Italiana nel Mondo” (13-19 novembre 2023), e nel quadro del ciclo di incontri “MeeTürkItaly” - canale promozionale di primario rilievo dell’Ambasciata d’Italia in Turchia - è stato ospitato su invito dell’Ambasciatore d’Italia in Turchia, Giorgio Marrapodi, a Istanbul nella prestigiosa cornice di Palazzo di Venezia, il Prof. Francesco Maria Spanò, Direttore risorse umane e cultura della LUISS e Ambasciatore dell'Accademia italiana del Peperoncino, che ha presentato il libro “VIP Very Important Peperoncino”.

L'evento, coerentemente con il tema della rassegna di quest’anno - "A tavola con la cucina italiana: il benessere con gusto" - ha illustrato la storia del peperoncino come ingrediente della cucina italiana, ricco inoltre di proprietà benefiche per la salute.

Nel corso della presentazione, è stato esplorato il mondo del peperoncino in tutte le sue sfaccettature, dalle proprietà curative alle leggende tradizionali. “Se c’è un prodotto del made in Italy che, prima ancora di essere un’economia, è antropologia e modo di essere e di sentire, questo è il peperoncino” ha dichiarato il Prof. Spanò.

"La cucina italiana rappresenta uno dei principali biglietti da visita del nostro Paese. Il tema della Settimana della Cucina italiana di quest'anno sottolinea l'importanza della dieta mediterranea, di cui il peperoncino è un elemento chiave, come uno stile di vita sano e un modello di alimentazione equilibrato accessibile a tutti", ha affermato l’Ambasciatore Marrapodi nel corso dell’evento.

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08.12.2023

Il Maestro orafo Gerardo Sacco ripercorre le chiavi del suo successo nel corso di un evento del ciclo “MeeTürkItaly”.

Talento, coraggio, umiltà, passione: queste le chiavi del successo imprenditoriale per il Maestro orafo Gerardo Sacco, che ha ripercorso i suoi oltre sessant’anni di carriera nel corso di un evento del ciclo “MeeTürkItaly” ospitato lo scorso a Palazzo di Venezia (Istanbul), su invito dell’Ambasciatore d’Italia in Turchia, Giorgio Marrapodi.

Sacco ha condiviso con il pubblico, figure illustri della moda, dello spettacolo e dell’imprenditoria sul Bosforo, le sue esperienze da “creativo libero e totale” e disegnatore di gioielli unici, intervistato dall’esperto di diplomazia culturale Giuseppe Manica. Una scalata al successo realizzata grazie a coraggio, visione, affetto nel contesto famigliare e sacrificio, dai primi esperimenti in bottega fino alle dive del grande cinema: da Liz Taylor (“Il Giovane Toscanini”) a Glenn Close, Mel Gibson e Alan Bates nell’opera “Amleto”, da Monica Bellucci (“Io e Napoleone”) a Maria Grazia Cucinotta, passando per opere teatrali leggendarie come “l’Aida” o il “Don Carlos” con Luciano Pavarotti.

L’Ambasciatore Marrapodi, nell’introdurre la serata e ricordando il contributo del Maestro Sacco alla promozione del nostro Paese nel mondo, ha valorizzato l’unicità della sua opera (ben testimoniata da alcuni, iconici gioielli esposti a Palazzo di Venezia), testimone di una “storia italiana” dalla Calabria degli anni ’60 fino ai più prestigiosi palcoscenici del mondo, proiettata oggi verso il futuro e con salde radici mediterranee.

“Le mie creazioni traggono ispirazione dalla tradizione, ma sono anche il prodotto dell’innovazione, raccontano sempre una storia e nascono da una esperienza di vita”, ha affermato il Maestro Sacco, descrivendo il processo evolutivo che dalla materia prima conduce all’arte.

L’evento è stato ospitato a Palazzo di Venezia, sede nella Residenza di Istanbul dell’Ambasciatore Marrapodi, noto anche come “Venedik Sarayı” in turco, luogo testimone di oltre 500 anni di scambi diplomatici e interazioni culturali tra Italia e Turchia fin dall’Impero Ottomano.

L’evento fa parte del ciclo di incontri chiamato “MeeTürkItaly”, organizzato dall’Ambasciata d’Italia ad Ankara, volto a riunire periodicamente personalità del mondo imprenditoriale, finanziario, scientifico e sportivo italiano e turco per intercettare idee nuove e valorizzare le relazioni bilaterali.

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08.12.2023

PRODOTTO INTERNO LORDO. Crescita del 5,9% nel terzo trimestre del 2023.

I dati pubblicati lo scorso 30 novembre da Turkstat certificano che l'economia turca nel terzo trimestre dell’anno è cresciuta su base annuale del 5,9% rispetto all’analogo periodo del 2022.

"Come previsto nel nostro programma, ci stiamo muovendo verso una composizione bilanciata della crescita", ha affermato il Ministro del Tesoro e delle Finanze Mehmet Şimşek commentando i dati.

Il Ministro ha evidenziato gli effetti positivi su tale crescita delle politiche attuate dal suo Dicastero, facendo riferimento ad alcuni indicatori, come la diminuzione del premio del rischio-Paese e una minore volatilità della Lira turca.

Un quadro macroeconomico positivo premiato dall’agenzia di rating “S&P”, che lo scorso 30 novembre ha migliorato il suo giudizio del credito sovrano della Turchia da “stabile” a “positivo” confermando però l’outlook a "B", ossia cinque livelli sotto “l’investment grade”.

L’agenzia ha spiegato che la revisione politica del rating del credito è in linea con i recenti aggiustamenti della politica monetaria in senso restrittivo della Turchia, con l’avanzo delle partite correnti nel mese di settembre e con la ricostituzione dello stock di riserve nette in valuta estera della Banca Centrale a novembre.

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08.12.2023

Il dato dell’inflazione di novembre: ottimismo della Banca Centrale turca (BCRT) nella lotta all’aumento dei prezzi.

Secondo Turkstat, a novembre i prezzi al consumo sono aumentati del 3,28%, e l'inflazione annuale è salita di 0,62 punti percentuali al 61,98%. Secondo la BCRT, l’aumento è stato determinato soprattutto dagli aumenti nei prezzi globali dell'energia.

Tuttavia, sempre secondo la Banca Centrale, si incominciano a vedere i primi segnali positivi. A novembre, l'inflazione core su base annuale è diminuita di 0,81 punti percentuali, attestandosi al 52%, mentre le aspettative sull’inflazione si sono ridotte. Secondo i risultati di un sondaggio di mercato infatti, l'aspettativa alla fine del 2023 è diminuita di 0,78 punti percentuali, passando dal 68,0% al 67,2%, mentre l'aspettativa a 12 mesi è scesa di 1,34 punti percentuali, passando dal 45,2% al 43,9%. Infine l'aspettativa di inflazione a 24 mesi è calata di 0,73 punti percentuali, passando dal 25,8% al 25,1%.

La politica monetaria restrittiva comincerebbe a produrre anche i primi effetti sul contenimento della domanda aggregata (uno dei principali fattori dell’alto livello di inflazione). A settembre, l'indice del volume delle vendite al dettaglio, al netto degli effetti stagionali, è diminuito dello 0,7% su base mensile. La diminuzione negli ultimi due mesi è stata più pronunciata per i gruppi che includono computer, elettronica, articoli legati alle costruzioni (vernici e vetro), elettrodomestici e mobili, che sono i beni più sensibili alle condizioni finanziarie.

Al netto quindi dell’aumento dell’inflazione registrato, la Banca Centrale alla luce dei tendenziali esprime ottimismo riguardo la stabilità dei prezzi e della Lira turca, affermando nel corso di un intervento pubblico di “credere che sia arrivato il momento di un ritorno alla Lira” per risparmiatori e investitori.

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08.12.2023

Continua la stretta monetaria della Banca Centrale: incremento del tasso di interesse al 40%.

Il 23 novembre, la Banca Centrale (BCRT) turca ha annunciato un ulteriore rialzo del tasso di riferimento rispetto al mese scorso, che passa dal 35% al 40%. Si tratta del sesto aumento consecutivo della Banca negli ultimi mesi.

Nonostante i primi segnali degli effettivi della politica monetaria restrittiva degli ultimi mesi, che sta progressivamente comprimendo l’alta domanda interna, la Banca Centrale ha optato per un nuovo aumento del tasso, superiore alle aspettative degli analisti che attendevano un rialzo di 2,5 punti base.

La Governatrice della Banca Centrale Erkan, ha sottolineato come il livello attuale della stretta monetaria è vicino al livello necessario per avviare il percorso disinflazionistico. Di conseguenza, nei prossimi mesi ci saranno gli ultimi incrementi previsti del tasso di interesse fino al raggiungimento - relativamente in breve tempo - del valore finale disinflazionistico.
Questa nuova decisione della BCRT è stata percepita dagli osservatori come un segnale per i mercati riguardo la serietà dell’Istituto nella lotta all’inflazione portata avanti dalla nuova Governance economica, che si pone l’ambizioso obiettivo di ridurre l’attuale tasso d’inflazione dal 61% al valore target del 5%.

Secondo alcuni economisti, il tasso di riferimento, potrebbe posizionarsi al 42,5% nella prossima seduta del Comitato per la politica monetaria della BCRT e al 45% a gennaio 2024.

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08.12.2023

La Turchia rafforza la collaborazione con le principali istituzioni finanziarie internazionali.

A margine del “Forum Economico tra i Paesi del Consiglio di cooperazione del Golfo e Turchia”, il 12 novembre il Ministro del Tesoro e delle Finanze Mehmet Şimşek ha dichiarato che a fine 2023 i finanziamenti esterni alla Turchia raggiungeranno la cifra record di USD 7,5 mld. Nel corso dell’intervento, il Ministro ha quindi elencato i principali impegni finanziari che la Turchia si è assicurata nel corso dell’anno da parte delle istituzioni finanziarie internazionali.

È stato ricordato ad esempio che la Banca europea per gli investimenti (BEI) ha concesso a novembre un prestito di 400 milioni di euro da utilizzare per la ricostruzione delle zone a sud della Turchia colpite dai sismi dello scorso 6 febbraio. Il finanziamento sarà rivolto principalmente a ripristinare le infrastrutture idriche e fognarie nelle province meridionali della Turchia. A tale somma vanno aggiunti quelli già stanziati (USD 1,5 mld) per la regione meridionale della Turchia colpita dai sismi.

Şimşek ha anche annunciato l’istituzione del “Türkiye Green Fund” sostenuto attraverso un prestito del valore di USD 155 mln concesso dalla Banca Mondiale (WB) e rivolto ai progetti di investimento “green” delle PMI. Il prestito sarà gestito dalla “Banca per lo sviluppo industriale della Turchia” (TSKB). Il Ministro ha aggiunto che il sostegno finanziario fornito dalla WB alla Turchia ha raggiunto il livello record di USD 3,3 mld nel 2023.

Per quanto concerne la BERS (Banca Europea per la ricostruzione e lo sviluppo), la Banca quest'anno ha superato USD 2,72 mld in investimenti in Turchia, come ha recentemente dichiarato la Presidentessa BERS Renaud-Basso, divenendo il primo Paese di intervento della Banca. Il 93% degli investimenti BERS nel Paese sono diretti al settore privato, a quello manifatturiero e agli Istituti di credito; in particolare l’istituzione internazionale in Turchia sostiene la transizione verde delle PMI e l’imprenditoria femminile.

Il Ministro Şimşek nel corso dell’intervento ha evidenziato come l’arrivo di questi capitali costituisca un segno della rinnovata fiducia delle istituzioni finanziare internazionali riconquistata grazie al nuovo corso economico portato avanti dal suo Dicastero.

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08.12.2023

Il Ministro Şimşek commenta positivamente l’ultimo report UE sullo “State of play of EU-Türkiye political, economic and trade relations”

Il Ministro del Tesoro turco Şimşek, ha commentato positivamente in un tweet l’ultimo report dello “State of play of EU-Türkiye political, economic and trade relations” adottato lo scorso 29 novembre dalla Commissione europea e dall’Alto Rappresentante Borrell. Il documento traccia un bilancio sullo stato delle relazioni tra UE e Turchia su numerosi settori strategici.

In particolare, il Ministro ha accolto con favore alcune delle proposte della Commissione contenute nel report, tra cui:

• Il rilancio dei Dialoghi di alto livello tra l'UE e la Turchia su economia, energia e trasporti;

• Il riavvio delle discussioni sul “draft negotiating framework” per la modernizzazione dell'Unione doganale UE-Turchia;

• L’invito alla Banca Europea per gli Investimenti a riprendere ed espandere le operazioni in tutti i settori della Turchia.

Nel concludere, il Ministro ha espresso l’auspicio di un rafforzamento del legame la Turchia all’Unione europea in quanto, come si legge nel tweet del Ministro, “la Turchia e l’UE sono più forti se unite”.

Link al report: https://ec.europa.eu/commission/presscorner/detail/en/ip_23_6157

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08.12.2023

LA BILANCIA DEI PAGAMENTI DI SETTEMBRE: avanzo del conto corrente.

Nel mese di settembre, secondo gli ultimi dati disponibili al 17 novembre, la bilancia dei pagamenti della Turchia ha registrato un avanzo del conto corrente di USD 1,876 mld principalmente dovuto alla riduzione del deficit della bilancia commerciale che si è quasi dimezzato in un solo mese passando da USD 7 mld di agosto a USD 3,657 mld di settembre. Il saldo del conto corrente era stato per due mesi consecutivi in deficit a luglio e agosto preceduto da un avanzo a giugno che aveva interrotto una serie di saldi negativi in atto dall’inizio del 2022. Il surplus registrato a settembre è il più alto dall’ottobre del 2021.

Il disavanzo della bilancia commerciale è stato bilanciato dal contributo della voce “servizi” (+USD 6,25 mld), trainata dal settore del turismo che ha fatto registrare un attivo di USD 5,03 mld. Al netto delle importazioni di oro non monetario e di energia, il conto corrente avrebbe realizzato un avanzo di USD 7,118 mld.

Nei primi nove mesi dell’anno il deficit cumulato di conto corrente è di circa USD 40,84 mld, ampliandosi rispetto agli USD 38,21 mld dello stesso periodo dell’anno scorso; quello a 12 mesi si è attesta invece USD 51.7 mld. Come delineato nel Programma a Medio Termine (PMT) 2024-2026, il governo prevede un deficit del conto corrente a fine anno di USD 42,5 mld, pari al 4% del PIL. Nel PMT si prevede che il deficit di conto corrente scenderà a USD 34,7 mld, ossia al 3,1% nel 2024

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08.12.2023

I flussi di IDE: i dati YASED sui primi nove mesi del 2023.

Secondo i dati diffusi il 13 novembre scorso dall’Associazione non governativa degli Investitori Internazionali nel Paese (YASED), il dato degli IDE in Turchia da gennaio a settembre 2023, è stato pari a USD 3,465 mld in capitale azionario, USD 2,870 mld da vendite immobiliari a residenti stranieri e USD 499 mln tramite strumenti di debito. Contestualmente, vi è stato un disinvestimento di USD 209 mln. Il valore netto degli IDE è stato nei primi nove mesi del 2023 pari a USD 6,625 mld, in calo del 35% rispetto al periodo gennaio-settembre 2022.,

Nel periodo in considerazione, con una quota pari al 59% del totale degli IDE, i Paesi UE complessivamente considerati si sono confermati i principali investitori in Turchia. Per quanto riguarda i singoli Paesi, al primo posto troviamo i Paesi Bassi (24%), seguiti da Germania (14%), Russia (10%), EAU (9%) e Irlanda (6%).

Una indagine condotta da YASED tra i CEO dei Gruppi internazionali membri dell’Associazione in merito all’attrattività della Turchia in tema di IDE, ha rilevato che nel primo semestre del 2023 il 73% dei CEO intervistati ha segnalato un aumento delle proprie esportazioni, mentre il 26% ha indicato un incremento degli IDE in entrata della propria azienda. Alla domanda di prevedere, nei prossimi 12 mesi, quali saranno i fattori dell’economia turca che avranno un impatto negativo sulle proprie aziende, addirittura il 90% dei CEO intervistati ha individuato nel tasso di cambio della Lira turca il rischio più elevato; la volatilità del tasso di cambio è seguita dalla spirale inflazionistica per l’83% degli intervistati.

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08.12.2023

Il commercio estero della Turchia nell’ultimo rapporto Turkstat-Ministero del Commercio del 29 novembre

Secondo i dati diffusi il 29 novembre scorso da Turkstat, in collaborazione con il Ministero del Commercio, nel mese di ottobre le esportazioni e le importazioni turche sono ammontate rispettivamente a USD 22,87 mld (20,62 se si scorporano energia e oro) e USD 29,39 mld (22,13 se si scorporano energia e oro).

In rapporto allo stesso mese del 2022, si è registrato un aumento, per le prime, del 7,4% (0,7% se si scorporano energia e oro) e, per le seconde, del 6,9% (0,6% se si scorporano energia e oro).

Nei primi dieci mesi del 2023, invece, le esportazioni sono equivalse a USD 209,9 mld (+0,2% rispetto al periodo intercorso tra gennaio e ottobre del 2022), a fronte di importazioni per USD 303,8 mld (+1,1%). Tra gennaio e ottobre di quest’anno, è stato riportato un deficit complessivo di USD 93,9 mld, in aumento del 3,2% se comparato ai primi dieci mesi del 2022.

A livello geografico, lo scorso ottobre, i principali mercati di sbocco per le merci turche sono stati Germania (USD 1,7 mld), Iraq (USD 1,3 mld), Stati Uniti (USD 1,2 mld), UAE (USD 1,115 mld) e Italia (1,110 mld).

Nei primi dieci mesi del 2023, invece, essi sono stati Germania (USD 17,6 mld), USA (USD 12,2 mld), Italia (USD 10,269 mld), Iraq (USD 10,253 mld), e Regno Unito (USD 10,178 mld).

Relativamente alle importazioni, nell’ottobre 2023, i primi Paesi fornitori sono stati Cina (USD 3,7 mld), Russia (USD 3,2 mld), Germania (USD 2,6 mld), Italia (USD 1,3 mld), e Stati Uniti (USD 1,2 mld).

Nel periodo intercorso tra gennaio e ottobre di quest’anno, invece, essi sono stati Cina (USD 38,1 mld), Russia (USD 37,9 mld), Germania (USD 23,7 mld), Svizzera (USD 17,7 mld) e Stati Uniti (USD 13,8 mld).

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08.12.2023

L’interscambio tra Italia e Turchia: i dati di ICE-Agenzia sui primi nove mesi del 2023.

Secondo i dati diffusi dall’Agenzia ICE di Istanbul, tra gennaio e settembre 2023, l’interscambio tra Italia e Turchia, pari a USD 20,4 mld, ha registrato un incremento dello 2% rispetto allo stesso periodo del 2022. In particolare, le esportazioni italiane verso la Turchia sono aumentate del 5,4% (USD 10,9 mld), mentre le importazioni sono diminuite dell’1,7% (USD 9,2 mld). La bilancia commerciale mostra un saldo positivo per L’Italia pari a USD 1,7 mld.

Nell’arco temporale di riferimento, l’Italia si posiziona al quinto posto tra i partner commerciali della Turchia, risultandone il sesto fornitore (dopo Russia, Cina, Germania, Svizzera e USA) e il terzo cliente (dopo Germania e Stati Uniti). Le esportazioni italiane costituiscono il 4% del totale delle importazioni turche, mentre le esportazioni dalla Turchia rappresentano il 4,9% delle importazioni complessive italiane.

In ambito UE, l’Italia si colloca alla seconda posizione in termini di interscambio, preceduta da Berlino (USD 37,1 mld) e seguita da Parigi (USD 16,2 mld) e Madrid (USD 14,4 mld). Nell’area mediterranea, invece, l’Italia si conferma il primo partner commerciale di Ankara.

Nei primi nove mesi del 2023, la dinamica dell’export italiano è stata trainata dalle vendite di “autoveicoli, trattori e parti di ricambio” (+86%), di “strumenti ottici, fotografici e per cinematografia” (+44,4%), “metalli e pietre preziose” (+22,5%) e “macchinari di precisione e apparecchiature elettriche ed elettroniche (+20,5%). In calo, invece, l’export di “combustibili e oli minerari” (-78,4%) e “ferro e acciaio e derivati” (-24,1%). In termini assoluti, la principale voce del nostro export rimane rappresentata dai “macchinari e apparecchiature meccaniche”, in crescita del 18,7% rispetto all’analogo periodo del 2022, con un valore superiore a USD 2,5 mld.

La dinamica dell’export turco mostra invece un calo negli acquisti italiani di “ferro e acciaio e derivati” (-56,7%) e “di materie plastiche” e “rame”, a fronte di una crescita nel settore “autoveicoli, trattori e parti di ricambio” (+29,6%); “autoveicoli, trattori e parti di ricambio” si confermano la principale voce tra le importazioni italiane dalla Turchia, con un valore di oltre USD 2 mld. Nel periodo in osservazione la domanda italiana di cereali dalla Turchia è aumentata in maniera esponenziale rispetto ad un anno fa.

Nel confronto con i principali partner commerciali europei, nel periodo di riferimento, le esportazioni di Francia e Germania verso la Turchia sono cresciute rispettivamente del 22% e del 21,2%; l’export britannico hanno registrato un aumento del 7,4%.

L’interscambio della Turchia con il resto del mondo nel periodo in osservazione segnala gli incrementi delle esportazioni turche verso la Svizzera (+53,6%), Russia (+45,2%) e EAU (+41,9%) mentre sul lato delle importazioni i volumi dagli EAU segnano un +156,7% e quelli dalla Svizzera un +100,2%.

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08.12.2023

La disoccupazione in Turchia al 9,2%: i dati Turkstat del terzo trimestre 2023.

Turkstat, l’Istituto nazionale turco di statistica, il 17 novembre, ha reso noto che nel terzo trimestre del 2023, la disoccupazione nel Paese si è attestata al 9,2%, pari a 3.218.000 persone, in calo dello 0,54% rispetto al trimestre precedente.

In termini di distribuzione di genere, a fronte di una disoccupazione maschile al 7,5%, quella femminile è risultata al 12,5%. Nella fascia di età tra i 15 e i 24 anni, il dato si è attestato al 17,1% (14,2% tra gli uomini e 22,4% tra le donne), in diminuzione dello 0,7% rispetto al trimestre aprile-giugno 2023.

Nel trimestre in considerazione, si è registrato un tasso di occupazione generale al 48,4% (65,8% per gli uomini e 31,4% per le donne). Il tasso di partecipazione al lavoro, invece, si è attestato al 53,4% (34,942 milioni di persone), in leggero calo rispetto al mese precedente dell’anno.

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08.12.2023

IMMOBILIARE. I dati Turkstat sul mese di ottobre.

Turkstat, il 16 novembre scorso, ha certificato una decrescita del mercato immobiliare turco, con 93.761 contratti di compravendita registrati nello scorso ottobre, con una contrazione pari all’8,7% rispetto allo stesso mese del 2022.

Nei primi dieci mesi del 2023, con circa 994 mila abitazioni vendute, si è assistito ad un calo delle vendite più mercato (-14,3%) in rapporto al medesimo periodo dello scorso anno.

Gli acquisti da parte di stranieri, nel mese di ottobre, sono stati pari a 2.535 abitazioni e si sono ridotti del 52,9% rispetto allo stesso mese del 2022. I cittadini russi, con 713 immobili acquistati nell’ottobre di quest’anno, si sono confermati i primi acquirenti stranieri, seguiti da tedeschi (152) e ucraini (138).

Sempre nell’ottobre del 2023, a livello geografico, il maggior numero di abitazioni vendute si è collocato a Istanbul (15,9%), Ankara (7,9%) e Izmir (5,5%).

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08.12.2023

TURISMO. Continua la crescita del settore: i dati del Ministero della Cultura e del Turismo sui primi dieci mesi del 2023.

Dopo l’ottimo risultato ottenuto nel terzo trimestre dell’anno, i flussi di ingresso di visitatori stranieri registrati a ottobre segnano ancora un incremento questa volta del 3,83% rispetto all’analogo mese del 2022: la Turchia ha accolto 4,9 milioni di stranieri secondo i dati presentati dal Ministero della Cultura e del Turismo lo scorso 24 novembre.

Nei primi dieci mesi dell’anno invece, il numero di turisti nel Paese, pari a 44,2 milioni è aumentato del 11,58% rispetto allo stesso periodo del 2022 (presenze che salgono a 50,2 milioni se si considerano i cittadini turchi che risiedono all’estero). Nel periodo tra gennaio e ottobre 2023, Istanbul ha accolto il 33,4% dei visitatori stranieri, pari a circa 14,7 milioni, seguita da Antalya (14,1 milioni), Edirne (4 milioni) e Muğla (3,2 milioni).

In termini di provenienza geografica, nell’arco temporale considerato, i turisti russi si sono collocati al primo posto (5,8 milioni), seguiti da tedeschi (5,7 milioni), inglesi (3,5 milioni), bulgari (2,4 milioni) e iraniani (2 milioni). Gli italiani, nel periodo in osservazione, hanno superato il mezzo milione di presenze rispetto ai 359 mila del 2022.

Il Ministro della Cultura e del Turismo Mehmet Nuri Ersoy commentando i dati di ottobre ha aggiunto che “la Turchia si sta avvicinando alla fine di un altro anno in un settore, come quello del turismo, dall’eccellente performance”. Il Ministro ha poi aggiunto che la Turchia dovrebbe raggiungere 55,6 miliardi di dollari di entrate turistiche entro il 2023.

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08.12.2023

La Turchia alla COP 28: le energie rinnovabili sempre più centrali nella strategia del Paese.

“Puntiamo a raggiungere l'obiettivo di zero emissioni entro il 2053 e ci aspettiamo una riduzione entro quest’anno di 66 milioni di tonnellate di CO2.” Così ha dichiarato il Presidente Erdoğan durante il suo discorso alla COP 28 ospitata dagli Emirati Arabi Uniti.

Durante il suo intervento, il Presidente ha ricordato che ad oggi la capacità di produzione di energia rinnovabile in Turchia è pari al 55% del totale dell’energia prodotta nel Paese (5° in Europa e 12° al mondo). La Turchia si posiziona inoltre al primo posto in Europa e al quarto nel mondo per la capacità installata di energia geotermica e al secondo posto in Europa e al nono nel mondo per l’energia eolica.
L’obiettivo nei prossimi anni è di raggiungere il 65% di capacità produttiva: questo comporterà un aumento annuale di 3.500 MW nell'energia solare e di 1.500 MW nell'energia eolica onshore. L’obiettivo, secondo il 12° Piano di Sviluppo 2024-2028, è che entro il 2028 la potenza installata per le energie rinnovabili sia di rispettivamente 18.000 e 30.000 megawatt per l'eolico e il solare.

La Turchia punta inoltre a divenire a livello mondiale uno dei principali leader nella transizione ecologica a livello politico. Il Presidente Erdoğan ha infatti annunciato la candidatura della Turchia a ospitare la sessione della COP 31 nel 2026.

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08.12.2023

Erdoğan a Tashkent per partecipare al Vertice dell’Organizzazione di Cooperazione economica “ECO”.

Si è svolto nella Capitale dell’Uzbekistan dall’8 al 9 novembre scorsi, il 16mo Vertice dell'Organizzazione per la cooperazione economica (ECO) che ha visto la partecipazione di dei Capi di Stato e di Governo di otto Paesi.

L'ECO, fondata da Turchia, Pakistan e Iran nel 1985 dal 1992 comprende anche Afghanistan, Azerbaigian, Kazakhstan, Kirghizistan, Tagikistan e Uzbekistan. Il Presidente Recep Tayyip Erdoğan, intervenuto al Summit, ha invitato i Paesi membri a rafforzare il potenziale di cooperazione espandendo i rapporti commerciali e quelli turistici auspicando un maggiore sforzo nell’affrontare i temi legati all’energia, all’ambiente e ai trasporti.

Il Presidente turco ha poi espresso l’esigenza di un più frequente dialogo e un maggiore coordinamento tra i Paesi membri per migliorare la struttura multilaterale dell’ECO a vantaggio della stabilità e della prosperità dei Paesi che ne fanno parte: “con una popolazione di 500 milioni di abitanti e un reddito di 1,5 trilioni di dollari, l’ECO” - ha aggiunto Erdoğan – “ha registrato però un interscambio commerciale di soli 85 miliardi di dollari”.

Secondo Erdoğan è pertanto necessario rafforzare il potenziale di cooperazione attraverso, ad esempio, l’implementazione dell’Accordo commerciale dell’Organizzazione per la cooperazione economica (ECOTA) e con una più ampia partecipazione alle consultazioni della ETDB, la “ECO Trade & Development Bank” che ha sede a Istanbul.

Al di là della partecipazione del Presidente Erdoğan al vertice uzbeko e qualche settimana prima a quello kazako, le recenti tappe nelle capitali dell’Asia centrale del leader turco indicano come la Turchia sia sempre più interessata alla Regione, in un momento in cui il blocco dei Paesi post-sovietici sta cercando di diversificare i partenariati.

Da considerare, inoltre, che nel settore energetico Turkmenistan e Kazakistan (tra i maggiori esportatori di gas, petrolio) potrebbero far affidamento alla Turchia come nuovo “hub” energetico in alternativa ai gasdotti russi per raggiungere l’Europa. Solo nel 2022, il Kazakistan ha estratto il 43% dell’uranio mondiale utilizzato per la produzione di elettricità mentre per quanto attiene alle riserve di gas naturale, il Turkmenistan è al sesto posto nel mondo, il Kazakistan si colloca al 15° e l'Uzbekistan al 19° nella graduatoria mondiale.

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08.12.2023

La Turchia accelera l'elettrificazione del settore automobilistico: crescita prevista del 61% nelle vendite di veicoli elettrici.

La Turchia sta procedendo rapidamente verso l'elettrificazione del settore automobilistico, con una crescita media annua prevista del 61% delle vendite di veicoli elettrici (VE). Un boom evidente nel 2023, dove si è registrata una crescita del 900% delle vendite di VE nei primi dieci mesi rispetto all'anno precedente.

Secondo diverse stime la quota di VE sul totale delle vendite di auto passeggeri raggiungerà il 30,4% entro il 2032.

Il debutto della marca di auto elettriche Togg, la prima prodotta interamente in Turchia, ha giocato un ruolo chiave in questo trend. L’azienda stima di raggiungere un milione di unità prodotte entro il 2030 e di iniziare le esportazioni verso l'Europa a partire dal 2025.

La rapida crescita del settore è possibile grazie anche all’arrivo di giganti automobilistici globali come Tesla e la cinese BYD, tra i maggiori produttori di VE al mondo, che guardano con crescente interesse al mercato turco.

Il Governo turco punta molto sul settore, con incentivi per le case automobilistiche e con investimenti nelle infrastrutture di ricarica e nella produzione di batterie. La crescita del mercata delle VE è infatti accompagnata da un forte incremento delle colonnine di ricarica per veicoli elettrici. Secondo recenti dati, i punti di ricarica installati superano le 8.800 unità. La Turchia dispone quindi di un punto di ricarica rapida ogni 14 veicoli elettrici, collocandosi al primo posto in Europa.

Il Presidente Erdoğan ha sottolineato il notevole successo della Turchia nel settore, che è passata dal 15º al 13º posto nella produzione globale di auto in soli cinque anni. "Con una capacità di produzione di batterie per veicoli elettrici di 70 gigawatt-ora, miriamo a diventare la base di produzione dell'Europa entro il 2030", ha dichiarato il Presidente.

L'attenzione sia a livello politico che da parte dei consumatori sta trasformando la Turchia in pochi anni in un autentico leader nel settore dei veicoli elettrici. La crescita continua e gli sforzi mirati posizionano il paese in prima linea nella rivoluzione dell'elettrificazione automobilistica, con importanti ricadute sia dal punto di vista economico che della sostenibilità ambientale.

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08.12.2023

La Turkish Airlines (THY) punta a trasformarsi in una delle più grandi compagnie aeree al mondo.

“La Turkish Airlines (THY) punta a diventare una delle più grandi compagnie aeree del mondo” ha affermato il Presidente Ahmet Bolat. La dichiarazione giunge a poche settimane di distanza dai colloqui che THY ha avuto a novembre con Airbus, per un potenziale ordine di 355 nuovi aerei che, se finalizzato, sarebbe il più grande ordine nella storia della compagnia di bandiera turca.

Nel recente passato THY aveva più volte dichiarato pubblicamente di voler raddoppiare la sua flotta portandola a 800 velivoli entro il 2033.

La THY vola oggi verso la maggior parte dei paesi del mondo e utilizza il suo grande aeroporto di Istanbul (120 decolli e atterraggi all’ora) per costruire una rete che connette tutta l’Europa, l’Africa e l’Asia.

Bolat ha aggiunto che lo scalo di Istanbul da 12 mld di dollari inaugurato nel 2018, ha consentito alla THY di diventare in pochi anni uno dei più strategici e importanti scali al mondo. Per tale motivo, THY punta entro la fine dell’anno a raggiungere gli 85 milioni di passeggeri e i 170 milioni entro i prossimi 10 anni.

Fondata nel 1933, Turkish Airlines vola verso 344 destinazioni in 129 paesi con una flotta di 429 aerei. Il suo valore è di circa 10,6 miliardi di dollari. In Italia La THY vola su nove destinazioni (Roma, Milano, Venezia, Napoli, Palermo, Catania, Bari, Bologna e Pisa).

La Turkish Airlines, costituisce quindi un asset fondamentale per la Turchia. Da un lato l’azienda è divenuta rapidamente una degli operatori più grandi e di successo al mondo. Dall’altro, la capillarità dei suoi collegamenti rende la Turchia una meta sempre più attraente per i turisti internazionali, contribuendo in maniera importante al flusso di circa 60 milioni di visitatori l’anno.

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08.12.2023

Relazioni Turchia - Paesi del Golfo. L’edizione del 2023 del “Gulf Cooperation Council” (GCC).

Le relazioni economiche tra Turchia e i Paesi che si affacciano sul Golfo Persico stanno vivendo una fase particolarmente positiva grazie all’azione diplomatica condotta da Ankara negli ultimi due anni, intensificata dalla squadra economica del nuovo Esecutivo che dal suo insediamento del maggio scorso si è ripetutamente recato in visita negli EAU, in Qatar e in Arabia Saudita.

“Il volume degli scambi bilaterali tra Turchia e i Paesi della GCC - Gulf Cooperation Council (di cui fanno parte Bahrein, Kuwait, Oman, Qatar, Arabia Saudita e EAU) è aumentato di 11 volte negli ultimi venti anni passando dai 2,1 miliardi di dollari nel 2002 a 22,7 miliardi nel 2022” - ha commentato il Ministro del Commercio Ömer Bolat intervento ai lavori del Forum economico GCC-Turchia che si è tenuto a Istanbul dall’11 al 13 novembre. Bolat ha poi aggiunto che esportazioni turche sono incrementate nello stesso arco di tempo da poco più di un miliardo di dollari a USD 9,5 mld del 2022 a fronte dei 13,3 miliardi di import dai Paesi del GCC.

Considerando il flusso dell’interscambio con tutti i Paesi arabi, nel 2022, le esportazioni della Turchia sono ammontate a USD 46 mld a fronte di importazioni pari a USD 36 mld; la quota dei paesi arabi sull’export turco è stata di circa il 18% mentre quella dei Paesi arabi sull’import turco si è attestata al 10%. Bolat ha anche condiviso le cifre del commercio della Turchia con i 57 paesi dell’Organizzazione per la cooperazione islamica (OIC): “nel 2002, le esportazioni totali della Turchia verso i 57 paesi dell’OIC ammontavano a soli 4,7 miliardi di dollari; nel 2022 questa cifra ha raggiunto i 65 miliardi di dollari”.

Al Forum hanno partecipato numerose aziende che operano nei settori chiavi nei rapporti che la Turchia intrattiene con i Paesi GCC, dall’agricoltura all’energia passando per l’agroalimentare, i trasporti & logistica, ma anche turismo e finanza.

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08.12.2023

Quattro aziende turche nella lista delle prime 100 imprese di armamenti al mondo.

Con una crescita del 22% nei ricavi combinati rispetto al 2021, secondo lo Stockholm International Peace Research Institute (SIPRI) quattro aziende turche - Aselsan, Baykar, Turkish Aerospace Industries e Roketsan con un fatturato totale di 5,5 miliardi di dollari - sono tra le prime 100 imprese di armamenti nel 2022.

Tra le new entry rispetto alla scorsa edizione della classifica spiccano Baykar, posizionata alla 76ª posizione e Roketsan, alla 100ª. Baykar ha registrato una crescita del 94% nel fatturato di armamenti, principalmente grazie alle robuste vendite degli UAV Bayraktar TB-2.

Roketsan e Turkish Aerospace Industries hanno anch'esse ottenuto un notevole aumento del 17% e del 14%, rispettivamente, nei ricavi nella vendita di armamenti nel 2022. Aselsan, classificata al 60º posto, ha registrato un fatturato di armamenti superiore a 2 miliardi di dollari.

La presenza di quattro aziende turche nella Top 100 delle aziende di armamenti del SIPRI riflette la forza e la competitività crescenti dell'industria turca nel settore della difesa. Questo successo non solo evidenzia la capacità delle aziende turche di essere competitive sul mercato internazionale, ma anche il ruolo sempre più centrale che il settore riveste per l’export della Turchia: nei primi dieci mesi del 2023 infatti le esportazioni sono state di quasi 4,3 miliardi di dollari, con una proiezione a fine anno di circa 6 miliardi di dollari.

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