Cronache Economiche

28.01.2020

Visita in Turchia del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte

Il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha incontrato lo scorso 13 gennaio il Presidente turco Recep Tayyip Erdoğan nel corso di una visita ad Ankara. Nel complesso presidenziale, durante la conferenza stampa congiunta, Erdogan ha voluto evidenziare gli stretti contatti esistenti con il Premier italiano e rivelato che gli argomenti di discussione si sono focalizzati sulla Libia, sulla Siria e sui rapporti bilaterali. Il Presidente Conte ha d’altra parte sottolineato l’importanza per i due paesi di coltivare un confronto costante ed un dialogo politico serrato. Il comune obiettivo è di intraprendere importanti passi per rafforzare ulteriormente la cooperazione tra i due paesi, nonché di continuare il dialogo politico tra Italia e Turchia, partner di "assoluta rilevanza geostrategica nella regione" ed "interlocutore fondamentale" per le questioni di sicurezza, i flussi migratori e la politica regionale in Medio Oriente, oltre che attore di rilievo nei Balcani ed in Libia. Ankara per Roma è un partner di primo piano anche nella cooperazione bilaterale economica, dal momento che la Turchia è il primo mercato di destinazione dell'export italiano nella Regione ed il dodicesimo a livello globale. Nel corso dell’incontro, è stato quindi ribadito l’obiettivo di portare l’interscambio bilaterale a 30 miliardi di dollari ed è stata espressa soddisfazione per l’ingente flusso di investimenti reciproci. La visita del Premier Conte era stata preceduta dalla missione in Turchia del Ministro degli Esteri Luigi di Maio, il 7 gennaio, nel corso della quale ha incontrato il Ministro degli Esteri turco Cavusoglu.

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28.01.2020

Inaugurazione ad Istanbul del gasdotto TurkStream

Si è svolta ufficialmente ad Istanbul l’8 gennaio 2020 l’inaugurazione del gasdotto TurkStream. Alla cerimonia erano presenti il Presidente russo Vladimir Putin, il Presidente turco Recep Tayyip Erdoğan, il Presidente della Repubblica di Serbia Aleksandar Vucic, il Primo Ministro della Repubblica di Bulgaria Boyko Borissov, oltre a Alexander Novak, Ministro dell’Energia della Federazione Russa, Fatih Donmez, Ministro dell’Energia e delle Risorse Naturali della Turchia, ed Alexey Miller, Presidente del Comitato di gestione di Gazprom. I quattro leader hanno girato la valvola per dare il via ufficiale alle forniture ed aprire una nuova “porta del gas” destinata a rafforzare la posizione strategica di Turchia e Russia nel rifornimento energetico destinato all’Europa del sud attraverso Bulgaria, Serbia ed Ungheria. Nel suo discorso inaugurale, il Presidente Erdoğan ha sottolineato l’importanza storica del progetto, che permetterà il transito dal gasdotto di ben 31,75 miliardi di metri cubi di gas, di cui 15,75 saranno destinati alla Turchia. Il Presidente Putin, da parte sua, ha evidenziato come Turkstream sia un simbolo della fruttuosa cooperazione tra Russia e Turchia e di “un sistema unico e senza precedenti per il trasporto del gas” che andrà a beneficio di tutta l’Europa. Il progetto del Turkstream ha una peculiarità tecnologica: per la prima volta in assoluto, un tubo di 813 millimetri di diametro è stato posato a una profondità di 2.200 chilometri sui fondali del Mar Nero.

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28.01.2020

Lieve ripresa dell’inflazione, all’11,84% a dicembre 2019

Secondo i dati dell’Istituto di Statistica turco (Turkstat), a dicembre l’indice dei prezzi al consumo su base annuale è stato dell’11,84%, in aumento rispetto al 10,56% del mese precedente. Su base mensile, l’indice del prezzi al consumo è invece aumentato dello 0,74% a dicembre. Ad ottobre 2019 il tasso di inflazione annuale è stato dell’8,55%, il piu basso visto negli ultimi tre anni, a novembre del 10,56%. Nonostante la risalita del tasso d’inflazione, la Banca Centrale di Turchia ha annunciato il taglio del tasso ufficile d’interesse di 75 punti base, portandolo all’11,25% rispetto al 12%. Questo sulla base delle previsioni di inflazione della banca per quest’anno che sono all’8,2%.

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28.01.2020

Aumento del deficit pubblico nel 2019

Il Ministero del Tesoro e delle Finanze ha rivelato i dati ufficiali sul bilancio pubblico che evidenziano un deficit di 123,7 miliardi di lire turche ($ 21,77 miliardi) nel 2019. Si tratta di un significativo aumento rispetto ai dati del 2018, quando il deficit si era attestato a 72,6 miliardi di lire turche ($ 14,8 miliardi), pari all’1,9% del PIL. Secondo la gran parte degli osservatori internazionali, nel corso del 2019 la Turchia ha fatto ricorso alla leva fiscale per mitigare gli effetti della contrazione dell’economia, aumentando la spesa in deficit. Nel corso dell’anno, le entrate del bilancio sono state di 875,8 miliardi di lire turche ($ 154,19 miliardi), in aumento del 15,5% su base annua, mentre le spese di bilancio hanno raggiunto i 999,49 miliardi di lire turche ($ 175,96 miliardi), il 20,3% in più rispetto all'anno precedente.

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28.01.2020

Aumento del tasso di disoccupazione al 13,4% ad ottobre 2019

Secondo i dati Turkstat, nel mese di ottobre 2019 il tasso di disoccupazione è stato del 13,4%, con un aumento dell’1,8% su base annua. Rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, il numero di persone disoccupate (dai 15 anni) è aumentato di 608.000 unità e ha raggiunto i 4,39 milioni. La disoccupazione giovanile (15-24 anni) si è attestata al 25,3% (+3% rispetto al medesimo periodo dello scorso anno). La disoccupazione (15-64 anni) è stata del 13,7% (+1,8%). Il numero delle persone occupate, è diminuito di 527.000 unità e ha raggiunto i 28,3 milioni (tasso di occupazione del 45,9%). Per quanto riguarda la distribuzione della forza lavoro per settori, le persone occupate nel settore agricolo hanno rappresentato il 17,9%, nell’industria il 20,0%, nell’edilizia il 5,8% e nei servizi il 56,3%. Il tasso di partecipazione della forza lavoro è stato del 53,0% (-0,7% su base annua), di cui il 71,9% uomini (-1,1% su base annua) ed il 34,6% donne (-0,2% su base annua), mentre la popolazione attiva ha raggiunto i 32,7 milioni.

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28.01.2020

Interscambio Commerciale gennaio - novembre 2019

Il confronto fra l’anno 2019 ed il 2018 mostra un aumento dell’esportazioni turche del 1,8%, passando da USD 154,1 miliardi a USD 156,9 miliardi, mentre le importazioni hanno registrato una diminuzione pari a -11,0%, passando da USD 206,5 a USD 183,7 miliardi. Nel complesso, l’interscambio totale ha registrato una diminuzione pari al 5,6%, da USD 360,6 a USD 340,6 miliardi. Nei confronti della UE - principale partner commerciale della Turchia con il 40,8% dell’interscambio totale, si è passati da 152,3 miliardi USD a 139,1 miliardi USD. Le importazioni dalla UE sono passate da USD 74,9 miliardi a USD 62,3 miliardi (-16,8%), mentre le esportazioni verso la UE sono diminuite dello 0,9%, passando da USD 77.448 a USD 76.751 milioni. Complessivamente l’interscambio Turchia/UE è diminuito nel periodo considerato del 8,7% passando da USD 152,3 miliardi del 2018 a USD 139,1 miliardi registrati nell’anno 2019. La graduatoria dei principali partner commerciali mostra al primo posto la Germania con USD 30,4 miliardi di interscambio (-9,7% rispetto al 2018), di cui 16,1 miliardi di importazioni (-13,7%) e 14,2 miliardi di esportazioni (-4,7%) con un saldo negativo per la Turchia di USD 1.904 milioni; al secondo posto la Russia, con 23,8 miliardi di interscambio (2,0%), di cui 20,3 miliardi di import (0,4%) e 3,5 miliardi di export (+12,2%) ed un saldo negativo per la Turchia di 16,8 miliardi di USD.

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28.01.2020

L'Italia si conferma il quinto partner commerciale della Turchia

Nel periodo gennaio-novembre del 2019, l’Italia si è confermata il quinto partner commerciale della Turchia ed il secondo tra i Paesi europei. Secondo i dati dell'Istituto di Statistica turco, Turkstat, da gennaio a novembre, l’interscambio commerciale ha raggiunto 16,4 miliardi di dollari, con 7,8 miliardi di esportazioni italiane. Rispetto allo stesso periodo del 2018, l’interscambio si è ridotto del 10,1%. Una simile riduzione è stata registrata da tutti i principali paesi europei, anche a causa del rallentamento dell’economia turca e del deprezzamento della valuta nazionale, che ha portato la Turchia ad avere un saldo attivo di 817 milioni di dollari. Le principali voci dell’export italiano sono macchinari ed apparecchiature meccaniche, materie plastiche, autoveicoli, trattori e parti di ricambio e macchinari di precisione. Nel mese di novembre 2019, l’Italia si conferma quinto fornitore della Turchia dopo Russia, Cina, Germania e Stati Uniti ed il terzo cliente dopo Germania e Regno Unito.

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28.01.2020

Riduzione del disavanzo commerciale con l’estero della Turchia

Secondo dichiarazioni del Ministro del Commercio turco, Ruhsar Pekcan, rese il 12 gennaio 2020 in occasione della Cerimonia dei Premi per la Diplomazia Commerciale del Comitato per le Relazioni Economiche con l’Estero della Turchia (DEIK), il disavanzo commerciale estero della Turchia si è ridotto a $29 mld da $54 mld (-45%) ed il rapporto tra esportazioni ed importazioni è salito all’85,8% quest’anno, registrando il tasso più alto negli ultimi 62 anni. La riduzione del disavanzo commerciale appare in buona parte legata alla riduzione delle importazioni turche, sia per la contrazione della domanda interna, sia per il deprezzamento della lira che le ha rese meno vantaggiose.

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28.01.2020

Calo della produzione di autoveicoli in Turchia

Secondo i dati dell'Associazione dei produttori automobilistici (OSD), le case automobilistiche turche hanno prodotto nel 2019 un totale di 1,46 milioni di veicoli (autovetture per uso passeggeri e veicoli commerciali combinati). La produzione totale dell'industria automobilistica ha mostrato un calo del 6% rispetto al 2018. La produzione di autovetture per uso passeggeri è stata di 983.000 unità, con un calo del 4% rispetto all'anno precedente. Nel segmento dei veicoli commerciali, la produzione è diminuita del 9% su base annua, (-8% per i veicoli commerciali leggeri e -18% per i veicoli commerciali pesanti). L'OSD ha anche riferito che nel 2019 sono stati venduti sul mercato interno un totale di 492.000 veicoli, con una contrazione del 23% rispetto al 2018. Sono state vendute autovetture per uso passeggeri per un totale di 387.000 unità, in calo del 20% rispetto alle vendite del 2018, mentre il mercato dei veicoli commerciali è sceso del 33%. Secondo i dati dell’Associazione aziendale, le esportazioni di autovetture per uso passeggeri hanno registrato un calo del 5% attestandosi a 828.744 unità. I ricavi delle esportazioni dell'industria automobilistica sono scesi del 3% a $31,2 miliardi lo scorso anno. Le esportazioni di autovetture per uso passeggero sono state di $11,9 miliardi.

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28.01.2020

La BERS e gli investimenti in Turchia

Dopo aver fornito un cospicuo volume di investimenti in condizioni di mercato complesse lo scorso anno, la Banca Europea di Ricostruzione e Sviluppo (BERS) intende incrementare i suoi investimenti in Turchia nel 2020 in quanto l’economia è destinata a riprendersi. Arvid Tuerkner, Amministratore Delegato della BERS per la Turchia ha dichiarato che, nonostante un contesto economico difficile, il volume d’affari nel 2019 è rimasto invariato, rispetto all’anno precedente, e sono stati finanziati “35 progetti turchi” con finanziamenti di debito e finanziamenti azionari per un valore di 1 miliardo di euro a beneficio del settore privato ed a supporto dell’agenda turca per la sostenibilità e del piano del Paese per l’attuazione degli obiettivi di sviluppo globali. İl portafoglio di investimenti della BERS in Turchia ha raggiunto i 6,7 miliardi di dollari, facendo della Turchia il primo dei 38 Paesi nei quali la banca investe.

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28.01.2020

Obiettivi per il bilancio 2020

Il Bilancio 2020 ha fissato gli obiettivi e le misure di politica eocnomica del Governo turco: si prevede la riduzione dell'inflazione all’8,5% de un’ulteriore riduzione dei tassi di interesse, nonchè lo sviluppo della domanda interna a partire dai consumi. Sono inoltre in programma diverse misure per incrementare la produttività e sostenere i prodotti innovativi nel settore industriale, con politiche che mirano anche ad aumentare le entrate delle esportazioni e del turismo. In linea con il Nuovo Programma Economico del Governo pubblicato lo scorso settembre, nel 2020 la crescita dovrebbe essere del 5%, la disoccupazione dell'11,8%, le esportazioni di $ 190 miliardi e le importazioni di $ 231,5 miliardi. Lo sviluppo tecnologico e la capacità innovativa delle PMI sono tra le priorità e sono previsti 25.000 nuovi posti di lavoro con la realizzazione di 12 aree industriali e l’annuncio del Programma Spaziale Nazionale 2020. Di particolare interesse i programmi nel settore dei trasporti e delle infrastrutture, che prevedono: la costruzione della rete di comunicazioni 5G, il lancio del satellite TURKSAT 5A, la realizzazione di infrastrutture di trasporto intelligenti e l’ambizioso progetto Canale Istanbul.

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28.01.2020

Misure di sostegno agli esportatori

Secondo dichiarazioni del Ministro del Commercio Ruhşan Pekcan, la Turchia ha sostenuto nel 2019 gli esportatori turchi con 3,2 miliardi di lire turche ($ 543,2 milioni), superando il record nella storia della Repubblica , e nel 2020 il budget di supporto previsto è di 3,8 miliardi di lire per le esportazioni di beni e servizi nel 2020. L’aiuto finanziario sarà fornito in tre fasi, dalla preparazione per le esportazioni, al raggiungimento del mercato globale ed al branding e design, e la maggior parte dei pacchetti di supporto sarà anche disponibile per i servizi agli esportatori. Lo scorso anno, 685 milioni di lire sono stati destinati al programma “Turquality” per supportare le compagnie nel brand-building dei loro marchi e diventare attori globali nel mercato internazionale con i loro marchi, mirando a creare una percezione positiva dei beni e servizi turchi attraverso marchi forti. Attualmente, vengono aiutate 312 compagnie con 325 marchi, di cui 199 nel programma “Turquality” e 126 nel programma “Marka”. Il Ministro ha fatto notare che la Turchia supporta particolarmente le aziende di design ed i concorsi di design, credendo nella forza del design quale valore aggiunto alle esportazioni. In tale settore, vengono sostenute 15 aziende di design, 4 uffici di design e 19 concorsi di design. Circa 13.550 imprese sono state sostenute con 624,1 milioni di lire ($ 106 milioni) per le fiere internazionali nel 2019, mentre 170 milioni di lire ($ 28,8 milioni) sono stati utilizzati per l’esportazione di annunci, branding, uffici, negozi e spese di magazzino. Nel 2019, il Ministero ha inoltre speso 80 milioni di lire ($ 13.5 milioni) in ricerche di mercato, adesioni a siti web, comitati di appalti e finanziamenti di acquisizioni. Il Governo turco ha inoltre eliminato l’obbligo per gli esportatori turchi di convertire in lire le entrate in valuta estera, attuando un emendamento al Decreto pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 4 settembre 2018 (secondo il quale gli esportatori turchi avevano l’obbligo di convertire in lire turche almeno l’80% delle entrate estere, a seguito della riduzione del valore della valuta turca di circa il 30%). La regola era stata criticata dagli esportatori, considerato che la Turchia dipende da materie prime provenienti dall’estero per il settore manufatturiero, ed importa cotone, metallo di scarto e sostanze chimiche prezzati in valuta estera. Secondo il Decreto emendato è invece consentito alle compagnie turche di portare i proventi di transazioni estere nel Paese entro 180 giorni dalla data effettiva dell’esportazione. Le esportazioni turche hanno raggiunto un totale di $156,9 miliardi nel periodo tra gennaio e novembre del 2019, secondo dati statistici ufficiali. Inoltre, la Turchia si presenta come un grande esportatore di prodotti tessili, abbigliamento, macchinari, acciaio ed automobili.

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