Cronache Economiche

30.10.2020

Tasso di interesse stabile al 10,25% e deprezzamento della lira

Il Comitato di Politica Monetaria (MCP) della Banca Centrale turca ha deciso di mantenere stabile il tasso di interesse ufficiale al 10,25%. La decisione, presa nella riunione del 22 ottobre, ha colto di sorpresa i mercati che si aspettavano una nuova stretta dopo l’aumento dei tassi deciso a settembre. La Banca Centrale ha aumentato il tasso di 200 punti base dall'8,25% al 10,25%. La lira ha continuato a deprezzarsi nell’ultima settimana di ottobre arrivando fino al livello senza precedenti di circa 8,5 per un dollaro. La Banca Centrale ha quindi adottato una serie di misure restrittive, applicando condizioni più stringenti ai prestiti interbancari.

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30.10.2020

Interscambio commerciale nel periodo gennaio-agosto: Italia secondo partner europeo

L’interscambio commerciale con la UE (principale partner commerciale della Turchia con il 35,9% dell’interscambio totale), ha registrato un calo del 9,7%, passando da $ 94,6 miliardi del 2019 a $ 85,4 miliardi nei primi otto mesi dell’anno 2020. Le importazioni dalla UE sono passate da USD 43,9 miliardi a USD 43,2 miliardi (-1,5%), mentre le esportazioni verso la UE sono diminuite del 16,8 %, passando da USD 50,7 a USD 42,2 miliardi. La graduatoria dei principali partner commerciali mostra al primo posto la Germania con USD 22,4 miliardi di interscambio (-3,8% rispetto al 2019), di cui 12,6 miliardi di importazioni (2,7%) e 9,8 miliardi di esportazioni (-11,0%) con un saldo negativo per la Turchia di USD 2,9 milioni: segue la Cina con 15,9 miliardi di interscambio (14,4%), di cui 14,2 miliardi di import (2,7%) e 1,7 miliardi di export (-5,2%) e un saldo negativo per la Turchia di 12,5 miliardi di USD.

L’Italia si posiziona quale 6° partner commerciale della Turchia, con 10,1 miliardi di interscambio totale (-18,0%) rispetto al 2019, di cui 5,4 miliardi di importazioni (-10,9%) e 4,7 miliardi di esportazioni (-24,9%) e un saldo negativo per la Turchia di 688 milioni di USD. Nel periodo gennaio-agosto del 2020, l’Italia si conferma il sesto fornitore della Turchia dopo Cina, Germania, Russia, Stati Uniti ed Iraq ed il quinto cliente dopo Germania, Regno Unito, Stati Uniti ed Iraq. Le tre voci prevalenti dell’export verso l’Italia riguardano: autoveicoli, trattori e parti di ricambio; ferro e acciaio; macchinari ed apparecchiature meccaniche. Le principali categorie dell’import si riferiscono a: macchinari ed apparecchiature meccaniche; autoveicoli, trattori e parti di ricambio; materie plastiche.

Per il report completo cliccare:

BILANCIA_COMMERCIALE_AGOSTO_2020.pdf

Nov 3, 2020 @ 14:21application/pdf1.37 MB

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30.10.2020

Ripresa delle esportazioni a settembre

L'industria turca ha registrato un aumento delle esportazioni sia su base annuale che mensile. A settembre le vendite estere si sono incrementate del 30,5% su base mensile e del 6% su base annua, grazie all’aumento di nuovi ordini e della produzione che ha incoraggiato le aziende ad assumere più personale. Il settore industriale ha registrato un volume di esportazioni per circa 12,3 miliardi di dollari (96,89 miliardi di TL), la cifra più alta dell'anno, secondo i dati dell'Assemblea degli Esportatori turchi (TIM). Tale risultato è stato raggiunto grazie al processo di normalizzazione ed al sostegno statale offerto al mondo degli affari con varie soluzioni, quali il commercio estero “contactless” implementato ai varchi doganali, il trasporto ferroviario in alternativa ad altri mezzi di trasporto, comunicazione tra le aziende locali ed il mondo attraverso diversi eventi settoriali organizzati virtualmente. Tra i vari comparti, l’automotive è stato il settore più trainante dell’export turco con 2,6 miliardi di dollari (+68,6% su base mensile) ed una quota del 20% nelle esportazioni totali del settore. Seguono: prêt-à-porter ed abbigliamento con 1,7 miliardi di dollari, prodotti chimici con 1,6 miliardi di dollari, acciaio con 1,1 miliardi di dollari ed elettronica con 1,6 miliardi di dollari.

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30.10.2020

La Turchia creerà centri logistici strategici per il commercio: Ministro Pekcan

Secondo recenti dichiarazioni del Ministro del Commercio, Ruhsar Pekcan, la Turchia prevede di stabilire centri logistici esteri in regioni strategiche in Africa, Americhe, Europa, Russia ed Estremo Oriente. L’obiettivo è fornire prodotti turchi ai mercati globali nel modo più veloce e creare le strutture infrastrutturali necessarie per aumentare le prestazioni di esportazione in mercati importanti. Pekcan ha affermato che tali centri aiuterebbero anche le iniziative turche all'estero in tale settore. Inoltre, i centri logistici, coperti dal Ministero, riceveranno supporto per cinque anni nelle spese da affrontare per le licenze e permessi, sdoganamento, gestione dell'inventario ed attività di promozione e marketing. I centri, con un tasso medio di utilizzo della capacità di almeno il 50% negli ultimi tre anni, riceveranno un sostegno aggiuntivo fino a cinque anni, che nel complesso non potrà superare i 10 anni.

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30.10.2020

L’indice di fiducia settoriale migliora in ottobre

Secondo i recenti dati ufficiali di TurkStat, l’indice di fiducia settoriale dei consumatori è migliorato ad ottobre rispetto al mese scorso. L'indice di fiducia nei servizi ha registrato il più alto aumento con il 6,4% da settembre con 79,7 punti, per un miglioramento della situazione aziendale, del turnover della domanda negli ultimi tre mesi e delle aspettative sul turnover della domanda per i prossimi tre mesi. L'indice del settore del commercio al dettaglio è aumentato dell'1,7% su base mensile a 95, in quanto le vendite sono aumentate negli ultimi tre mesi e si prevede una crescita nel prossimo periodo. Registrando l'aumento più basso nello stesso periodo, l'indice di fiducia del settore edile turco ha raggiunto l'83,8, in aumento dello 0,6%, derivante dalla crescita del sottoindice delle aspettative di occupazione totale.

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30.10.2020

La Turchia amplierà la capacità di stoccaggio del Gas Naturale Liquefatto

Secondo recenti dichiarazioni del Vice Ministro dell'Energia e delle Risorse Naturali, Alparslan Bayraktar, in occasione di un panel organizzato dall'Accademia turca delle Scienze, la Turchia prevede di espandere entro il 2021 la sua capacità di stoccaggio di gas naturale liquefatto (GNL) con una terza unità galleggiante di stoccaggio e di rigassificazione (FSRU) nella baia di Saros, a nord della penisola di Gallipoli nella Turchia nord-occidentale. La Turchia conta attualmente di due FSRU: la prima unità nella provincia egea del distretto di Aliağa (Smirne), mentre la seconda, con 20 milioni di metri cubi di capacità di invio al giorno, nel distretto di Hatay-Dörtyol, sulla costa mediterranea del paese. Bayraktar ha sottolineato “l'importanza fondamentale” del gas naturale per le politiche energetiche pulite della Turchia per garantire la sicurezza dell'approvvigionamento di gas naturale della Turchia e per migliorare le infrastrutture. L’obiettivo è di aumentare la quota di GNL a circa il 33% entro il 2020 dal 28% registrato nel 2019. La Turchia ha importato 45,3 miliardi di metri cubi di gas naturale lo scorso anno, per un importo pari a $ 12 miliardi. I principali fornitori di GNL della Turchia sono: Qatar, Stati Uniti, Algeria, Nigeria, Camerun ed Egitto. Le importazioni di gas naturale dalla Turchia nel periodo gennaio-giugno di quest'anno sono diminuite del 3,5% a 22,4 miliardi di metri cubi (bcm), di cui 12,1 miliardi di metri cubi importati tramite gasdotto e 10,3 miliardi di metri cubi come gas naturale liquefatto (GNL). Secondo l’Autorità di Regolamentazione del mercato dell’energia della Turchia (EMRA), a luglio le importazioni turche di gas naturale sono diminuite del 4,5% rispetto allo stesso mese del 2019. Il paese ha importato 2,6 miliardi di metri cubi (bcm) di gas naturale tramite gasdotti, mentre le importazioni di GNL sono state di 509 milioni di metri cubi (mcm). La Turchia ha importato gas naturale da: Azerbaigian per 1,09 bcm, Russia ed Iran per 843 e 664 milioni di metri cubi rispettivamente. Le importazioni dalla Russia e dall’Iran sono diminuite rispettivamente del 41,5% e del 44,8% nella prima metà di quest'anno rispetto allo stesso periodo del 2019. Nella prima metà di quest'anno, la Turchia, in base al contratto di GNL a lungo termine con l'Algeria, ha importato GNL per un volume pari a 2,99 miliardi di metri cubi, mentre dal Qatar il volume di GNL spot è stato di 2,85 miliardi di metri cubi, con un aumento del 124% rispetto ai primi sei mesi del 2019. Anche le importazioni spot di GNL dagli Stati Uniti sono cresciute del 144%, raggiungendo 2,16 miliardi di metri cubi nello stesso periodo. Nella prima metà del 2020, la Turchia ha importato GNL spot per 633 milioni metri cubi (mcm) da Trinidad e Tobago, seguita da Guinea Equatoriale, Camerun, Egitto, Norvegia e Spagna, ed ha esportato 203 mcm di gas in Grecia durante lo stesso periodo.

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30.10.2020

La Turchia è al 5 ° posto in Europa nella produzione di apparecchiature per turbine eoliche

Secondo l'ultimo rapporto “Wind Energy and Economic Recovery in Europe”, pubblicato da WindEurope lo scorso 16 ottobre 2020, la Turchia si posiziona al quinto posto nella lista dei principali produttori di componenti strategici per turbine eoliche in Europa. Il rapporto evidenzia lo stato di avanzamento dell'industria eolica europea e la sua competitività in un mercato che vale 50 miliardi di euro a livello globale nel 2020. La Cina è al primo posto con il 45% dei quasi 800 componenti delle turbine eoliche, seguita da Europa con il 31%, India con il 7%, Brasile con il 5%, mentre il Nord America ospita solo il 4,5% delle fabbriche di componenti eoliche mondiali. Il rapporto riporta che i primi quattro produttori di componenti strategici per turbine eoliche in Europa sono, per numero di strutture operative: Germania con 82, Spagna con 41, Italia con 17 e Danimarca con 13. La Turchia segue con 12 strutture operative, caratterizzandola come il quinto produttore di componenti per turbine eoliche in Europa, delle quali: sei impianti per la produzione di torri, quattro impianti per lame e due impianti per getti. Secondo il Segretario Generale dell'Agenzia per lo Sviluppo di İzmir (İZKA,) Mehmet Yavuz, la Turchia è in linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite e con l'undicesimo Piano di Sviluppo della Turchia in materia di energia pulita e tecnologie pulite. La Turchia, che ha compiuto notevoli progressi nella produzione di apparecchiature per l'energia eolica, ora è in grado di produrre quasi tutte le apparecchiature necessarie per una turbina eolica: 8.000 componenti. La capacità produttiva dei componenti principali, più grandi e più costosi (pale, torri e navicelle), utilizzate in Turchia e destinate alle esportazioni internazionali, è prodotta ad Izmir e dintorni: il 20% a Smirne ed il 40% nelle vicinanze circostanti. Oltre ai 12 impianti di produzione nel rapporto di WindEurope, sono evidenziati altri 30 impianti a Smirne che producono componenti per l'energia eolica.

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30.10.2020

Creazione di un istituto per l’intelligenza artificiale

Secondo dichiarazioni del Ministro turco dell’Industria e della Tecnologia, Mustafa Varank, rese in occasione di una conferenza sull'intelligenza artificiale e l'alta tecnologia, il Governo sta per creare l’Istituto Nazionale di Intelligenza Artificiale (IA) grazie allo sforzo congiunto di enti pubblici, aziende del settore privato, imprenditori ed accademici. L’obiettivo è quello di promuovere il benessere sociale, i valori umani e realizzare un quadro giuridico equo. L’Istituto coordinerà le diverse attività di ricerca del settore e darà enfasi sugli aspetti più importanti delle politiche di IA, come lo sviluppo dei talenti, la ricerca scientifica, l’etica, l’inclusione sociale e le infrastrutture digitali. Varak ha evidenziato come la Turchia è al sedicesimo posto nel mondo per numero di pubblicazioni in IA e che TUBITAK, l'istituto di ricerca nazionale, ha finanziato quasi 2.000 progetti negli ultimi 10 anni, tra cui deep learning, machine learning, sistemi di supporto decisionale, commercio elettronico e big data (raccolta ampia di dati informativi che richiedono, per volume, velocità e varietà, tecnologie e metodi analitici specifici per l'estrazione di valore o conoscenza).

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30.10.2020

Inflazione in aumento ad ottobre

Secondo gli ultimi dati dell’Ente di Statistica Turco (TURKSTAT), il tasso di inflazione dei prezzi al consumo della Turchia ha registrato un incremento ad ottobre dell'11,89% su base annua, in aumento di 0,14 punti percentuali dall'11,75% di settembre. L’aumento annuale più elevato dei prezzi ha interessato il comparto dei beni e servizi vari con il 27,4%. I prezzi relativi a cibo e bevande analcoliche e salute sono invece aumentate del 16,51% e del 15,60%, rispettivamente. Su base mensile, l'indice dei prezzi al consumo ha registrato un aumento del 2,13% ad ottobre. I dati hanno mostrato che le due categorie per “abbigliamento e calzature” e “cibo e bevande analcoliche” hanno registrato i maggiori aumenti mensili con il 6,81% ed il 3,03%, rispettivamente. Il tasso di inflazione della Turchia è diminuito di 0,26 punti percentuali nel corso di quest'anno, partendo dal 12,15% di gennaio. Come stabilito nel Nuovo Programma Economico della Turchia per il 2021-2023, annunciato dal Governo a settembre, l'obiettivo del tasso di inflazione del paese per il 2020 è del 10,5%. La Banca Centrale turca ha innalzato le previsioni di inflazione di fine 2020 al 12,1%, dall'8,9% indicato nel suo rapporto precedente.

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30.10.2020

Produzione automobilistica in calo del 19% nel periodo gennaio-settembre 2020

Secondo l’ultimo rapporto settoriale dell'Associazione dei Produttori automobilistici (OSD) di ottobre 2020, le case automobilistiche in Turchia hanno prodotto 854.227 veicoli (tra automobili, veicoli commerciali leggeri e trattori) nei primi nove mesi del 2020, segnando un calo del 19% su base annua a causa della pandemia da COVID-19. Le esportazioni automobilistiche hanno totalizzato circa $ 17,4 miliardi nel periodo gennaio-settembre, in diminuzione del 24% rispetto al 2019. Le esportazioni automobilistiche totali sono diminuite del 33% a 616.120 unità su base annua. Le principali case automobilistiche internazionali - tra cui Ford, Honda, Hyundai, Mercedes, Renault e Toyota - hanno i propri stabilimenti in Turchia, uno dei principali mercati mondiali di vendita di autoveicoli.

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30.10.2020

Gli investimenti della BERS in Turchia: obiettivo 1,5 miliardi di euro a fine 2020

Secondo dichiarazioni del Presidente ad interim della Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo (BERS), Jürgen Rigterink, sono stati investiti in Turchia nel corso dell’anno più di 1 miliardo di euro ($ 1,17 miliardi) in vari comparti, inclusi industria, banche ed energie rinnovabili, con l’auspicio di raggiungere livelli intorno a 1,3-1,5 miliardi di euro ($ 1,76 miliardi) alla fine del 2020. In Turchia la BERS detiene un portafoglio di 7 miliardi di euro, il più grande tra le 38 economie in cui la banca investe. Dal 2009, la BERS ha investito € 12,4 miliardi ($13,6 miliardi) attraverso 311 progetti di investimento in vari settori per promuovere l’economia turca. L’obiettivo della BERS è quello di preparare una nuova strategia per i prossimi cinque anni per un rilancio economico più resiliente e più sostenibile a fronte della pandemia mondiale.

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30.10.2020

In aumento il disavanzo delle partite correnti

La Turchia ha registrato un disavanzo delle partite correnti di $ 4,6 miliardi (3,9 miliardi di euro) nell'agosto 2020, in contrasto con l'avanzo di $ 3,3 miliardi (2,8 miliardi di euro) osservato nell'agosto 2019. Si tratta del nono deficit consecutivo con il più rapido aumento da aprile nel pieno della prima ondata della pandemia da coronavirus. Questo sviluppo negativo osservato nelle partite correnti ad agosto è principalmente attribuibile all'ampliamento del deficit commerciale dei beni (in aumento di 3,9 miliardi di dollari) ed all'afflusso netto nei servizi (in diminuzione di 4,6 miliardi di dollari). Le esportazioni di merci hanno continuato a contrarsi in agosto (-9,2% su base annua) a causa dell'indebolimento dei flussi commerciali e della domanda esterna sulla scia delle ricadute della pandemia e delle misure di contenimento associate. D'altro canto, la crescita delle importazioni è aumentata del 18,2% su base annua in agosto e probabilmente riflette il rafforzamento della domanda interna. Il calo del surplus commerciale dei servizi è stato probabilmente fortemente influenzato dal settore del turismo indebolito dalle restrizioni ai viaggi all'estero per frenare la diffusione del coronavirus. Ad agosto, gli arrivi di turisti sono diminuiti di quasi il 70% rispetto all'anno precedente. Per quanto riguarda l’aspetto finanziario, gli investimenti diretti hanno registrato un afflusso netto di $ 374 milioni (320 milioni di euro), mentre gli investimenti di portafoglio un deflusso netto di $ 2 miliardi (1,7 miliardi di euro) nell'agosto 2020.

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30.10.2020

Nuovo pacchetto flessibile per l'occupazione: Ministro Selçuk

Il Ministro della Famiglia, del Lavoro e dei Servizi Sociali, Zehra Zümrüt Selçuk, ha svelato i contenuti del “Nuovo Pacchetto flessibile sull’occupazione” elaborato per garantire la sostenibilità e l’aumento dell’occupazione. Secondo le osservazioni del Ministro, la Turchia sta guardando a schemi di occupazione flessibili come panacea per il suo alto tasso di disoccupazione e nel tentativo di attutire gli effetti della pandemia da coronavirus sull'economia. Sono previste condizioni favorevoli per la popolazione di età inferiore ai 25 ed oltre ai 50 anni alla partecipazione alla forza lavoro a tempo parziale con contratti a tempo determinato per un periodo massimo di due anni, ha detto Selçuk. Inoltre, Il Governo sta progettando di dare un ulteriore sostegno ai disoccupati per trovare lavoro dopo il licenziamento. Il numero di lavoratori che beneficiano dell'indennità di lavoro a breve termine è sceso a 1 milione alla fine di settembre dal suo picco di 3,2 milioni a maggio. L'importo totale delle indennità mensili a breve termine pagate dal fondo è sceso a 1,57 miliardi di lire. Nell'ambito del regime di indennità di lavoro a breve termine, il fondo di assicurazione contro la disoccupazione copre 60% degli stipendi del personale dei dipendenti in caso l’azienda riduca l'orario di lavoro. Qualsiasi azienda, costretta a chiudere l'attività a causa di forza maggiore come la pandemia, può chiedere il supporto del Governo per usufruire del regime di lavoro ad orario ridotto, introdotto già nel 2008.

La forza lavoro è scesa di 1,62 milioni su base annua a 31,5 milioni di persone a luglio con perdite di unità lavorative registrate principalmente nell'agricoltura, nell'industria e nei servizi, secondo i dati Turkstat. Il numero di disoccupati di età pari o superiore a 15 anni è diminuito di 369.000 a 4,227 milioni. Il tasso di disoccupazione giovanile di età compresa tra i 15 ed i 24 anni è diminuito al 25,9% dal 27,1% di luglio 2019. Il tasso di occupazione non registrata - persone che lavorano senza sicurezza sociale in relazione alla loro occupazione principale - è stato del 32,7%, in calo del 3,3 punti percentuali su base annua. Il nuovo Programma Economico della Turchia, annunciato alla fine di settembre, punta ad un tasso di disoccupazione del 13,8% per quest'anno e del 12,9% per l'anno prossimo.

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30.10.2020

Le banche turche stanziano un pacchetto di prestiti a sostegno del turismo

La Turkish Banks Association (TBB) ha annunciato l’avvio di un pacchetto di sostegno al turismo per alleviare le ricadute economiche della pandemia che ha bloccato il settore. L’obiettivo è quello di soddisfare le spese di credito istituzionale e le esigenze di cassa delle imprese turistiche e dei fornitori nonché le spese per l'affitto e gli stipendi, nel tentativo di attutire l'impatto negativo della pandemia sul settore e sull'economia in generale, preservando i valori dell'occupazione e della produzione. Le banche stanzieranno un credito di 10 miliardi di TL (1,26 miliardi di dollari) sotto la garanzia del Ministero del Tesoro e delle Finanze e del Fondo di Garanzia del Credito. I crediti avranno una scadenza di 48 mesi, con un periodo di mancato pagamento di 12 mesi, e saranno concessi fino al 1 ° novembre 2021. Il tasso di interesse per i prestiti a tasso fisso sarà fissato con un tetto massimo del 14,5%, avrà un valore di 32 milioni di lire turche per destinatario ed il limite massimo di credito sarà di 40 milioni di lire. Le banche, che assegneranno i prestiti nell’ambito del pacchetto di sostegno al turismo, sono: Akbank, Denizbank, Garanti BBVA, Halkbank, Iş Bank, QNB Finansbank, TEB, VakıfBank, Yapı Kredi e Ziraat Bank insieme a diverse banche di partecipazione, quali Ziraat Katılım, Albaraka Türk Participation Bank, Kuveyt Türk Participation Bank, Türkiye Finans e Vakıf Katılım.

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30.10.2020

La trasformazione digitale è in cima all'agenda della Turchia

In occasione del Terzo Vertice della Turchia 2023, organizzato ad Istanbul presso il nuovo complesso del Turkuvaz Media Group, il Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Adil Karaismailoğlu, ed il Ministro dell'Ambiente e dell'Urbanizzazione, Murat Kurum, hanno ribadito la determinazione del Governo a diffondere nel paese la trasformazione digitale, che è una delle priorità della Turchia in vista del 2023, centenario della Repubblica di Turchia. È l’anno in cui si prevedono obiettivi specifici per raggiungere un miglioramento dell'economia nazionale nel settore energetico, della tecnologia, in progetti sanitari, di trasporto ed infrastrutturali, al fine di presentare la Turchia quale una delle prime 10 economie globali. La Turchia sta attualmente utilizzando la tecnologia 4.5G, nota anche come LTE, nei dispositivi di telefonia mobile e presto verranno applicate le reti 5G che offriranno velocità più elevate e connessioni più affidabili su smartphone ed altri dispositivi. L'azienda di telecomunicazioni, Türk Telekom, ha già investito $ 17 miliardi nella trasformazione digitale e sta ora investendo nel 5G, insieme alle tecnologie ed alle infrastrutture che consentiranno la messa in servizio di tecnologie di nuova generazione all'interno del paese.

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