Cronache Economiche

16.04.2025

Il Ministro Crosetto in visita ufficiale in Turchia

Il Ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha incontrato lo scorso 7 aprile ad Ankara il suo omologo Yaşar Güler per approfondire tematiche di interesse comune.

Inoltre il Ministro Crosetto, accompagnato dal Ministro Güler, ha poi incontrato il Presidente Recep Tayyip Erdoğan. Come si legge nel comunicato del Ministero della Difesa l’incontro “è stata l’occasione per poter ascoltare idee e riflessioni su temi di comune interesse riguardo l’evoluzione degli scenari di sicurezza internazionale in Ucraina, nell’Indo Pacifico e soprattutto in Medio Oriente. Con il Presidente abbiamo anche potuto parlare di difesa e deterrenza della NATO, del continente europeo e delle possibili cooperazioni tra le nostre Forze Armate".

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16.04.2025

Lancio della Piattaforma “CDP Business Matching”

Lo scorso 7 aprile, Cassa Depositi e Prestiti in collaborazione con l’Ambasciata d’Italia ad Ankara ha organizzato l’evento di lancio della Piattaforma “CDP Business Matching”, iniziativa innovativa volta a mettere in connessione aziende italiane e turche.

Presenti all’evento anche TOBB, DEIK, TUSIAD, TSKB, TKYB, Turk Eximbank, ASO, Camera di Commercio e Industria Italiana in Turchia, le Camere di Commercio e Industrie Italiane a Istanbul e Izmir e ICE.

Per maggiori informazioni sulla piattaforma: Italy meets Türkiye | The event that connects Italian and Turkish companies - CDP Business Matching CDP Business Matching

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16.04.2025

INTERSCAMBIO COMMERCIALE ITALIA-TURCHIA. I dati dell’Agenzia ICE sul primo bimestre del 2025

Secondo i dati diffusi dall’Agenzia ICE di Istanbul, nei primi due mesi dell’anno l’interscambio è stato pari a USD 4,251 mld, registrando un decremento del 13,2% rispetto all’analogo bimestre del 2024. In particolare, le esportazioni italiane verso la Turchia si sono contratte del 20,4% (USD 2,175 mld), mentre le importazioni sono diminuite del 4,2% e si sono attestate a USD 2.076 mld. La bilancia commerciale mostra un leggero saldo positivo per l’Italia di USD 96,950 mln.

Nell’arco temporale di riferimento, l’Italia si posiziona al quinto posto tra i partner commerciali della Turchia, risultandone il quinto fornitore (dopo Russia, Cina, Germania e Stati Uniti) e il quarto cliente (dopo Germania, Stati Uniti e Regno Unito). Le esportazioni italiane costituiscono il 3,8% del totale delle importazioni turche, mentre le esportazioni dalla Turchia rappresentano il 5% delle importazioni complessive italiane.

In ambito UE, l’Italia si colloca in seconda posizione in termini di interscambio, preceduta solo da Berlino (USD 7,467 mld) e seguita da Parigi (USD 3,296 mld) e Madrid (USD 2,866 mld). Nell’area mediterranea, invece, l’Italia si conferma il primo partner commerciale di Ankara.

Nei mesi gennaio-febbraio 2025, la dinamica dell’export italiano è stata trainata dalle vendite di “ferro e acciaio” (+70,6% sul primo bimestre del 2024 e in volume pari a USD 79,5 mln) e dai prodotti farmaceutici (+51,6% e in volume pari a USD 60,383 mln); in calo, invece, l’export di “pietre preziose e semi preziose, metalli preziosi, perle e bigiotteria”, seconda voce del nostro interscambio con USD 334,7 mln (-40,6%, dopo un biennio di crescita a tripla cifra). In termini assoluti, la principale voce del nostro export nei primi due mesi del 2025, sono stati i “macchinari e apparecchiature meccaniche”, in calo però del 28,7% rispetto al 2024, con un valore di USD 361,7 mln.

La dinamica dell’export turco mostra invece un aumento alla voce “rame e articoli in rame” (+69,7%) e “frutta” (+28,2%). In calo gli acquisti italiani di “combustibili minerali e oli minerali” che si sono contratti del 23,7% e di “ferro e acciaio “ (-10,5%). Gli “autoveicoli, trattori e parti di ricambio” si confermano la principale voce tra le importazioni italiane dalla Turchia, con un valore di USD 430,9 mln con volumi scesi però del 24%.

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16.04.2025

TASSO DI INFLAZIONE. I dati ufficiali riferiti a marzo 2025: l’inflazione scende al 38,10%

I dati pubblicati lo scorso 3 aprile da Turkstat indicano che l'inflazione dei prezzi al consumo (CPI) su base mensile, a marzo, è cresciuta del 2,46% rispetto al 2,27% del mese precedente. L’inflazione su base annua si è invece ridotta per il decimo mese consecutivo, passando dal 39,05% al 38,10%.

Annual rate of changes in CPI (%), March 2025

Il rallentamento del tasso su base annua è da imputare principalmente al calo delle quotazioni internazionali del greggio che hanno inciso sulla riduzione dei prezzi dei carburanti e dai servizi, mentre resta ancora significativo l’aumento annualizzato dei servizi associati alle spese per l’istruzione (+80,42%), dei prezzi legati all’edilizia abitativa (+68,63%), alla ristorazione e alberghiero (+43,4%) e ai prodotti alimentari e alle bevande analcoliche (+ 37,12%). Aumenti inferiori alla media sono stati osservati per il tessile-abbigliamento (+14,81%), i cui prezzi su base mensile si sono invece contratti del 2,48% grazie ai saldi di fine stagione.

L’aumento dell’inflazione su base mensile è stato sostenuto dai prezzi dei generi alimentari, in particolare di frutta e verdura, uova e della carne, incremento quest’ultimo legato alle festività del Ramadan, e degli affitti.

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16.04.2025

BILANCIA DEI PAGAMENTI. La bilancia dei pagamenti a gennaio 2025

Secondo i dati ufficiali resi noti dalla Banca Centrale (BCRT) il 14 marzo 2025, lo scorso gennaio la Turchia ha registrato un deficit di USD 3,795 mld di conto corrente (CAD), il che rappresenta il terzo disavanzo consecutivo dopo una serie di surplus da giugno a ottobre 2024. Su base annuale, il CAD peggiora e passa da USD 10,023 mld a USD 11,5 mld tra dicembre 2024 e gennaio 2025.

Al netto delle importazioni di oro non monetario e di energia, il conto corrente della bilancia dei pagamenti turca ha invece visto un avanzo di USD 2,403 mld.

Nel mese di gennaio 2025, gli scambi di merci e servizi hanno registrato un deficit di USD 5,56 mld rispetto a USD 4,35 mld di gennaio 2024. Le esportazioni sono aumentate a USD 21,1 mld (da 19,7), mentre le importazioni si sono attestate a USD 26,7 mld, in crescita rispetto ai 24,06 mld dell’analogo mese del 2024.

Le riserve, al 28 marzo 2025, salgono a USD 156,5 mld quelle ufficiali, le valutarie ammontano a USD 73,1 mld mentre quelle aure si attestano a USD 75,9 mld.

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16.04.2025

I FLUSSI IDE. I dati YASED di gennaio 2025

Secondo i dati diffusi il 12 marzo scorso dall’Associazione non governativa degli Investitori Internazionali nel Paese (YASED), il valore netto degli IDE in Turchia nel mese di gennaio 2025 è stato pari a USD 1,4 mld, con un marcato incremento del 65% rispetto all’analogo mese del 2024.

Il dato degli IDE in Turchia nel mese in esame comprende USD 934 mln in capitale azionario, USD 132 mln da vendite immobiliari a residenti stranieri, e USD 356 mln tramite strumenti di debito. Contestualmente, vi è stato un disinvestimento di USD 8 mln.

Nel primo mese dell’anno il settore del commercio al dettaglio e all’ingrosso ha attirato USD 670 mln, collocandosi al primo posto con il 72% degli afflussi totali di IDE seguito dal settore finanziario e dei servizi assicurativi con USD 83 mln.

A gennaio 2025, con una significativa quota pari al 65% del totale degli IDE, il Kazakistan occupa il primo posto nella classifica dei dieci principali investitori in Turchia, precedendo Stati Uniti (7%), Svizzera (6%), Germania e Paesi Bassi (4%).

Grazie alla performance registrata a gennaio la quota degli IDE dei Paesi dell’Asia centrale e Caucaso sale 69% del totale degli IDE mentre la quota del blocco UE si attesta al 12% del totale dei flussi in entrata.

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16.04.2025

I DATI SULLA DISOCCUPAZIONE. Il tasso in Turchia si attesta all’8,2% nel mese di febbraio 2025

Secondo gli ultimi dati Turkstat, l’Istituto nazionale turco di statistica che nel mese di febbraio 2025 la disoccupazione nel Paese si è attestata all’8,2%, pari quindi a 2.886.000 persone in linea con il mese precedente.

Nel mese in osservazione si è registrato un tasso di occupazione generale pari al 48,8%. Il tasso di partecipazione al lavoro, invece, si è attestato al 53,2% (35.200.000 di persone), registrando così un leggero calo dello 0,4%. Il tasso di disoccupazione giovanile nella fascia di età 15-24 anni è stato invece del 15% (-0, 1% rispetto al mese precedente). L’orario di lavoro settimanale effettivo medio destagionalizzato è stato di 43,4 ore lavorate.

Il 20 marzo scorso Turkstat aveva diffuso i dati ufficiali per l’intero 2024: il tasso di disoccupazione è sceso all’8,7% (-0,7% rispetto al 2023) pari a 3.113.000 persone con quello giovanile attestatosi al 16,3% (-1,1% rispetto all’anno precedente).

Unemployment rate and youth unemployment rate, 2014-2024 (in %)

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16.04.2025

COMMERCIO ESTERO DELLA TURCHIA. L’ultimo rapporto sul primo bimestre del 2025

Secondo i dati diffusi il 27 marzo scorso da Turkstat in collaborazione con il Ministero del Commercio, nei primi due mesi del 2025 le esportazioni e le importazioni sono ammontate rispettivamente a USD 41,921 mld e USD 57,235 mld; se per le prime, rispetto a gennaio-febbraio 2024, si è registrata una crescita del 2%, per le seconde l’aumento invece è stato del 5,9%.

Sempre nell’intervallo in osservazione, il deficit commerciale della Turchia è cresciuto del 18,2% (15,314 mld) mentre il rapporto di copertura tra esportazioni e importazioni è sceso di 2,9 punti percentuali, attestandosi di conseguenza al 72,8%.

Per quanto attiene invece ai dati diffusi dal Ministero del Commercio, nel primo bimestre del 2025, i principali mercati di sbocco per le merci turche sono stati quelli di Germania (USD 3,470 mld), Stati Uniti (USD 2,565 mld), Regno Unito (USD 2,525 mld), Italia (USD 2,076 mld) e Iraq (US 1.977 mld).

Relativamente alle importazioni, nei primi due mesi del 2025, i primi Paesi fornitori sono stati Federazione Russa (USD 8,261 mld), Cina (USD 7,628 mld), Germania (USD 3,997 mld), USA (USD 2,699 mld) e Italia con 2,175 miliardi di dollari.

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16.04.2025

IMMOBILIARE. I dati Turkstat nel primo bimestre del 2025

Il 13 marzo, Turkstat, ha riportato un’espansione del mercato immobiliare del Paese, con 224.991 trasferimenti di proprietà registrati nei mesi gennaio-febbraio 2025 e un aumento del 29,1% degli immobili venduti rispetto all’analogo intervallo del 2024.

Nei primi due mesi dell’anno, le transazioni immobiliari con finanziamento hanno registrato un marcato incremento del 127,3% rispetto a gennaio-febbraio 2024, mentre gli acquisti di nuovi alloggi e l’acquisto di quelli usati hanno segnato un aumento, i primi del 23,6% i secondi invece del 31,6%.

Gli acquisti da parte di stranieri nel primo bimestre del 2025 sono stati pari a 3.004 unita’ con un numero di contratti di acquisto in calo del 23,1% rispetto ai mesi di gennaio-febbraio dello scorso anno. I cittadini russi si sono confermati i primi acquirenti stranieri, seguiti da iraniani e iracheni.

Sempre nel mese in osservazione, a livello geografico, il maggior numero di abitazioni vendute si è collocato nelle grandi metropoli del Paese (Istanbul, Ankara e Izmir).

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16.04.2025

TURISMO. I dati del Ministero della Cultura e del Turismo nei primi due mesi del 2025

Stando ai dati presentati dal Ministero della Cultura e del Turismo lo scorso 21 marzo, nel primo bimestre del 2025 la Turchia ha accolto 4.343.060 visitatori stranieri, riportando un leggero incremento rispetto ai mesi gennaio-febbraio del 2024.

Nei primi due mesi dell’anno Istanbul ha accolto il 58,12% dei visitatori stranieri (2.524.119 presenze), seguita da Edirne con il 10,73% e 465.931 presenze. Segue, con un numero inferiore, Antalya con l’8,58% e 372.453 presenze.

In termini di provenienza geografica, nei due mesi in osservazione, i turisti iraniani (10,68% del totale) si sono collocati al primo posto con 463.865 presenze, seguiti da russi (371.344 presenze), tedeschi (330.070 presenze) e bulgari con 316.072 presenze.

Gli italiani che si sono recati per turismo in Turchia nei mesi di gennaio e febbraio 2025 invece sono stati 80 mila (1,85% del totale), con un aumento delle presenze di circa il 40% rispetto al primo bimestre precedente.

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16.04.2025

DEFICIT DI BILANCIO. Il disavanzo raddoppia a febbraio 2025

Nel mese di febbraio 2025, è stato registrato un disavanzo di bilancio pari a 310,1 miliardi di lire turche (circa 8,1 miliardi di euro), in significativo aumento rispetto ai 153,8 miliardi di lire (4 miliardi di euro) dello stesso mese del 2024.

Nei primi due mesi del 2025, il deficit cumulato ha raggiunto quota 449,4 miliardi di lire (11,8 miliardi di euro rispetto agli 8 dell’analogo bimestre del 2024), pari al 23,3% del disavanzo previsto per l’intero esercizio, stimato in 1.930,7 miliardi di lire (circa 46,4 mld di euro).

A febbraio 2025, le entrate complessive sono cresciute del 34,9% su base annua, raggiungendo 723,4 miliardi di lire (18,9 miliardi di euro), mentre la spesa pubblica, inclusiva degli oneri per interessi, è aumentata del 49,8%, attestandosi a 1.033,5 miliardi di lire (circa 27,7 miliardi di euro).

Budget balance (in thousand TRY)

Fonte: Ministry of Treasury and Finance

Significativa è stata la crescita degli interessi sul debito, che hanno toccato i 139,7 miliardi di lire (3,7 miliardi di euro), con un incremento del 154,8% rispetto a febbraio 2024. Le spese primarie (al netto degli interessi) sono cresciute del 40,7% su base annua, raggiungendo 893,8 miliardi di lire (23,4 miliardi di euro). Le entrate fiscali si sono attestate a 585 miliardi di lire (15,3 miliardi di euro), con un incremento del 44% rispetto allo stesso mese del 2024.

Le voci con gli aumenti più significativi sono state l’imposta sulle transazioni bancarie e assicurative (+101,9%), l’imposta sul reddito delle persone fisiche (+89,2%) e l’IVA (+45,6%). In controtendenza, il gettito derivante dall’imposta sul reddito delle società ha continuato a contrarsi, registrando un calo del 16,8% su base annua.

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16.04.2025

INDIPENDENZA TECNOLOGICA: Presentata la nuova “Strategia Industria e Tecnologia 2030”

Lo scorso 26 marzo il Presidente Erdoğan ha annunciato che la Turchia intende rafforzare la ricerca e sviluppo (R&S) e la produzione nelle alte tecnologie strategiche, con l’obiettivo di compiere un salto di qualità in settori strategici come i veicoli elettrici (EV), i semiconduttori e le tecnologie verdi.

Nel corso dell’evento di presentazione della “Strategia Industria e Tecnologia 2030”, Erdoğan ha sottolineato che le nuove linee guida saranno orientate a costruire un ecosistema industriale in grado di produrre beni ad alta efficienza e competitività, accrescendo il livello di autonomia tecnologica della Turchia e posizionando il Paese tra i leader mondiali nella produzione e nell’export di prodotti ad alta tecnologia.

I pilastri della strategia includono: il potenziamento dell’R&S, la trasformazione digitale dei settori industriali, la promozione dell’economia verde e circolare, il rafforzamento dell’integrazione nei mercati globali e della competitività internazionale e lo sviluppo della resilienza industriale e della capacità produttiva su larga scala.

Tra le priorità, Erdoğan ha citato la riduzione della dipendenza dalle importazioni, in particolare nei settori dei semiconduttori, dell’energia nucleare e della biotecnologia. Saranno attivati meccanismi di finanziamento pubblico per rafforzare la presenza turca nei comparti strategici, con un focus sull’evoluzione dell’industria automobilistica verso le tecnologie a idrogeno. La produzione di veicoli elettrici diventerà uno dei principali assi di sviluppo, sostenuta da ingenti investimenti. Il Presidente ha inoltre dichiarato l’intenzione di rafforzare le infrastrutture digitali, comprese le reti in fibra ottica, il 5G e le soluzioni per la Cybersicurezza.

Sul fronte dell’integrazione internazionale, la Turchia punta a rafforzare le alleanze globali, promuovendo la cooperazione nella R&S e sviluppare corridoi commerciali con partner strategici in Asia, Medio Oriente ed Europa. Tali azioni mirano a consolidare il ruolo del Paese nelle catene di fornitura globali, in particolare per l’accesso a materie prime e ai minerali critici.

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16.04.2025

RINNOVABILI. Eolico e solare superano i fossili nella produzione di energia elettrica

L’energia prodotta da impianti eolici e solari ha superato il carbone nella generazione elettrica in Turchia. È quanto emerge dal nuovo rapporto dell’ “energy think tank” internazionale “Ember”, secondo cui le fonti rinnovabili hanno rappresentato il 18,2% della produzione totale di elettricità nel 2024, generando 62 terawattora (TWh), contro i 47 TWh derivanti dal carbone.

Si tratta di un sorpasso che segna una svolta nel mix energetico turco; la crescita del solare nel 2024 è stata particolarmente significativa: +39% rispetto all’anno precedente, pari a 7,3 TWh in più; la capacità installata è passata da 10,9 gigawatt (GW) nel 2022 a 19,8 GW nel 2024.

Il settore eolico ha consolidato il ruolo della Turchia tra i leader delle rinnovabili, posizionandola davanti ad alcune economie del G7 per produzione verde. Complessivamente, eolico e solare hanno contribuito a una maggiore diversificazione del mix elettrico, mentre l’idroelettrico ha mantenuto un ruolo centrale, coprendo il 22% della generazione nel 2024.

L’utilizzo dei fossili secondo il think tank londinese sono invece in calo: nel 2024 carbone e gas naturale hanno rappresentato complessivamente il 55% della produzione elettrica, il livello più basso dal 1993. In particolare, la quota del carbone è scesa dal 36,9% al 35,6%. Anche la produzione da gas naturale è diminuita del 4%.

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