Cronache Economiche

17.02.2025

Il Ministro della Giustizia Nordio in missione in Turchia

Il Ministro della Giustizia, On. Carlo Nordio, si è recato in Turchia per una serie di incontri istituzionali con le controparti turche e la comunità economica italo-turca.

Il 12 febbraio a Istanbul, presso Palazzo di Venezia, il Ministro è stato l’ospite del “MeeTurkItaly”, iniziativa dell’Ambasciata d’Italia in Turchia dedicata alla promozione delle iniziative italiane e allo scambio di buone pratiche tra Italia e Turchia. Il Ministro Nordio ha presentato in quell’occasione alla comunità imprenditoriale le riforme del settore giudiziario in Italia come opportunità per l’attrazione di nuovi investimenti.

Il 13 febbraio il Ministro si è poi spostato ad Ankara dove ha avuto incontri bilaterali con il Ministro della Giustiza turco Yilmaz Tunç e con il Presidente della Commissione Giustizia della Grande Assemblea Nazionale Turca, Cüneyt Yüksel. Al centro dei colloqui il rafforzamento della cooperazione giudiziaria bilaterale tra i due Paesi.

Il Ministro Nordio si è infine recato a rendere omaggio al Fondatore della Repubblica di Turchia, Mustafa Kemal Atatürk, presso il Mausoleo Anitkabir.

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17.02.2025

“Meetürkitaly”: Imprese familiari come modello di sviluppo al centro del nuovo appuntamento a Istanbul con l’ospite Alessandro Scaglione

L’Ambasciata d’Italia in Turchia ha ospitato presso Palazzo di Venezia a Istanbul una nuova tappa del ‘Meetürkitaly’, il ciclo di incontri promosso per favorire la condivisione di storie di successo tra Italia e Turchia. Il 30 gennaio l’Ambasciatore d’Italia in Turchia, Giorgio Marrapodi, ha accolto l’esperto di imprese familiari Alessandro Scaglione, autore di numerose pubblicazioni sull’argomento, per un dialogo sul valore della continuità dell’impresa familiare come modello di successo socio-economico.

Il ruolo trainante delle imprese familiari nell’economia rappresenta un fattore accumunante tra i due Paesi. L’Ambasciatore Marrapodi ha evidenziato come, sia in Italia che in Turchia, le imprese familiari rappresentino la spina dorsale delle rispettive economie: “Si tratta di un punto di contatto, di un tratto caratterizzante, che avvicina le nostre economie, e che meritava quindi di essere messo al centro di questo nuovo appuntamento della nostra rassegna”. Nel corso dell’evento, a cui hanno partecipato rappresentanti del mondo economico e sociale, italiano e turco, si è discusso del grande contributo delle imprese familiari per i due Paesi e delle sfide che queste si trovano ad affrontare nell’attualità, in un mercato globale sempre più competitivo, interconnesso e digitale.

Non solo economia e gestione aziendale, il dialogo ha posto in evidenza anche e soprattutto il valore della famiglia che “da nucleo essenziale della società, di identità e tradizioni”, come sottolineato da Scaglione nel suo nuovo libro “Italia, che impresa!” “sa diventare, col genio e l’estro che contraddistinguono l’Italia e la Turchia, anche un volano economico”.

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17.02.2025

INTERSCAMBIO COMMERCIALE ITALIA-TURCHIA. I dati dell’Agenzia ICE nel 2024

Secondo i dati diffusi dall’Agenzia ICE di Istanbul, nel 2024, l’interscambio tra Italia e Turchia è stato pari a USD 32,246 mld, registrando un incremento del 17,8% rispetto al periodo gennaio-dicembre 2023. In particolare, le esportazioni italiane verso la Turchia sono aumentate del 28,8% (USD 19,312 mld), mentre le importazioni sono cresciute del 4,5% e si sono attestate a USD 12,933 mld. La bilancia commerciale mostra un saldo positivo per l’Italia di USD 6,379 mld. Nell’arco temporale di riferimento, l’Italia si posiziona al quinto posto tra i partner commerciali della Turchia, risultandone il quarto fornitore (dopo Cina, Russia e Germania) e il quinto cliente (dopo Germania, Stati Uniti, Regno Unito e Iraq). Le esportazioni italiane costituiscono il 5,6% del totale delle importazioni turche, mentre le esportazioni dalla Turchia rappresentano il 4,9% delle importazioni complessive italiane.

In ambito UE, l’Italia si colloca in seconda posizione in termini di interscambio, preceduta solo da Berlino (USD 47,519 mld) e seguita da Parigi (USD 22,541 mld) e Madrid (USD 19,162 mld). Nell’area mediterranea, invece, l’Italia si conferma il primo partner commerciale di Ankara.

Nel 2024, la dinamica dell’export italiano è stata trainata dalle vendite di “pietre preziose e semi preziose, metalli preziosi, perle e bigiotteria” (+355,2% sul 2023 e in volume pari USD 6,1 mld); in calo, invece, l’export di “autoveicoli, trattori e parti di ricambio” (-19,5%) e di materie plastiche (-9,9%). In termini assoluti, se la principale voce del nostro export si conferma essere, dall’inizio del 2024, quella “delle pietre preziose e semi preziose, metalli preziosi, perle e bigiotteria” (che supera per la prima volta i 6 mld di USD), la voce “macchinari e apparecchiature meccaniche” risulta essere ancora in calo del 7,6% rispetto al 2023, con un valore di USD 3,01 mld.

La dinamica dell’export turco mostra invece un marcato aumento alle voci “ferro e acciaio” (+97,5%) e frutta commestibile e scorze di agrumi o meloni (+48,3%). In calo gli acquisti italiani di combustibili e oli minerali (-23%), di macchinari ed apparecchiature meccaniche (-9,3%), e di indumenti e accessori di abbigliamento a maglia, che si sono contratti del 15,3%. Gli “autoveicoli, trattori e parti di ricambio” si confermano la principale voce tra le importazioni italiane dalla Turchia, con un valore di USD 3,185 mld (+10,5%).

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17.02.2025

TASSO DI INFLAZIONE. I dati ufficiali riferiti a gennaio 2025

I dati pubblicati lo scorso 3 febbraio da Turkstat indicano che l'inflazione dei prezzi al consumo (CPI) su base mensile, a gennaio, è cresciuta del 5,03% (crescita decisamente superiore al mese di dicembre 2024 quando i prezzi erano aumentati dell’1,03%). L’accelerazione mensile risente della moderata crescita dei salari minimi e degli aggiustamenti dei prezzi di molti beni di consumo rincarati all’inizio dell’anno.

L’inflazione su base annua si è invece ridotta per l’ottavo mese consecutivo, passando dal 44,38% al 42,12% grazie alle politiche monetarie restrittive della Banca Centrale (BCRT) che hanno frenato il surriscaldamento della domanda interna.

Tra gli aumenti più significativi si registrano i servizi associati alle spese per l’istruzione, con un incremento annualizzato del 99,93%. Resta ancora significativo l’aumento su base annua dell’edilizia abitativa (+68,90%) e delle spese per la sanità al 55,02%.

Aumenti inferiori alla media sono stati osservati per i trasporti (+23,14%) e per il tessile-abbigliamento (+27,53%), i cui prezzi su base mensile si sono contratti del 5,17%.

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17.02.2025

TASSO DI RIFERIMENTO. La Banca Centrale (BCRT) abbassa il tasso di interesse al 45%

Il “Monetary Policy Committee” (MPC) della BCRT ha deciso di ridurre il tasso di riferimento al 45%, il che rappresenta il secondo taglio dopo quello di dicembre 2024.

La decisione di ridurre di 250 punti base il tasso, si commenta nel comunicato diffuso lo scorso 23 gennaio dalla BCRT, è stata presa adducendo alla tendente diminuzione di fondo, subita dall’inflazione nel mese di dicembre, di 2,71 punti percentuali. In aggiunta la domanda interna ha continuato a rallentare, caratterizzata da un apprezzamento della lira turca ed una crescita solo dell’1,03%, relativamente ai prezzi di consumo, nel periodo tra novembre e dicembre 2024.

Pur in presenza di tali effetti positivi sul processo disinflazionistico, conclude il comunicato, i tassi di interesse saranno determinati con prudenza, riunione per riunione, fino al raggiungimento dell’obiettivo principale della BCRT, vale a dire la stabilizzazione dei prezzi.

Nel programma a medio termine, che copre gli anni 2025-2027, il governo prevede che l'inflazione scenderà al 17,5% entro il 2025.

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17.02.2025

BILANCIA DEI PAGAMENTI. Il conto di parte corrente a novembre 2024

Secondo i dati ufficiali resi noti dalla Banca Centrale (BCRT) il 17 gennaio 2025, lo scorso novembre la Turchia ha registrato un deficit di USD 2,871 mld di conto corrente (CAD), il che rappresenta il primo disavanzo dopo cinque surplus consecutivi, derivato dall’effetto dell’ampliamento del deficit commerciale.

Al netto delle importazioni di oro non monetario e di energia, il conto corrente della bilancia dei pagamenti turca ha invece visto un avanzo di USD 3,443 mld rispetto agli USD 2,630 mld di novembre 2023. Il CAD su dodici migliora e passa da USD 7,7 mld a USD 7,4 mld tra ottobre e novembre.

Gli afflussi della voce “servizi” hanno fatto registrare un avanzo netto di USD 3,725 mld, di cui USD 2.6 mld grazie ai viaggi per turismo. Nel mese di novembre 2024, gli scambi di merci e servizi hanno registrato un deficit di USD 5,235 mld rispetto a USD 4,5 mld di novembre 2023.

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17.02.2025

I FLUSSI IDE. I nuovi dati YASED sui primi dieci mesi del 2024

Secondo i dati diffusi il 13 gennaio scorso dall’Associazione non governativa degli Investitori Internazionali nel Paese (YASED), il valore netto degli IDE in Turchia nel periodo gennaio-novembre 2024 è stato pari a USD 9,6 mld, con un calo del 3% rispetto all’analogo periodo del 2023.

Il dato degli IDE in Turchia nell’intervallo in esame comprende USD 5,5 mld in capitale azionario, USD 2,6 mld da vendite immobiliari a residenti stranieri, e USD 2,1 mld tramite strumenti di debito. Contestualmente, vi è stato un disinvestimento di USD 500 mln.

Nei primi undici mesi del 2024, con una quota pari al 28% del totale degli IDE, i Paesi Bassi occupano il primo posto nella classifica dei dieci principali investitori in Turchia, precedendo Germania (16%), Stati Uniti (11%) Francia (9%) e Svizzera (7%).

Nel 2024 Ankara ha lanciato la nuova strategia per il quadriennio 2024-2028 concepita per incrementare il flusso degli IDE globali all’1,5%, partendo dall’attuale 1,1%.

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17.02.2025

I DATI SULLA DISOCCUPAZIONE. Il tasso in Turchia si attesta all’8,8% nel mese di novembre 2024

Turkstat, l’Istituto nazionale turco di statistica, ha reso noto in data 10 gennaio che nel mese di novembre 2024 la disoccupazione nel Paese si è attestata all’8,6%, pari quindi a 3.072.000 persone.

Nel mese in osservazione si è dunque registrato un tasso di occupazione generale pari al 49,6%. Il tasso di partecipazione al lavoro, invece, si è attestato al 54,2% (35.820.000 di persone), registrando cosi un leggero calo dello 0,4%.

Il tasso di disoccupazione giovanile nella fascia di età 15-24 anni è stato invece del 15,8% (-0.5% rispetto al mese precedente). Infine, l’orario di lavoro settimanale effettivo medio destagionalizzato è stato di 42,9 ore lavorate.

Nel contesto occupazionale Ankara è impegnata a migliorare ulteriormente il mercato del lavoro e ad aumentare i tassi di occupazione giovanile. L'iniziativa, “IŞKUR Youth Program”, recentemente presentata dal Presidente Erdoğan, è volta ad offrire ai giovani l'opportunità di acquisire conoscenze ed esperienza in vari settori, tra cui quello della R&S e dell’educazione finanziaria.

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17.02.2025

COMMERCIO ESTERO DELLA TURCHIA. L’ultimo rapporto sui dati del 2024

Secondo i dati diffusi il 31 gennaio scorso da Turkstat in collaborazione con il Ministero del Commercio, nel 2024 le esportazioni e le importazioni sono ammontate rispettivamente a USD 261,855 mld e USD 344,020 mld; se per le prime, rispetto al 2023, si è registrata una crescita del 2,4%, per le seconde si è avuta invece una contrazione del 5%.

Sempre nel 2024, il deficit commerciale della Turchia si è ridotto a USD 82,165 mld (-22,7%), mentre il rapporto di copertura tra esportazioni e importazioni è sceso di 6,2 punti percentuali, attestandosi di conseguenza al 72,8%.

Per quanto attiene invece ai dati diffusi dal Ministero del Commercio, nei mesi gennaio-dicembre 2024, i principali mercati di sbocco per le merci turche sono stati quelli di Germania (USD 20,434 mld), Stati Uniti (USD 16,349 mld), Regno Unito (USD 15,289 mld), Iraq (USD 13,34 mld) e Italia con USD 12,933 mld.

Relativamente alle importazioni, nel 2024, i primi Paesi fornitori sono stati Cina (USD 44,931 mld), Federazione Russa (USD 44,020 mld), Germania (USD 27,84 mld), Italia (USD 19, 312 mld) e Stati Uniti (USD 16,227 mld).

L’Italia, nel 2024, è balzata al quarto posto, dal quinto in cui era nel 2023, scavalcando cosi gli Stati Uniti tra i principali Paesi fornitori della Turchia.

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17.02.2025

IMMOBILIARE. I dati Turkstat nel 2024

Il 21 gennaio, Turkstat, ha riportato un’espansione del mercato immobiliare del Paese, con 1.478.025 trasferimenti di proprietà registrati nel 2024 e un aumento del 20,6% degli immobili venduti rispetto al 2023.

Lo scorso anno le transazioni immobiliari con finanziamento avevano registrato una contrazione del 10,8% rispetto al 2023, mentre gli acquisti di nuovi alloggi e l’acquisto di quelli usati avevano registrato un aumento, i primi del 27,6% i secondi invece del 17,4%.

Gli acquisti da parte di stranieri, nei mesi gennaio-dicembre 2024, sono stati pari a 23.781, registrati in numero di contratti di acquisto, con un calo del 32,1%. I cittadini russi si sono confermati i primi acquirenti stranieri, seguiti da iraniani, ucraini, iracheni e tedeschi.

Sempre nell’anno in osservazione, a livello geografico, il maggior numero di abitazioni vendute si è collocato nelle grandi metropoli del Paese (Istanbul, Ankara e Izmir).

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17.02.2025

TURISMO. I dati del Ministero della Cultura e del Turismo nel 2024

Stando ai dati presentati dal Ministero della Cultura e del Turismo lo scorso 31 gennaio, nel periodo da gennaio a dicembre 2024 la Turchia ha accolto 52,6 milioni di visitatori stranieri, riportando un incremento del 6,95% rispetto al 2023. Il dato complessivo (residenti all’estero, visitatori stranieri ed escursionisti) ha invece fatto registrare 62,2 milioni di presenze e un +9,84% sul 2023.

Nel 2024 Istanbul ha accolto il 35,31% dei visitatori stranieri (18.582.322 presenze), seguita da Antalya con il 30,22% e con quasi 16 milioni di presenze. Seguono, con un numero inferiore, Edirne, Muğla e Izmir.

In termini di provenienza geografica, nell’arco del 2024, i turisti russi (12,8% del totale) si sono collocati al primo posto con 6,7 milioni di presenze, seguiti da tedeschi (6,6 mln di presenze), britannici (4,4 mln) e iraniani con 3,3 milioni di presenze.

Gli italiani che si sono recati per turismo in Turchia nel periodo gennaio-dicembre 2024 invece sono stati 720 mila (1,37% del totale), con un marcato aumento delle presenze di circa il 19,51% rispetto al 2023.

I ricavi del settore sono saliti al loro nuovo massimo storico nel 2024, facendo segnare +8,3% rispetto al 2023 con introiti pari a USD 61,1 mld. Un risultato brillante per un settore vitale su cui la Turchia fa molto affidamento per rivitalizzare la bilancia dei pagamenti e per contribuire a una crescita economica equilibrata a cominciare dall’occupazione.

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17.02.2025

SETTORE AUTOMOBILISTICO. I dati del settore a gennaio 2025

Secondo i dati pubblicati dall'Automotive Manufacturers Association (OSD) lo scorso gennaio, la contrazione della produzione dell'industria automobilistica turca è proseguita anche nel 2024.

Nel dettaglio, su un totale di 1.356.296 unità totali prodotte, gli autoveicoli per passeggeri registrano una diminuzione del 5,1% rispetto all'anno precedente, raggiungendo le 904.513 unità, mentre il comparto complessivo ha fatto registrare una flessione del 7%.

Tra i marchi con la migliore performance la Renault si attesta al primo posto (323.503 unità), precedendo Hyundai (244.976 unità), Toyota (225.337 unità) e il distributore dei modelli Fiat, Tofaş (101.697 unità).

Nell’anno in esame, l’export di autovetture per passeggeri dalla Turchia ha raggiunto le 654.115 unità, riportando cosi un calo dell'1,4% rispetto al 2023.

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17.02.2025

RATING. Il 31 gennaio scorso “Fitch” ha confermato il rating di credito della Turchia

Il Direttore dell’agenzia internazionale di rating “Fitch”, Erich Arispe Morales, in una recente intervista rilasciata all’agenzia di stampa governativa “Anadolu” ha affermato di aspettarsi che la Banca Centrale (BCRT) "mantenga una posizione monetaria restrittiva per sostenere il processo di disinflazione in atto con l'ausilio di misure macroprudenziali".

Fitch aveva migliorato il rating di credito della Turchia da B+ a BB- con una prospettiva stabile lo scorso settembre; il 31 gennaio 2025 ha nuovamente confermato il rating osservando una riduzione del deficit delle partite correnti e un sorprendente rafforzamento delle riserve internazionali. Resta ancora alto, secondo Fitch, il livello di inflazione soprattutto se paragonato ad altri Paesi con un rating analogo a quello turco.

Morales ha infine citato gli IDE verso i quali potrebbe occorrere più tempo per riguadagnare la fiducia degli investitori internazionali, sottolineando che la riduzione del tasso di inflazione e una più solida stabilità macroeconomica risulteranno decisive per riconquistare quell’ “investment grade” che potrà consentire un maggiore flusso in entrata degli IDE.

Nel 2024, la Turchia è stato l’unico Paese a conseguire un incremento nel rating da parte delle tre principali Agenzie di valutazione del credito (Moody's, Fitch e Standard Poor’s).

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17.02.2025

FONDI SOVRANI. Il fondo “Norwegian Wealt” investe in Turchia

Nel 2024, il fondo sovrano norvegese, del valore di 19,75 trilioni di corone norvegesi, ossia quasi USD 1.75 trilioni, ha investito una parte delle sue partecipazioni in aziende turche di dimensioni diverse e che operano in differenti settori, tra cui energetico, bancario e dei trasporti, per oltre USD 1,57 mld.

Il “Norway Wealth Fund”, il più grande fondo sovrano al mondo che investe in 63 Paesi, solo recentemente ha aumentato le sue partecipazioni in azioni di società turche. Fino al 2021, infatti, gli investimenti del fondo sovrano norvegese erano di “soli” USD 485 mln nel 2021, saliti a USD 1,3 mld nel 2023 prima di raggiungere la cifra record in Turchia nel 2024 pari appunto a USD 1,57 mld. In Turchia il fondo è interessato anche agli altri settori tra cui il chimico, l’automobilistico, il siderurgico, l’immobiliare e l’ITC.

Tra le aziende turche in cui il fondo ha acquistato le partecipazioni più rilevanti si annoverano “Turkish Petroleum Refineries AS” (Tupras), “Galata Wind Enerji AS” e il più grande produttore di acciaio della Turchia, “Eregli Demir ve Celik Fabrikalar” (ERDEMİR). Seguono “Koc Holding”, Birlesik Magazalar AS (BİM), Akbank, “Turkish Airlines” e “Aselsan”.

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