19.09.2024
La prima “Giornata dello Sport italiano nel mondo” in Turchia si è tenuta lo scorso 11 settembre a Istanbul nel segno dei valori di rispetto, passione, competizione leale e spirito di squadra, che uniscono sport e diplomazia. Un evento ospitato dall’Ambasciatore d’Italia in Turchia, Giorgio Marrapodi, a Palazzo di Venezia, inserito nel ciclo “Meetürkitaly”, iniziativa promozionale avviata dall’Ambasciata per condividere esperienze e individuare modelli di successo e innovativi tra Italia e Turchia.
Protagonisti Vincenzo Montella e Daniele Santarelli, allenatori delle Nazionali di calcio e pallavolo femminile turche. Due icone di successo dello sport italiano, figure amate in tutta la Turchia per i successi cui hanno condotto le rispettive squadre. Hanno rivolto un indirizzo di saluto in apertura il Presidente della Federazione calcio turca, Ibrahim Haciosmanoglu, e della Federazione di pallavolo, Akif Ustundag. I due rappresentanti istituzionali hanno sottolineato il valore universale dello sport, elemento di condivisione e stimolo, soprattutto per i giovani, oltre che strumento per il rafforzamento delle relazioni bilaterali, come dimostra l’organizzazione congiunta tra Italia e Turchia degli Europei di Calcio nel 2032.
“Sport e diplomazia sono un binomio fondamentale nel mondo di oggi”, ha esordito l’Ambasciatore Marrapodi: “promossa dal Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani, la prima Giornata dello Sport Italiano nel Mondo costituisce un’occasione per riaffermare valori che uniscono culture e società. L’Italia è protagonista in questo campo: ne è prova l’organizzazione delle Olimpiadi Invernali di Milano e Cortina del 2026”.
19.09.2024
Nel giardino di Palazzo di Venezia, Residenza dell’Ambasciatore d’Italia nel cuore di Istanbul, è andato in scena il 18 settembre un dialogo sulle nuove prospettive dell’arte contemporanea tra due artisti di avanguardia ma profondamente legati alla tradizionale pittura figurativa.
Devrim Erbil, “artista di Stato” in Turchia e forse il pittore turco più celebre nel panorama artistico globale per la sua ricerca del colore e la cura nel ritrarre panorami di Istanbul conosciuti in tutto il mondo, si è confrontato con Alessandro Busci, reduce da una personale ad Hong Kong e tra le figure più significative dell’arte italiana contemporanea. A guidare la conversazione sui temi più “di frontiera” in un mondo culturale in costante evoluzione, la giornalista del Corriere della Sera Francesca Pini.
“Autori italiani e turchi hanno spesso percorso insieme sentieri artistici comuni. Anche oggi, le influenze reciproche sono costanti”, ha esordito l’Ambasciatore d’Italia in Turchia, Giorgio Marrapodi, che ha introdotto la serata. “La tradizione – a partire da quella italiana – è un’ispirazione continua, un orizzonte da cui l’arte non può prescindere”, hanno concordato i due maestri della tela.
L’evento, parte del ciclo di incontri “Meetürkitaly” promosso dall’Ambasciata ad Ankara, ha riunito nel giardino di Palazzo di Venezia un vasto pubblico di qualificati esponenti della società civile ed imprenditoriale sul Bosforo, oltre a numerosi operatori del settore e creativi.
19.09.2024
La compagnia di navigazione italiana Grimaldi Group, rappresentata dal 1996 dalla controllata “Egekont di Arkas Holding” in Turchia, ha lanciato una nuova linea Ro-Ro tra la Turchia e l'Italia.
L'azienda impiegherà due navi Ro-Ro per un nuovo servizio regolare tra Trieste e il porto di Ambarli, nel distretto di Istanbul, con due partenze settimanali, a partire dal 14 settembre 2024. “Con il nostro nuovo servizio Ro-Ro regolare Trieste-Ambarli, rafforzeremo i collegamenti tra Italia e Turchia e, più in generale, con l'Europa centrale” ha dichiarato Emanuele Grimaldi, Amministratore Delegato del Gruppo italiano.
La nuova tratta verrà servita da navi Ro-Ro tra le più ecosostenibili al mondo, in grado di abbattere del 50% le emissioni di CO2 che verranno azzerate nelle operazioni portuali.
In circa 50 anni di presenza in Turchia, il Gruppo Grimaldi ha costantemente incrementato e potenziato le proprie linee favorendo i crescenti rapporti commerciali tra i due Paesi.
19.09.2024
I dati pubblicati lo scorso 3 settembre da Turkstat certificano che l'inflazione dei prezzi al consumo (CPI) su base mensile è cresciuta ad agosto del 2,47% (la crescita è rallentata rispetto al mese precedente quando i prezzi erano aumentati del 3,23%).
Nel mese di agosto l’inflazione su base annua si è invece ridotta passando dal 61,78% al 51,97%.
Andamento dell’inflazione in Turchia su base annuale, dati aggiornati ad agosto 2024
Tra gli aumenti più significativi si registrano i servizi associati alle spese per l’istruzione (+120,81% su base annua). Anche i prezzi degli immobili sono cresciuti rispetto al mese precedente, portando l'incremento annualizzato al 101,49%. Significativo l’aumento anche per la ristorazione e il settore alberghiero (+67,70%). Aumenti inferiori alla media sono stati osservati per i trasporti (+28,67%) e per gli alimentari e le bevande non alcoliche (+44,88%) i cui prezzi su base mensile invece si sono contratti (-1,10%).
19.09.2024
Il 19 settembre la Banca Centrale turca (BCRT) ha annunciato il mantenimento del tasso di interesse al 50% per il sesto mese consecutivo.
In considerazione delle aspettative sull’inflazione che rimangono alte ed il lento innescarsi del processo disinflazionistico, il Comitato ha optato per mantenere invariato il tasso di interesse.
Secondo le dichiarazioni della BCRT, il Governatore Karahan non ha menzionato un eventuale taglio del tasso, che potrebbe essere posticipato più a lungo del previsto. Tale orientamento sarà mantenuto fino a quando non si osserverà un calo significativo e duraturo dell’inflazione nonché una convergenza delle aspettative inflazionistiche verso l’intervallo previsto.
19.09.2024
Il 2 settembre scorso TUIK, l’Istituto di statistica turco, ha reso noto il tasso di crescita del Paese, attestandosi al +2,5% nel secondo trimestre del 2024 rispetto allo stesso periodo del 2023.
Nel dettaglio, l’attività economica in Turchia è aumentata del 7,4% nei servizi, del 6,5% nelle costruzioni e del 3,7% nell'agricoltura e nelle attività immobiliari. La crescita è stata meno rapida nella PA e nel settore finanziario ed assicurativo. L’industria ha segnato invece una contrazione dell’1,8%.
19.09.2024
Secondo i dati ufficiali resi noti dalla Banca Centrale (BCRT) il 26 agosto, la Turchia lo scorso giugno ha registrato un surplus di conto corrente (CAD) di USD 407 mln, il primo da settembre 2023, dovuto a minori acquisti di oro, una bolletta energetica meno cara e maggiori entrate dal settore turistico. Al netto delle importazioni di oro non monetario e di energia, il conto corrente della bilancia dei pagamenti turca avrebbe invece realizzato un avanzo di USD 4,5 mld.
Anche il CAD su dodici mesi è migliorato attestandosi a giugno 2024 a USD 24,8 mld, dimezzandosi rispetto ad un anno fa quando fu di USD 53,6 mld.
Gli afflussi della voce “servizi” hanno fatto registrare un avanzo netto di USD 5,6 mld, di cui USD 4,7 mld grazie ai viaggi per turismo. Nel mese di giugno 2024, gli scambi di merci e servizi hanno registrato un deficit di USD 4,2 mld.
Analizzando i dati del conto corrente della bilancia dei pagamenti, il Ministro del Tesoro e delle Finanze Mehmet Şimşek ha affermato: "prevediamo che il rapporto tra deficit/PIL scenderà sotto il 2% nel terzo trimestre del 2024”.
19.09.2024
Secondo i dati diffusi il 18 agosto scorso dall’Associazione non governativa degli Investitori Internazionali nel Paese (YASED), il valore netto degli IDE in Turchia nel periodo gennaio-giugno 2024 è stato pari a USD 4,7 mld con una contrazione del 5% rispetto all’analogo periodo del 2023. Tali afflussi hanno rappresentato il 28% del deficit di parte corrente.
Il dato degli IDE in Turchia nell’intervallo in esame comprende USD 2,8 mld in capitale azionario, USD 1,5 mld da vendite immobiliari a residenti stranieri, USD 754 mln tramite strumenti di debito. Contestualmente, vi è stato un disinvestimento di USD 443 mln.
Nel primo semestre del 2024, con una quota pari al 20% del totale degli IDE, i Paesi Bassi sono i primi nella classifica dei dieci principali investitori in Turchia precedendo USA (13%), Germania (10%), Irlanda (9%), Norvegia e Regno Unito (8%). L’Italia si colloca alla decima posizione (2%) preceduta da Spagna, EAU e Svizzera. L’Unione Europea nei mesi gennaio-giugno 2024 è stato il primo investitore in Turchia con una quota pari al 51% degli afflussi totali di IDE.
Il recente rapporto “UNCTAD WIR 2024”, che analizza i flussi di IDE a livello mondiale, indica che la Turchia ha raccolto lo 0,8% del totale dei flussi IDE rispetto all’ambizioso obiettivo dichiarato di raggiungere la quota dell’1,5% degli IDE globali.
19.09.2024
Turkstat, l’Istituto nazionale turco di statistica, il 19 agosto, ha reso noto che nei mesi aprile-giugno 2024, la disoccupazione nel Paese si è attestata all’8.8%, pari a 3.156.000 persone.
Nell’intervallo in osservazione, si è registrato un tasso di occupazione generale pari al 49,6%. Il tasso di partecipazione al lavoro, invece, si è attestato al 54,4% (35,8 milioni di persone), in linea con il mese precedente.
Nel secondo trimestre del 2024, rispetto al trimestre precedente, il numero di occupati nell'agricoltura è aumentato di 56 mila persone, nelle costruzioni di 43 mila persone e nei servizi di 157 mila persone, mentre l'occupazione nell'industria è diminuita di 50 mila persone. Secondo la distribuzione dell'occupazione per settore, il 14,7% è occupato nell'agricoltura, il 20,5% nell'industria, il 6,7% nelle costruzioni e il 58,1% nei servizi.
Lo scorso 1 settembre, la Turchia ha presentato un nuovo programma volto a migliorare le competenze delle risorse umane e ad ampliare le opportunità di lavoro in tutti i settori al fine di ridurre la disoccupazione e aumentare i tassi di partecipazione alla forza lavoro. Il Vicepresidente Cevdet Yılmaz, durante la presentazione del programma, ha dichiarato che il governo continuerà a lavorare per “creare un mercato del lavoro forte e sostenibile, incrementare l'occupazione e rendere la forza lavoro della Turchia sempre più qualificata”.
19.09.2024
Secondo i dati diffusi il 28 agosto scorso da Turkstat, in collaborazione con il Ministero del Commercio, nei primi sette mesi del 2024 le esportazioni e le importazioni turche sono ammontate rispettivamente a USD 148,7 mld e USD 198,6 mld. Rispetto al 2023, per le prime si è registrata una crescita del 4,1% mentre per le seconde si è avuta una contrazione dell’8,3%.
Nei mesi gennaio-luglio 2024 è stato riportato un deficit complessivo di USD 49,9 mld, in diminuzione del 32,4% se comparato all’analogo semestre del 2023.
A livello geografico, nei mesi in osservazione, i principali mercati di sbocco per le merci turche sono stati Germania (USD 11,9 mld), USA (USD 9,2 mld), Regno Unito (USD 8,5 mld), Italia (USD 7,4 mld) e Iraq (USD 7,2 mld).
Relativamente alle importazioni, nel periodo gennaio-luglio 2024, i primi Paesi fornitori sono stati Russia (USD 25,8 mld), Cina (USD 25,4 mld), Germania (USD 15,3 mld), Italia (USD 11,08 mld) e Stati Uniti (USD 9,5 mld).
19.09.2024
Secondo i dati diffusi dall’Agenzia ICE di Istanbul, nel primo semestre del 2024, l’interscambio tra Italia e Turchia è stato pari a USD 16,1 mld, registrando un incremento del 20,1% rispetto a gennaio-giugno 2023. In particolare, le esportazioni italiane verso la Turchia sono aumentate del 33,1% (USD 9,6 mld), mentre le importazioni sono cresciute del 4,8% e si sono attestate a USD 6,4 mld. La bilancia commerciale mostra un saldo positivo per l’Italia di USD 3,2 mld.
Nell’arco temporale di riferimento, l’Italia si posiziona al quarto posto tra i partner commerciali della Turchia, risultandone il quarto fornitore (dopo Russia, Cina e Germania) e il quarto cliente (dopo Germania, Stati Uniti e Regno Unito). Le esportazioni italiane costituiscono il 5,7% del totale delle importazioni turche, mentre le esportazioni dalla Turchia rappresentano il 5,1% delle importazioni complessive italiane.
In ambito UE, l’Italia si colloca in seconda posizione in termini di interscambio, preceduta da Berlino (USD 22,9 mld) e seguita da Parigi (USD 11,3 mld) e Madrid (USD 9,7 mld). Nell’area mediterranea, invece, l’Italia si conferma il primo partner commerciale di Ankara.
Nei primi sei mesi del 2024, la dinamica dell’export italiano è stata trainata dalle vendite di pietre preziose e semi preziose, metalli preziosi, perle e bigiotteria (+449,2%); in calo, invece, l’export di materie plastiche (-11,6%). In termini assoluti, la principale voce del nostro export si conferma dall’inizio del 2024 quella delle pietre preziose e semi preziose, metalli preziosi, perle e bigiotteria (che supera i 3 mld di USD), mentre la voce macchinari e apparecchiature meccaniche risulta essere ancora in calo dell’8,6% rispetto al primo semestre 2023, con un valore di USD 1,5 mld.
La dinamica dell’export turco mostra invece un aumento della voce ferro e acciaio (+75,9%) e frutta commestibili e scorze di agrumi o meloni (+52,3%). In calo gli acquisti italiani di macchinari ed apparecchiature meccaniche (-18,5%) e degli indumenti ed accessori di abbigliamento, a maglia che si sono contratti del 16,8%. Gli autoveicoli, trattori e parti di ricambio si confermano la principale voce tra le importazioni italiane dalla Turchia, con un valore di USD 1,5 mld (+9.9%).
19.09.2024
Turkstat, il 13 agosto, ha dichiarato un’espansione del mercato immobiliare del Paese, con 127.088 contratti di compravendita registrati nel mese di luglio 2024 e un aumento del 16% degli immobili venduti rispetto all’analogo mese del 2023.
Se si considerano i primi sette mesi del 2024 si registra invece una contrazione, seppur solo dello 0,5% (672.162 trasferimenti di proprietà) rispetto al dato di gennaio-luglio 2023.
Nel mese di luglio 2024, rispetto allo stesso mese del 2023, è continuato il calo generalizzato degli acquisti con finanziamento (-20,9%) mentre nei mesi gennaio-luglio la contrazione è stata del 53,8%.
Nel mese di luglio 2024, gli acquisti di alloggi nuovi hanno fatto registrare un aumento del 28,9%; meno sostenuto invece l’aumento di quelli di seconda mano che ammonta al 10,8%. Invece, se si considerano i primi sette mesi del 2024, i primi hanno registrato un aumento del 5,6% mentre i secondi un decremento del 3,1%.
Gli acquisti da parte di stranieri, nel mese di luglio, sono stati pari a 2.350, in calo del 16,1% rispetto allo stesso mese del 2023. Nei primi sette mesi il calo invece è stato sostenuto (-42%) con 12.811 unità vendute.
19.09.2024
La Turchia ha accolto nei primi sette mesi del 2024 circa 29 milioni di stranieri secondo i dati presentati lo scorso 23 agosto dal Ministero della Cultura e del Turismo. Si rileva un incremento dell’8,2% sull’analogo periodo del 2023. Sommando i 4,5 milioni di cittadini turchi arrivati dall'estero, la cifra ha raggiunto i 33,4 milioni.
Nel periodo gennaio-luglio 2024, Istanbul ha accolto il 36,1% dei visitatori stranieri, pari a 10.467.313, seguita da Antalya al 29,3% (con 8.490.272 presenze di stranieri), da Edirne (2.853.145) e Muğla (1.931.064), rispettivamente con il 9,8% e il 6,6% dei visitatori.
In termini di provenienza geografica, nell’arco temporale considerato, i turisti russi si sono collocati al primo posto (3.611.218), seguiti da tedeschi (3.502.628) e britannici (2.434.333).
Gli italiani che si sono recati per turismo in Turchia nel periodo gennaio-luglio 2024 sono stati invece 344 mila (1,06% del totale) con un aumento di circa il 21% rispetto all’analogo intervallo del 2023.
19.09.2024
Secondo i dati sul settore resi noti ad agosto scorso dalla “Automotive Manufacturers Association” (OSD) la produzione di auto in Turchia ha registrato un leggero calo nei mesi gennaio-luglio 2024 rispetto all’analogo intervallo del 2023; la contrazione è stata del 2% con 542.177 auto prodotte.
Nello stesso periodo le esportazioni hanno fatto registrare una crescita dell’1% con 380.383 unità vendute. I ricavi nei primi sette mesi dell’anno sono stati pari a USD 6,2 mld. Il settore dell’automotive, colonna portante dell’economia turca, nel periodo in osservazione ha fatto registrare esportazioni pari a USD 18.9 mld con circa 700 mila unità prodotte.
A luglio le vendite di auto elettriche e ibride in Turchia hanno registrato un aumento doppio rispetto alla media mondiale (21.541 unità) secondo i dati pubblicati ad agosto dalla Automotive Distributors and Mobility Association.
19.09.2024
Lo scorso 5 settembre è stato presentato il Programma a Medio Termine (MTP) della Turchia per il periodo 2025-2027, redatto dal Ministero del Tesoro e delle Finanze e dalla Presidenza della Repubblica di Turchia per la Strategia e il Bilancio.
Il nuovo programma economico triennale prevede che il PIL turco cresca del 3,5% nel 2024, del 4% nel 2025, del 4,5% nel 2026 e del 5% nel 2027.
Per quanto riguarda l’inflazione, l’obiettivo per il 2024 è stato rivisto al 41,5% rispetto al 33% del precedente MTP, al 17,5% nel 2025 per poi scendere al 9,7% nel 2026 e al 7% nel 2027.
Il programma prevede un rapporto deficit di bilancio/PIL al 4,9% nel 2024 ed è atteso al 3,1% per il 2025 e al 2,5% nel 2026.
Il deficit di parte corrente è stimato all'1,7% nel 2024, al 2% nel 2025, all’1,6% nel 2026 e all’1,3% nel 2027.
Per le esportazioni si prevede una crescita: USD 264 mld nel 2024. È attesa una contrazione dell’import a USD 345 mld.
Il tasso di disoccupazione, attestatosi al 9,7% nel secondo trimestre del 2023, è sceso all'8,8% nel secondo trimestre del 2024. La disoccupazione dovrebbe attestarsi al 9,6% nel 2025, al 9,2% nel 2026 e all'8,8% nel 2027.
19.09.2024
Il 2 settembre scorso la compagnia energetica statale turca BOTAŞ e quella petrolifera britannica Shell, hanno firmato un accordo decennale per la fornitura di gas naturale liquefatto (GNL).
L'accordo prevede un totale di 40 carichi di GNL di circa 4 mld di metri cubi (bcm) all’anno a partire dal 2027, e contempla ulteriori opportunità commerciali regionali e globali con la possibilità di rifornire anche i terminali europei.
La firma con Shell è la seconda per BOTAŞ nel 2024 dopo quella avvenuta nel gennaio 2024 con ExxonMobil, accordo quest’ultimo che prevede l’acquisto da parte della Turkish State Energy Company fino a 2,5 milioni di tonnellate di GNL all'anno per dieci anni.
Il Ministro dell'Energia e delle Risorse Naturali Alparslan Bayraktar, intervenuto alla cerimonia dell’accordo con Shell, ha sottolineato il ruolo di BOTAŞ nella fornitura e nel commercio di gas, elogiando la rapida trasformazione energetica della Turchia che oggi, con un consumo di circa 51 miliardi di metri cubi, è il quarto mercato del gas naturale in Europa.
In termini di GNL, il Paese nel 2023 ha importato 14,3 miliardi di metri cubi (bcm) GNL che rappresentano il 28,3% dei 50,5 bcm consumati nel 2023.