18.10.2024
Il 14 ottobre l’Ambasciatore Giorgio Marrapodi ha inaugurato la XXIV Settimana della Lingua italiana nel Mondo dal titolo “L’italiano e il libro: il mondo fra le righe” presso la Facoltà di Lingua, Storia e Geografia dell’Università di Ankara. A seguire si sono tenute due conferenze: la prima sul tema “L’Italiano uno, tutti e centomila: le tante lingue e i tanti mondi dell’Italia” a cura della Prof.ssa Daniela Marcheschi e la seconda “Nel bosco dei libri: un itinerario con esempi” a cura del Prof. Giovanni Tesio.
Durante la settimana si sono svolti numerosi eventi riguardanti la lingua italiana: sono stati proiettati i film “La vita accanto” (2024) di Marco Tullio Giordana, “Confidenza” (2024) di Daniele Luchetti, “Una questione privata” (2017) di Paolo e Vittorio Taviani; si è tenuta la conferenza “Una questione privata” sul libro di Beppe Fenoglio presso l’Università di Ankara e il concerto del Trio De Feo presso il Museo di Archeologia e Arte Erimtan.
Ancora una volta l’italiano si dimostra una lingua chiave per accedere ad un mondo di cultura, arte ed opportunità professionali.
18.10.2024
Lo scorso 28 settembre la Camera di Commercio italiana di Izmir ha festeggiato i suoi 30 anni di attività nell’antica città di Efeso, illuminata per le celebrazioni dal tricolore italiano. L’Ambasciatore Giorgio Marrapodi ha ricordato come in questi anni l’ente abbia contribuito con successo al rafforzamento dei legami economico-commerciali e culturali tra l’Italia e la Regione Egea.
La Camera di Commercio e Industria italiana di Izmir è stata fondata nel 1994 ma la sua storia risale ad un secolo fa; infatti venne inaugurata per la prima volta nell’anno 1900; dopo quasi un secolo, imprenditori italiani e turchi tornarono ad associarsi con l’obiettivo di dare un nuovo impulso e stimolo allo sviluppo degli scambi e degli investimenti fra i due Paesi.
La Camera di Commercio italiana di Izmir è un punto di riferimento per l’imprenditoria italiana e turca nell’ambito della promozione economico-commerciale in un’ottica di sistema. I settori del marmo, delle nuove tecnologie applicate alle energie rinnovabili (la regione ha la maggiore percentuale di produzione e capacità eolica), dell’automotive ed il tessile rendono Izmir e il suo territorio tra i più importanti del Paese in un’ottica commerciale.
18.10.2024
I dati pubblicati lo scorso 3 ottobre da Turkstat indicano che l'inflazione dei prezzi al consumo (CPI) su base mensile a settembre è cresciuta del 2,97% (la crescita è leggermente superiore rispetto al mese precedente quando i prezzi erano aumentati del 2,4%).
Nel mese di settembre l’inflazione su base annua si è invece ridotta passando dal 51,97% al 49,38%.
Andamento dell’inflazione in Turchia su base annuale, dati aggiornati a settembre 2024
Tra gli aumenti più significativi si registrano i prezzi degli immobili, con un incremento annualizzato del 97,97%. Anche i servizi associati alle spese per l’istruzione (+93,59%) sono cresciuti, seppure ad un ritmo inferiore al mese precedente quando fecero registrare un +120,81% su base annua. Significativo l’aumento su base annua per la ristorazione e il settore alberghiero (+65,41%). Aumenti inferiori alla media sono stati osservati per i trasporti (+26,60%), per il tessile-abbigliamento (+30,70) e per le comunicazioni (+36.64%) i cui prezzi su base mensile si sono contratti (-0,88%).
18.10.2024
Il 17 ottobre la Banca Centrale turca (BCRT) ha annunciato il mantenimento del tasso di interesse al 50% per il settimo mese consecutivo. Il tasso di inflazione annuo nel mese di settembre attestatosi al 49,38% per la prima volta dal 2021 si colloca al di sotto del tasso di interesse applicato dalla Banca Centrale (BCRT) mantenuto stabile al 50% dall’inizio del 2024.
Il Ministro del Tesoro e delle Finanze Mehmet Şimşek, nel commentare i dati sull’inflazione dello scorso 3 ottobre, ha dichiarato: “il processo di disinflazione iniziato a giugno continua; il periodo di stabilità inizierà nella seconda metà del prossimo anno, durante il quale garantiremo una diminuzione permanente dell'inflazione in linea con il nostro obiettivo di stabilizzare i prezzi”.
Una revisione dei tassi da parte della BCRT appare improbabile nel breve periodo secondo numerosi osservatori considerato sia l’aumento dei prezzi al 2,97% che le previsioni che indicano che il tasso di inflazione nei prossimi mesi resterà al di sopra del 38%.
18.10.2024
Secondo i dati ufficiali resi noti dalla Banca Centrale (BCRT) il 20 settembre, la Turchia lo scorso luglio ha registrato un surplus di USD 566 mln di conto corrente (CAD), il secondo surplus consecutivo degli ultimi 11 mesi, dovuto alla contrazione del deficit commerciale e maggiori entrate dal settore turistico. Al netto delle importazioni di oro non monetario e di energia, il conto corrente della bilancia dei pagamenti turca avrebbe invece visto un avanzo di USD 4,9 mld.
Anche il CAD su dodici mesi è migliorato scendendo, per la prima volta dalla pandemia da COVID, sotto quota USD 20 mld e attestandosi a luglio a USD 19,1.
Gli afflussi della voce “servizi” hanno fatto registrare un avanzo netto di USD 6,9 mld, di cui USD 5,6 mld grazie ai viaggi per turismo. Nel mese di luglio 2024, gli scambi di merci e servizi hanno registrato un deficit di USD 5,1 mld rispetto a USD 10,8 mld dell’analogo mese del 2023.
18.10.2024
Secondo i dati diffusi il 12 settembre scorso dall’Associazione non governativa degli Investitori Internazionali nel Paese (YASED), il valore netto degli IDE in Turchia nel periodo gennaio-luglio 2024 è stato pari a USD 5,9 mld in linea con l’analogo periodo del 2023. Tali afflussi hanno rappresentato il 28% del deficit di parte corrente.
Il dato degli IDE in Turchia nell’intervallo in esame comprende USD 3,4 mld in capitale azionario, USD 1,8 mld da vendite immobiliari a residenti stranieri, USD 1,08 mln tramite strumenti di debito. Contestualmente, vi è stato un disinvestimento di USD 445 mln.
Nei primi sette mesi del 2024, con una quota pari al 39% del totale degli IDE, la Germania è il primo nella classifica dei dieci principali investitori in Turchia precedendo Paesi Bassi (24%), USA (12%), Svizzera (5%) e Regno Unito (4%). L’Unione Europea nei mesi gennaio-luglio 2024 è stato il primo investitore in Turchia.
18.10.2024
Turkstat, l’Istituto nazionale turco di statistica, il 10 settembre, ha reso noto che nel mese di luglio 2024, la disoccupazione nel Paese si è attestata all’8.8%, pari a 3.167.000 persone.
Nell’intervallo in osservazione, si è registrato un tasso di occupazione generale pari al 49,6%. Il tasso di partecipazione al lavoro, invece, si è attestato al 54,4% (35,8 milioni di persone), in linea con il mese precedente. Il tasso della disoccupazione giovanile nella fascia di età 15-24 anni invece è stato del 16,6%.
L'indice dei salari lordi, nel secondo trimestre del 2024, è aumentato del 115,4% su base annua (industria, costruzioni, commercio e servizi) rispetto ai mesi aprile-giugno del 2023. Esaminando i sottosettori, il settore industriale è aumentato del 113,9%, quello delle costruzioni del 126,6% e quello dei servizi del 115%.
18.10.2024
Secondo i dati diffusi il 27 settembre scorso da Turkstat, in collaborazione con il Ministero del Commercio, nei primi otto mesi del 2024 le esportazioni e le importazioni turche sono ammontate rispettivamente a USD 170,8 mld e USD 225,7 mld. Rispetto al 2023, per le prime si è registrata una crescita del 3,9% mentre per le seconde si è avuta una contrazione del 10,7%.
Nei mesi gennaio-agosto 2024 è stato riportato un deficit complessivo di USD 54,9 mld, in diminuzione del 33,5% se comparato all’analogo intervallo del 2023.
Nei mesi in osservazione, i principali mercati di sbocco per le merci turche sono stati: Germania (USD 13,6 mld), USA (USD 10,5 mld), Regno Unito (USD 9,8 mld), Iraq (USD 8,4 mld) e Italia (USD 8,3 mld).
Relativamente alle importazioni, nel periodo gennaio-agosto 2024, i primi Paesi fornitori sono stati Cina (USD 29,4 mld), Federazione Russa (USD 29,2 mld), Germania (USD 17,3 mld), Italia (USD 12,4 mld) e Stati Uniti (USD 10,8 mld).
18.10.2024
Secondo i dati diffusi dall’Agenzia ICE di Istanbul, nei primi otto mesi del 2024, l’interscambio tra Italia e Turchia è stato pari a USD 20,7 mld, registrando un incremento del 15,7% rispetto al periodo gennaio-agosto 2023. In particolare, le esportazioni italiane verso la Turchia sono aumentate del 25,41% (USD 12,4 mld), mentre le importazioni sono cresciute del 3,8% e si sono attestate a USD 8,3 mld. La bilancia commerciale mostra un saldo positivo per l’Italia di USD 4,1 mld.
Nell’arco temporale di riferimento, l’Italia si posiziona al quinto posto tra i partner commerciali della Turchia, risultandone il quarto fornitore (dopo Cina, Russia e Germania) e il quinto cliente (dopo Germania, Stati Uniti, Regno Unito e Iraq). Le esportazioni italiane costituiscono il 5,5% del totale delle importazioni turche, mentre le esportazioni dalla Turchia rappresentano il 4,9% delle importazioni complessive italiane.
In ambito UE, l’Italia si colloca in seconda posizione in termini di interscambio, preceduta da Berlino (USD 30,9 mld) e seguita da Parigi (USD 15 mld) e Madrid (USD 12,8 mld). Nell’area mediterranea, invece, l’Italia si conferma il primo partner commerciale di Ankara.
Nei primi otto mesi del 2024, la dinamica dell’export italiano è stata trainata dalle vendite di pietre preziose e semi preziose, metalli preziosi, perle e bigiotteria (+362%); in calo, invece, l’export di autoveicoli, trattori e parti di ricambio (-15,7%) e di materie plastiche (-11,6%). In termini assoluti, la principale voce del nostro export si conferma dall’inizio del 2024 quella delle pietre preziose e semi preziose, metalli preziosi, perle e bigiotteria (che supera i 3,5 mld di USD), mentre la voce macchinari e apparecchiature meccaniche risulta essere ancora in calo dell’8,2% rispetto ai primi otto mesi del 2023, con un valore di USD 2,1 mld.
La dinamica dell’export turco mostra invece un aumento della voce ferro e acciaio (+94,8%) e frutta commestibile e scorze di agrumi o meloni (+57,5%). In calo gli acquisti italiani di macchinari ed apparecchiature meccaniche (-16,4%) e degli indumenti ed accessori di abbigliamento, a maglia che si sono contratti dell’11,1%. Gli autoveicoli, trattori e parti di ricambio si confermano la principale voce tra le importazioni italiane dalla Turchia, con un valore di USD 1,9 mld (+10,4%).
18.10.2024
Turkstat, il 17 settembre, ha attestato un’espansione del mercato immobiliare del Paese, con 134.155 contratti di compravendita registrati nel mese di agosto 2024 e un aumento del 9.9% degli immobili venduti rispetto all’analogo mese del 2023. Il dato di agosto 2024 conferma l’andamento in crescita dal mese di luglio scorso rispetto all’andamento negativo dei primi due trimestri dell’anno. Un eventuale taglio del tasso di riferimento nel 2025 potrebbe avere un impatto positivo sull’intero settore abitativo.
Se si considerano i primi otto mesi del 2024 l’aumento registrato è stato solo dell’1,1% (806.317 trasferimenti di proprietà) rispetto al dato di gennaio-agosto 2023.
Nel mese di agosto 2024, rispetto allo stesso mese del 2023, è continuato il calo generalizzato delle transazioni immobiliari con finanziamento (-17,1%) mentre nei mesi gennaio-agosto la contrazione è stata del 49,8%.
Nel mese di agosto 2024, gli acquisti di nuovi alloggi hanno registrato un aumento del 18,7%; meno sostenuto invece l’aumento di quelli usati che ammonta al 6,3%. Invece, se si considerano i primi otto mesi del 2024, i primi hanno registrato un aumento del 7,5% mentre i secondi un decremento dell’1,6%.
Gli acquisti da parte di stranieri, nel mese di agosto, sono stati pari a 2.257, in calo del 26,2% rispetto allo stesso mese del 2023. Nei primi otto mesi del 2024 il calo è stato del 40% con 15.068 contratti di acquisto.
18.10.2024
Da gennaio ad agosto di quest’anno la Turchia ha accolto 35,8 milioni di stranieri secondo i dati presentati lo scorso 24 settembre dal Ministero della Cultura e del Turismo. Si rileva un incremento del 7,11% rispetto all’analogo intervallo del 2023. Su base mensile, nel mese di agosto, il numero di presenze dall’estero ha fatto segnare un +2,47% rispetto all’anno passato, ma il numero di turisti è stato inferiore di circa mezzo milione rispetto al mese di luglio.
Nei mesi gennaio-agosto 2024, Istanbul ha accolto il 34,3% dei visitatori stranieri (12.269.603) seguita da Antalya con il 30,8% e 11 milioni di presenze; con un numero inferiore vi sono poi Edirne, Muğla e Izmir.
In termini di provenienza geografica, nell’arco dei primi otto mesi del 2024, i turisti russi si sono collocati al primo posto (4 milioni e mezzo di presenze), seguiti da tedeschi e britannici.
Gli italiani che si sono recati per turismo in Turchia nel periodo gennaio-agosto 2024 invece sono stati circa 462 mila (1,3% del totale) con un marcato aumento delle presenze di circa il 20% rispetto all’analogo intervallo del 2023.
18.10.2024
Secondo i dati sul settore resi noti il 16 settembre scorso dalla “Automotive Manufacturers Association” (OSD), la produzione di auto in Turchia ha registrato un marcato calo nel mese di agosto 2024: la contrazione infatti è stata del 40,4% con 29.398 unità prodotte rispetto alle 49.300 del 2023. Tuttavia, nel mese in esame, il mercato automobilistico locale è cresciuto dello 0,2% rispetto allo stesso mese dell'anno precedente, con un totale di 69.288 immatricolazioni.
Nel periodo gennaio-agosto 2024, la produzione automobilistica turca è scesa del 4,7% rispetto all’analogo intervallo del 2023 raggiungendo le 571.575 unità mentre le immatricolazioni, pari a 605.639, sono cresciute del 3%.
Sul fronte delle esportazioni, i due terzi dell’export turco del settore è diretto verso i Paesi dell’Unione Europea (incluso il Regno Unito) che assorbono il 67% del totale esportato dalla Turchia secondo i dati recentemente resi noti dalla ULDAG (Automotive Industry Export Association).
18.10.2024
Il settore delle costruzioni è in forte crescita in Turchia: secondo la ENR “Engineering News-Record”, prestigiosa rivista londinese, il Paese si colloca al secondo posto al mondo per numero di aziende impegnate in progetti di ingegneria all’estero, dopo la Cina (81 società), e all'ottavo posto al mondo per reddito generato da contratti con l'estero precedendo Paesi come Regno Unito, Paesi Bassi, Germania e Giappone.
La Turchia è rappresentata da 43 aziende nella "ENR Top 250 International Contractors List” e nel 2023 i ricavi generati all’estero hanno fruttato oltre USD 28 mld su un fatturato totale a livello internazionale di USD 430 mld.
La rivista inglese ENR ha anche pubblicato la "ENR 2024 Top 225 International Design Firms", dove la Turchia si colloca al settimo posto per numero di aziende.
18.10.2024
Il 20 settembre scorso la compagnia energetica statale turca BOTAŞ ha firmato un accordo decennale per la fornitura di gas naturale liquefatto (GNL) a partire dal 2027 con la francese “TotalEnergies”, terzo più grande player al mondo di GNL.
Si tratta della terza partnership strategica per la Turchia in tema di GNL nel 2024 dopo gli accordi siglati con il gigante statunitense ExxonMobil a maggio e con la britannica Shell all'inizio del mese scorso.
L’accordo con TotalEnergies, siglato in occasione dell'evento “Gastech 2024” dello scorso mese a Houston, prevede forniture di gas liquefatto fino a 1,6 miliardi di metri cubi all'anno.
Il Ministro dell'Energia e delle Risorse Naturali Alparslan Bayraktar ha commentato l’accordo come “un ulteriore passo avanti per garantire la sicurezza dell'approvvigionamento energetico del nostro Paese”.
La Turchia, impegnata ad aumentare la propria capacità di stoccaggio GNL attraverso i suoi 5 rigassificatori, importa GNL prevalentemente dagli Stati Uniti (48%), dall’Egitto (16%), dalla Federazione Russa (10%), dalla Francia (8%), dalla Nigeria (6%) e dall’Algeria.
18.10.2024
In un recente rapporto “Climate Analytics” e “NewClimate Institute”, due istituti di ricerca non-profit, hanno analizzato la capacità richiesta di energia eolica e solare per accelerare la transizione verso l’energia verde e rafforzare la lotta al cambiamento climatico di 11 Paesi che rappresentano il 70% dell'energia eolica e solare prodotta in tutto il mondo.
La Turchia avrebbe un potenziale significativo per aumentare la sua capacità di diffusione di energia eolica e solare: secondo il rapporto il Paese dovrebbe almeno triplicare il suo potenziale elettrico da fonti rinnovabili entro il 2030 a 160-215 TWh dagli attuali 50 TWh; ciò significherebbe portare l’installazione di energia prodotta da vento e sole a 90GW (60GW dal solare e 30GW dall’eolico) con ben cinque anni di anticipo rispetto agli obiettivi del Piano Elettrico Nazionale 2035.