Inaugurazione del nuovo campus ospedaliero di Etlik ad Ankara realizzato in JV da “WeBuild” e “Turkerler” con un investimento di circa 1 miliardo di euro

Lo scorso 28 settembre il Presidente Erdogan ha inaugurato l’imponente ospedale Etlik di Ankara realizzato in Joint Venture dall’italiana We Build (51%) e dall’azienda turca Turkerler (49%) che consentirà di creare a pieno regime 20.000 posti di lavoro e fornire assistenza ad un flusso giornaliero di circa 50.000 persone. Alla cerimonia inaugurale ha partecipato l’Ambasciatore Marrapodi insieme al Ministro della Salute Koca e numerosi altri Ministri ed alti funzionari della Repubblica di Turchia. Si tratta di un’opera del valore di circa un miliardo di euro, composta da 17 edifici, che si configura come la maggior opera ad oggi realizzata in Turchia nel settore della salute ed uno dei più estesi campus sanitari a livello mondiale. Al suo interno si trovano anche un’Università, un hotel e diversi spazi commerciali. I lavori sono stati sviluppati secondo lo schema della Public Private Partnership (PPP) che prevede la concessione in esclusiva per un consistente numero di anni alle società costruttrici, sono stati commissionati nel 2012 dal Ministero della Salute turco ad un main contractor, costituito appunto dalla Joint Venture tra l’italiana Astaldi (oggi We Build), e l’azienda locale “Türkerler”.Il progetto è stato possibile anche grazie ad un finanziamento della BEI di 50 milioni di euro, approvato nel 2016.

Rivolgendosi al folto pubblico radunatosi per l’occasione, il Presidente Erdoğan nel suo discorso ha voluto enfatizzare come il complesso ospedaliero di Etlik costituisca la ventesima grande opera di questo tipo realizzata in Turchia, nonché la seconda ad Ankara dopo quello di Bilkent già in servizio da alcuni anni, con altri 13 ospedali in fase di costruzione e 2 in fase di progettazione, risultati concreti della “Riforma Bianca” del sistema sanitario turco.

Il Presidente Erdoğan ha poi proseguito ringraziando tutti i medici ed il personale sanitario per l’eccellente qualità dei servizi ospedalieri, che fanno della Turchia uno dei Paesi più all’avanguardia a livello mondiale nel settore medico, sottolineando poi come, “a differenza di molti altri Paesi sviluppati”, la Turchia abbia gestito con successo la pandemia grazie proprio alle solide infrastrutture sanitarie esistenti ed agli ospedali cittadini costruiti e messi rapidamente in servizio durante il periodo critico, spesso in tempi record. Erdoğan ha infine affermato che la Turchia non solo è riuscita a fornire servizi sanitari di elevata qualità ai propri cittadini, ma ha anche inviato forniture mediche in aiuto di 161 Paesi e 12 Organizzazioni Internazionali.

L’Ospedale Etlik di Ankara costituisce solo uno degli ultimissimi esempi della politica fortemente proattiva promossa da Erdoğan negli ultimi 20 anni nel settore delle grandi opere. Tale linea è stata possibile grazie anche ad un utilizzo sempre più estensivo (a volte anche oggetto di rilievi sulla necessità di maggior trasparenza nella gestione come ad esempio espressamente segnalato nell’ultimo Country Report 2021 del FMI) degli schemi di Public Private Partnership (PPP). I progetti in PPP, se da un lato hanno avuto il pregio di “scaricare” la gran parte dei costi iniziali di progettazione e costruzione, consentendo all’Erario di non indebitarsi eccessivamente nel breve (la Turchia dal 2001 al 2021 ha registrato una media inferiore al 50% di debito in rapporto al PIL), dall’altro lato costituiscono anche un’ “ipoteca” sui conti pubblici nel medio-lungo periodo.

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