Aggiornamento dei flussi in entrata degli IDE a cura dell’Associazione non governativa degli investitori internazionali in Turchia, YASED.

I dati più aggiornati sui flussi di investimenti diretti esteri in Turchia, pubblicati lo scorso 25 luglio dall’Associazione non governativa degli Investitori Internazionali in Turchia (YASED), indicano che nei primi cinque mesi del 2022 gli IDE in entrata sono stati pari a 3,73 miliardi di dollari (+8,7% rispetto all’analogo periodo dello scorso anno). In particolare il mese di maggio scorso ha fatto registrare buoni risultati (+1,18 miliardi dollari) dopo 4 mesi in cui si è assistito a un lieve calo. Nel dettaglio l’afflusso di IDE è stato guidato, nel periodo in osservazione, per un valore di 657 milioni di dollari, dai ricavi dalle vendite delle proprietà immobiliari a cittadini stranieri seguiti dall’acquisizione di partecipazione azionarie (533 milioni di dollari).

Se consideriamo i primi cinque mesi del 2022, la quota IDE affluita sotto forma di vendite immobiliari ha raggiunto +62,7% mentre i primi tre settori economici che hanno conquistato la quota maggiore degli afflussi di capitale estero sono stati rispettivamente il commercio all'ingrosso e al dettaglio (con una quota pari al 48%), le attività di alloggio e ristorazione e l’ITC. L’Ue deteneva la quota di maggioranza (45%) a maggio 2022 mentre il 35% degli investimenti di capitale azionario proveniva dalla Svizzera seguita da Paesi Bassi e Giappone; sempre nel mese di maggio scorso si è osservato un ruolo più profilato dei Paesi asiatici che hanno ampliato lo loro presenza (15% del totale) tra i principali investitori in Turchia.

Nel 2021 gli IDE in entrata si attestarono a 14,1 miliardi di dollari (+48% rispetto al 2019) con una quota globale pari allo 0,86% e hanno finanziato oltre il 40% del deficit delle partite correnti della bilancia dei pagamenti. Il 2022 per gli investimenti stranieri in Turchia appare incerto e le turbolenze finanziare innescate dalla guerra in Ucraina spingerebbero le stime verso un significativo ribasso degli IDE globali con una indubbia ripercussione anche sui flussi in Turchia. Anche per far fronte alle attuali dinamiche negative della bilancia dei pagamenti, l’obiettivo di Ankara nel prossimo anno resta quello di aumentare la propria quota globale degli IDE in entrata dallo 0,85% al 1,6%.

Condividi Tweet Copia Collegamento Stampa / Salva come PDF HOMEPAGE