Andamento dell’interscambio nel periodo Gennaio – Agosto 2018

Secondo i dati forniti da Turkstat, il confronto fra i primi otto mesi del 2018 e il 2017 mostra un incremento del deficit commerciale della Turchia con il resto del mondo, cresciuto del 7,6% da USD 45,7 miliardi a USD 49,2 miliardi. Le esportazioni sono aumentate del 5,2% passando da USD 103,2 a USD 108,6 miliardi, mentre le importazioni hanno registrato una crescita pari a 5,9%, passando da USD 148,9 a USD 157,3 miliardi. Nel complesso, l’interscambio totale ha registrato un aumento del 5,7%, da USD 252,2 a USD 266,5 miliardi. Nei confronti della UE – principale partner commerciale della Turchia con il 42,3% dell’interscambio totale - il deficit e’ diminuito da USD 5.455 a USD 3.355 milioni (diminuzione del 38,5%). Le importazioni dalla UE sono passate da USD 53,1 a USD 58,0 miliardi (9,3%), mentre le esportazioni verso la UE sono cresciute del 14,7%, passando da USD 47,7 a USD 54,7 miliardi. Complessivamente l’interscambio Turchia/UE è aumentato nel periodo considerato del 11,9% attestandosi a USD 112,7 miliardi, rispetto ai 100,8 miliardi registrati nei primi otto mesi del 2017.

La graduatoria dei principali partner commerciali mostra al primo posto la Germania con USD 24,8 miliardi di interscambio (8,0% rispetto ai primi otto mesi del 2017), di cui 14,1 miliardi importazioni (7,3%) e 10,6 miliardi di esportazioni (9,0%) con un saldo negativo per la Turchia di USD 3.502 milioni; al secondo posto la Cina, con 17,1 miliardi di interscambio (1,5%), di cui 15,2 miliardi di import (1,0%) e 1.971 miliardi di export (5,7%) e un saldo negativo per la Turchia di 13,2 miliardi di USD.

L’Italia si posiziona quale 5° partner commerciale con 13,5 miliardi di interscambio totale (+6,2%) rispetto ai primi otto mesi del 2017, di cui 7.237 milioni di import (+0,02%) e 6.266 milioni di export (+14,4%) e un saldo negativo per la Turchia di 971 milioni di USD. Nel periodo in esame l’Italia si conferma quinto fornitore della Turchia dopo Cina, Russia, Germania e Stati Uniti e il terzo cliente dopo Germania e Regno Unito.

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