Aumento dell’inflazione in Turchia: al 14,6% a dicembre 2020

Secondo gli ultimi dati dell’Ente di Statistica turco (Turkstat), il tasso di inflazione annuale è aumentato a dicembre 2020 al 14,6%, dal 14,03% di novembre, e all’1,25% su base mensile. L'unica diminuzione annuale è stata registrata nei prezzi di abbigliamento e calzature con lo 0,32%. Le bevande alcoliche ed il tabacco con lo 0,65%, la comunicazione con il 5,73% e l'istruzione con il 6,84% sono stati gli altri gruppi principali in cui sono stati realizzati gli aumenti annuali più bassi. I principali gruppi, in cui sono stati registrati alti aumenti annuali a dicembre 2020 sono stati: beni e servizi vari con il 28,12%; trasporti con il 21,12% e cibo e bevande analcoliche con il 20,61%. I Beni e servizi vari con lo 0,58%, l'istruzione con lo 0,03 e le bevande alcoliche ed il tabacco con lo 0,01% sono stati gli altri gruppi che hanno indicato una diminuzione mensile. D'altra parte, gli arredi e le apparecchiature domestiche con il 3,46%, i trasporti con il 2,64 e gli alimenti e le bevande analcoliche con il 2,53% sono stati i principali gruppi con aumenti mensili elevati. A dicembre 2020, all'interno dei prezzi medi di 418 articoli, i prezzi medi di 98 articoli sono diminuiti e quelli di 36 articoli sono rimasti invariati, mentre i prezzi medi di 284 articoli sono aumentati. Tra le misure per contrastare l’inflazione, in base ad un Decreto Presidenziale pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 17 dicembre, la Turchia ha prorogato la sospensione dei dazi del 20% sulle importazioni di grano, orzo e mais fino al 30 aprile 2021. Il grano ha assunto un’importanza strategica in mezzo alla pandemia da coronavirus, quando i paesi si sono concentrati sul consumo interno piuttosto che sul commercio estero e le scorte di grano dei paesi sono aumentate in modo significativo. Il paese ha esportato 1,25 milioni di tonnellate di pasta lo scorso anno e quest'anno si prevede che la cifra raggiungerà oltre 1,3 milioni di tonnellate. Gli esportatori di farina turchi soddisfano l'85% della domanda di grano dalla Russia.

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