Contrazione del PIL nel medio-breve periodo, ma si spera negli effetti positivi della capacità di ripresa delle località distrutte dai sismi

In attesa, nelle prossime settimane, dei dati ufficiali dell’Istat turco sul Prodotto Interno Lordo nel primo trimestre dell’anno in corso, il 2022 ha mostrato una buona performance. La crescita del Paese, con un reddito pro-capite salito a 10.665 dollari, si è attestata infatti al 5,6% nonostante l’indebolimento delle condizioni economiche dei principali partner commerciali della Turchia. La crescita nel 2022 è stata solida (3° posto in Europa e al 5° al mondo) anche se più lenta rispetto al 2021 (11,4%). Il PIL a prezzi correnti si attesta oggi a 905,5 miliardi di dollari (16° economia del mondo) rispetto agli 807,2 miliardi del 2021. Nel “post-disatser needs” redatto dalla Commissione Bilancio e Strategia della Presidenza della Repubblica, la stima della crescita del PIL oscilla tra 1 e 1,4 punti percentuali in meno rispetto alla crescita del 5% per il 2023.

Nel frattempo, sempre l'Istituto statistico turco (TÜİK), ha reso pubblici gli indici sintetici di fiducia nelle varie componenti dell’economia turca del mese di marzo 2023: quello economico generale principale è sceso dello 0,2% su base mensile lo scorso mese passando da 99.1 a 98.8, mentre l’indice di fiducia dei consumatori (80,1) è sceso del 2,9% (era stato 82.5 il mese precedente) restando però ben al di sotto della soglia di 100 punti.

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