Dopo la posa del primo tubo per lo sfruttamento del giacimento nel Mar Nero “Sakarya” nel 13 giugno, Erdoğan stima 10 milioni di m³/gio. di gas naturale da estrarre e trasferire nel Paese entro i primi mesi del 2023 che a regime, nel 2027 saliranno a 40.

Il Ministro dell'Energia e delle Risorse Naturali Fatih Donmez ha recentemente dichiarato che la nave della SAIPEM, la Castoro 10, inizierà i lavori di alta ingegneria per la posa di tubi, prodotti dall’italiana Tenaris, per il trasferimento dai pozzi del giacimento di Sakarya nel Mar Nero a circa 175 km al largo della costa di Eregli di gas in Turchia attraverso un gasdotto di quasi 200 km.

La compagnia energetica statale “Turkish Petroleum Corporation” (TPAO) ha stimato che i lavori dovrebbero durare almeno cinque mesi ed impiegheranno oltre 5 mila addetti. Dönmez ha anche affermato che i primi metri cubi di gas potrebbero arrivare già a partire dall’inizio del 2023, con una estrazione regolare a cominciare dal 2027.

Il Presidente Erdoğan, presente alla cerimonia della posa del primo tubo lo scorso 13 giugno, ha dichiarato che l’obiettivo entro il 2023 sarà quello di trasferire 10 milioni di m³/giorno di gas naturale dal giacimento del Mar Nero, successivamente con una regolarità giornaliera di gas di quasi 40 milioni di m³. Nel frattempo anche la seconda nave della SAIPEM, la Castorone, è giunta nel Mar Nero per partecipare alle operazioni.

Le considerevoli risorse di gas scoperte dall'agosto 2020 nel giacimento di Sakarya, che dopo ulteriori indagini si è rivelato ancora più grande di quanto inizialmente previsto, prevede il coinvolgimento di diverse compagnie internazionali leader mondiali nel settore, tra cui diverse italiane.

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