Dopo le storiche reciproche visite nel 2022, le relazioni economiche tra Turchia e Arabia Saudita beneficiano del recente nuovo dinamismo nei rapporti tra i due Paesi soprattutto nel commercio bilaterale

Le esportazioni della Turchia verso l'Arabia Saudita hanno raggiunto un livello record nel bimestre gennaio-febbraio 2023, attestandosi a 367,3 milioni di dollari, un importo 30 volte superiore alle vendite registrate nel periodo gennaio-febbraio 2022. L’Arabia Saudita, secondo i dati TİM (l'Associazione degli esportatori turchi), si colloca tra i venti maggiori partner commerciali del Paese dopo una lunga interruzione delle relazioni economiche caratterizzate dall’introduzione di reciproche restrizioni a partire dal 2018.

Tra le vendite turche spiccano tappeti, cereali, legumi semi oleosi dollari, ma anche i prodotti del chimico e del tessile che hanno conosciuto un incremento della domanda saudita. Particolarmente sostenute anche le esportazioni di nocciole e i prodotti dell'acquacoltura. La regione di Istanbul va segnare, nel bimestre in osservazione, il volume di export più rilevante (153 milioni di dollari), seguita da una delle città più colpite dai sismi, Gaziantep, con 46 milioni e la Capitale Ankara con 30,6 milioni di dollari di merci vendite che precede le province di Hatay e Bursa. Complessivamente, nel 2022, il commercio bilaterale ha superato i 5 miliardi di dollari.

Un interscambio favorito da un recente sviluppo dei rapporti economico-commerciali tra i due Paese suggellati nel dicembre del 2022 dal primo Forum su commercio e gli investimenti organizzato da DEIK (omologa turca della nostra ICE-Agenzia) evento che ha ricucito definitivamente le relazioni economiche tra Ankara e Riyadh e riavviato gli investimenti reciprochi in numerosi settori a partire dalle operazioni swap in valuta che i due Paesi hanno concluso nel 2022.

All’inizio del mese di marzo 2023, il Fondo saudita per lo sviluppo (SFD) avrebbe firmato un accordo per 5 miliardi di dollari con la Banca Centrale turca (BCRT), operazione che sarebbe stata poi confermata dal Ministro delle Finanze saudita Mohammed bin Abdullah Al Jadaan. Una intesa che rafforzerà la lira turca, rimpinguando le deboli riserve valutarie del Paese.

Il Ministro del Commercio Mehmet Muş ha espresso soddisfazione per l’andamento del commercio bilaterale e, ha ribadito il cambio di rotta nelle relazioni economiche con l’Arabia Saudita aggiungendo che "Turchia e Arabia Saudita sono due potenze economiche emergenti ed hanno vantaggi competitivi significativi; l’obiettivo è aumentare il volume degli scambi commerciali a 10 miliardi di dollari nei prossimi anni".

Il rafforzamento dei legami commerciali tra i due Paesi non passa quindi soltanto attraverso gli introiti finanziari che Riad assicurerà ad Ankara, ma si allarga a diversi settori ad iniziare da quello di startup e R&D, dell’ energia, del turismo, petrolchimico, edile, deli grandi lavori infrastrutturali e della difesa.

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