Dopo mesi di crescita sostenuta, il settore immobiliare in Turchia fa segnare a settembre una ulteriore riduzione delle compravendite di abitazioni

Lo scorso 16 novembre sono stati resi pubblici da parte dell’Istat turco (TÜİK) i dati riferiti al mese di ottobre delle compravendite di immobili ad uso abitativo. I contratti di compravendita sono diminuiti del 22,9% a settembre rispetto allo stesso mese dell'anno precedente attestandosi a poco più di 113 mila unità rispetto ai 147 mila contratti stipulati nel 2021.

Istanbul ha registrato la quota più alta di vendite con il 16,8% e 19 mila unità vendute seguita a distanza dalla Capitale (8,8 mila) e da Izmir (6,3 mila) con una quota sul totale rispettivamente del 7,8% e del 5,6%. Nel dettaglio, gli acquisti di immobili di nuova costruzione nel mese di settembre sono diminuiti del 18,2% rispetto allo stesso mese dell'anno precedente e ammontano a quasi 36 mila unità con una quota del 31,7% di tutte le vendite di case in Turchia; nei primi nove mesi del 2022 questa tipologia di vendita aveva invece fatto segnare un aumento dell’8,7% (l’aumento era stato del 13,6% nel mese scorso di agosto) rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente attestandosi a circa 312 mila unità vendute.

Passando alle vendite di immobili a stranieri, escluse le compravendite legate all’acquisto della cittadinanza, dopo il +44,6% fatto registrare nel periodo gennaio-agosto con quasi 50 mila contratti conclusi da non residenti, a settembre si è invece registrato un decremento del 23,8% (Istanbul ha superato la città di Antalya, meta preferita dai cittadini russi, seguita poi da Mersin.

Tuttavia, considerando i primi 9 mesi del 2022, pur se in lieve calo negli ultimi mesi, le vendite di immobili a stranieri sono aumentate di ben il 32,5% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. La classifica degli acquirenti vede in testa i cittadini russi seguiti da iraniani e iracheni: i cittadini della Federazione Russa si piazzano al primo posto sia per il solo mese di settembre (quasi mille e duecento contratti di compravendita stipulati) che nell’intero periodo gennaio-settembre 2022 (9.311 unità acquistate) con un aumento del 199% rispetto al 2021; un dato che rispecchia come tantissimi russi abbiano cercato un “rifugio” finanziario e non solo in Turchia dopo l'invasione dell'Ucraina da parte di Mosca. Sempre nel periodo in considerazione, i cittadini ucraini hanno aumentato i loro acquisti immobiliari in Turchia del 125% (1.775 unità). Al 2° e 3° posto dopo la Federazione Russa, troviamo rispettivamente iraniani e iracheni con 6.540 e 5.255 unità abitative acquistate (fonte Turkish Statistical Institute, “TurkStat”).

Il mercato degli affitti a Istanbul secondo TÜGEM, associazione consulenti immobiliari

Gli affitti a Istanbul sono in aumento da alcuni anni ma la recente forte domanda da parte di cittadini stranieri ha notevolmente contributo all’aumento vertiginoso degli affitti, saliti del 145% nell'ultimo anno mentre il numero di stanze messe a disposizione per l'affitto giornaliero è triplicato negli ultimi quattro anni. Nel 2018, erano state circa 13.000 le camere offerte per l'affitto giornaliero su un'applicazione molto popolare in Turchia, cifra balzata a 22.000 nel 2021 e ad oltre 100 mila stanze in affitto nell’ultimo trimestre del 2022 con crescenti casi di subaffitto nei quartieri affollati di Istanbul: nel quartiere “Sarıyer”, ad esempio, l’affitto mensile medio è di 28.000 lire turche (circa 1.500 dollari). Cifre importanti se si tiene in conto che il salario minimo in Turchia non supera i 330 dollari al mese.

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