ENERGIA. SVILUPPO DEL NUCLEARE IN TURCHIA

Alla 29esima Conferenza Mondiale sul Clima in Azerbaijan, la Turchia e altri 5 Paesi si sono affiancati ai 25 Paesi che nel round negoziale di Dubai dello scorso anno hanno firmato una Dichiarazione per triplicare la capacità di energia nucleare globale entro il 2050.

A seguito della firma, il Ministro dell'energia e delle risorse naturali Alparslan Bayraktar ha affermato che la Turchia contribuirà all'obiettivo di emissioni nette zero con 20 mila megawatt (MW) di capacità nucleare installata (l'ambizioso obiettivo è di aumentarla a 1.200 GW entro il 2050). El Salvador, Kazakistan, Kenya, Kosovo e Nigeria sono gli altri cinque Paesi che assieme alla Turchia hanno aderito alla dichiarazione, insieme ad alcuni Paesi del blocco UE tra cui Francia, Croazia, Repubblica Ceca, Finlandia, Paesi Bassi, Polonia, Slovacchia e Slovenia.

La Turchia sta ultimando i lavori della sua prima centrale nucleare di “Akkuyu” (capacità totale di 4,8 GW), attualmente in costruzione nella provincia di Mersin sulla costa mediterranea, pianificando la costruzione di altre due centrali, una nella provincia di Sinop sul Mar Nero e l’altra nella regione della Tracia. Secondo le intenzioni, Akkuyu fornirà il 10% del fabbisogno elettrico del Paese, riducendo le importazioni di gas naturale che abbasseranno la quota di emissioni di carbonio.

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