Fitch e Moody’s rivedono le prospettive di crescita del Paese

L'agenzia di rating Fitch ha rielaborato le prospettive di crescita economica della Turchia da "negativo" a "stabile" con un rating a "BB-". Fitch ha anche rivisto le stime di sviluppo del PIL per il 2019 allo 0,3% ed ha mantenuto quelle per il 2020 al 3,1% e per il 2021 al 3,6%. La Turchia ha continuato a compiere progressi nel riequilibrio e nella stabilizzazione della sua economia, portando ad un allentamento dei rischi al ribasso dalla precedente revisione di luglio. Secondo gli analisti di Fitch, il saldo delle partite correnti è migliorato, le riserve valutarie sono aumentate, la crescita economica è continuata, l'inflazione è diminuita e la lira ha resistito nonostante i grandi tagli dei tassi di interesse, sostenuta da condizioni di finanziamento globali più favorevoli e dal recente annuncio degli Stati Uniti sulla rimozione delle sanzioni relative alla Siria. Secondo Fitch, la Turchia potrebbe raggiungere una maggiore stabilità nel 2020, in quanto si prevede che la ripresa ed il riequilibrio dell'economia continuino con il rafforzamento della crescita, l'inflazione sia in calo ed il disavanzo delle partite correnti sia contenuto. Tuttavia, i rischi rimangono: la debole credibilità della politica monetaria, i rischi politici e geopolitici e le sanzioni potrebbero accrescere la volatilità dei prezzi, sebbene la politica dei tassi di interesse globale dovrebbe mantenere favorevoli le condizioni di finanziamento esterno. Anche l'agenzia di rating Moody's ha rivisto le previsioni di crescita economica della Turchia allo 0,2% per il 2019 ed al 3% per il 2020, citando la ripresa economica del paese. Nel suo Global Macro Outlook 2020-21, Moody's indica l'espansione della disponibilità di credito da parte delle banche turche che ha contribuito a mitigare la gravità della recessione economica, rafforzando la fiducia ed incoraggiando l'attività in settori selezionati. L'agenzia ha anche avvertito che i rischi geopolitici, i rapporti tesi con le operazioni di sicurezza degli Stati Uniti e della Turchia in Siria, potrebbero porre minacce alla stabilità economica. Il rapporto ha inoltre messo in guardia sul fatto che l'obiettivo di crescita ufficiale del Governo del 5% tra il 2020 ed il 2022, significativamente superiore alle previsioni dell'agenzia, potrebbe portare ad un surriscaldamento, ad ampliare i disavanzi delle partite correnti e ad esercitare pressioni sull'inflazione. Le stime della crescita economica sono state inoltre riviste a settembre dal Fondo Monetario Internazionale (FMI) e dall'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE). Il rapporto del FMI afferma che l'economia turca potrebbe registrare una crescita dello 0,25%, invertendo le precedenti previsioni di una contrazione del 2,5%, mentre l'OCSE ha rivisto le previsioni del 2019 allo 0,3% dalla contrazione del 2,9%.

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