
20.03.2025
GAS NATURALE. Passi concreti nella cooperazione energetica della Turchia con Turkmenistan e Azerbaijan
Lo scorso 10 febbraio la Turchia e il Turkmenistan hanno annunciato la firma di un accordo strategico tra i rispettivi operatori statali energetici (“BOTAŞ” e “Turkmengaz”) al fine di facilitare il flusso di gas naturale turkmeno in Turchia, via Iran, in attesa di un eventuale nuovo gasdotto sul Mar Caspio, che colleghi i due Paesi.
Si tratta di una cooperazione energetica in corso da molto tempo e che negli ultimi anni ha vissuto un’intensa attività diplomatica, caratterizzata da incontri reciproci a livello istituzionale. L’accordo, nelle parole del Ministro dell’Energia e delle Risorse Naturali Alparslan Bayraktar, “rafforza la sicurezza dell’approvvigionamento di gas naturale della Turchia e riafferma il ruolo del Paese come ‘hub chiave’ per il commercio energetico”. Nell'ambito di tale accordo si prevede già una prima consegna di gas turkmeno alla Turchia di circa 1,3 miliardi di metri cubi (bcm) entro la fine del 2025.
Il Turkmenistan si va così ad aggiungere agli altri fornitori della Turchia: Ankara convoglia il gas naturale dalla Russia, tramite i gasdotti “Blue Stream” e “TurkStream”, dall’Iran, attraverso il gasdotto “Tabriz-Ankara”, e ancora dall’Azerbaigian, con il TANAP (Trans-Anatolian Natural Gas Pipeline).
Un’ulteriore intesa è stata poi raggiunta anche tra la Turchia e l’Azerbaijan: lo scorso 5 marzo infatti, ad Ankara, il Presidente Erdoğan e il Presidente azero Aliyev hanno annunciato l'apertura di un nuovo gasdotto che trasporterà gas naturale a Sederek, nell'enclave di Nakhchivan (Azerbaijan occidentale), partendo dalla provincia orientale di Iğdır (Turchia).
Il gasdotto Iğdır-Nakhchivan, che si estende per 85 chilometri, avrà una capacità annuale di 500 milioni di metri cubi (mcm), mentre quella giornaliera è stimata a 1,5 mcm. Il gasdotto sarà realizzato da una partnership tra la turca BOTAŞ e la compagnia petrolifera statale dell'Azerbaijan SOCAR. Tale è il terzo progetto congiunto tra Turchia e Azerbaijan, dopo il gasdotto “Baku-Tbilisi-Erzurum” e il TANAP, entrambi capaci di trasportare volumi aggiuntivi.