I rapporti commerciali tra Turchia e Regno Unito.

L’interscambio commerciale tra Turchia e Regno Unito ha raggiunto i 18,1 miliardi di sterline (circa 21,9 miliardi di dollari) nel 2021 facendo registrare un aumento del 20,2% rispetto all'anno precedente; l’obiettivo è di raggiungere i 20 miliardi di sterline (circa 24 miliardi di dollari).

La domanda di beni di fabbricazione turca è elevata nel Regno Unito, che si piazza nelle prime posizioni tra i più importanti clienti della Turchia: nel 2021 il Regno Unito ha importato beni e servizi per oltre 12 miliardi di dollari piazzandosi al terzo posto, dopo Germania e USA e prima dell’Italia; considerando l’export inglese (pari a 6 miliardi di dollari), l’interscambio lo scorso anno è stato pari a oltre 18 miliardi di dollari complessivi. Nelle ultime statistiche diffuse dall’ICE-Agenzia nello scorso mese di giugno e riferite ai primi 5 mesi del 2022, l’Italia ha scavalcato il Regno Unito tra i principali clienti della Turchia. Il Regno Unito è uno dei pochi Paesi industrializzati con cui la Turchia registra ormai da anni un avanzo commerciale.

Turchia ed il Regno Unito hanno recentemente avviato nuovi negoziati su settori strategici per entrambi i Paesi: servizi, agricoltura, ma soprattutto digitalizzazione, startup altamente tecnologiche e difesa che rappresentano un potenziale per ampliare il commercio tra i due Paesi ed in particolare per confermare gli investimenti congiunti. A questo riguardo gli IDE inglesi in Turchia sono rilevanti e nel 2021 hanno rappresentato il 19% del totale collocando il Regno Unito al primo tra i maggiori Paesi investitori in Turchia. Oltre a presenze di lunga data come Vodafone, HSBC, Rolls Royce e British Petroleum, si sono recentemente affacciati sul mercato turco BUPA, Dyson e Vitabiotics. Secondo gli ultimi dati diffusi da YASED (l’Associazione non governativa degli Investitori Internazionali in Turchia) il Regno Unito nei primi cinque mesi del 2022 si colloca al 5° posto tra gli investitori dopo Svizzera, Paesi Bassi, Giappone e Lussemburgo e prima di Taiwan, Germania, Belgio e USA.

In aumento recentemente anche il numero di investitori turchi nel Regno Unito: per fare alcuni esempi, la startup turca “Getir”, che nei mesi scorsi ha iniziato ad operare anche a Milano, ha investito in UK oltre 100 milioni di sterline; la “Eren Holding” (produzione di carta) avrebbe investito circa 500 milioni di sterline mentre la “Ciner Group” (vetro) ha investito 390 milioni. Interessanti infine le prospettive nell'industria della difesa che Londra definisce molto ben sviluppata e le cui aziende sono tra le prime 100 al mondo con un numero di ingeneri impiegati altamente qualificati e giovani. Nel settore della Difesa interessa agli inglesi il “TF-X National Combat Aircraft” (MMU), un jet di quinta generazione con caratteristiche simili all'F-35 Lightning II della Lockheed Martin, a tale riguardo l'industria della difesa turca ha stretto collaborazioni con la società britannica Rolls-Royce per lo sviluppo del motore che alimenterà l'aereo.

Attualmente la Turchia accoglie oltre 2 mila e cinquecento società con capitale inglese mentre sono oltre 250 mila i cittadini turchi che vivono nel Regno Unito. Inoltre il Regno Unito rappresenta oggi uno dei Paesi più importanti per l’industria del turismo della Turchia con oltre 2,5 milioni di turisti britannici hanno visitato il Paese nel 2021. Positivi anche i dati sull’acquisto di immobili in Turchia, secondo questi ultimi, infatti, i cittadini britannici possiedono ben 26.730 abitazioni in Turchia.

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