Le attività della holding statunitense Whirlpool in Europa passano al colosso turco Arçelik e interessa sei stabilimenti localizzati in Italia

Whirlpool, dopo aver ceduto nel 2021 le sue attività nella Federazione Russa al colosso turco Arçelik, ha recentemente avviato con l’azienda turca le trattative per la cessione del controllo delle attività nel segmento elettrodomestici in Europa, che comprende anche i principali impianti localizzati in Italia (6 stabilimenti produttivi ed il quartier generale che danno lavoro a sei mila persone con una produzione di oltre 6 milioni di elettrodomestici). I stabilimenti in Italia interessati all’operazione sono quelli di Carinaro in provincia di Casera (ricondizionamento) mentre quelli di Melano e Comunanza nelle Marche ed a Cassinetta di Biandronno nel varesino fanno parte della produzione degli elettrodomestici da incasso: infine a Siena opera lo stabilimento del freddo e a Napoli (sede momentaneamente commissariata) viene commercializzata la gamma top della holding. Il quartier generale dell'holding americana si trova invece a Pero, in provincia di Milano, da dove opera il Presidente Gilles Mores. La Whirlpool Italia S.r.l., nel 2021 ha fatturato più di mezzo miliardo di euro mentre nell’area “Emea” (Europa, Medio Oriente e Africa) il fatturato supera i 4 miliardi di euro. Il nuovo gruppo, entro la prima metà del 2023, sarà costituito al 75% da Arçelik e per il restante 25% dalla Whirlpool. Ad accordo concluso la nuova piattaforma che nascerà in Europa contribuirà al portafoglio di Arçelik con circa 6,5 miliardi di euro di fatturato. In pratica tutte le attività dell’azienda statunitense nell’area Emea (Europa, Middle East, Africa) con la limitata esclusione della sola produzione di piccoli elettrodomestici con il marchio KitchenAid passeranno alla società turca. Con l’acquisizione dei grandi elettrodomestici Whirlpool la società turca fa un enorme balzo nel panorama del settore, si europeizza e sarà chiamata a soddisfare molte aspettative del settore. Arçelik, terza azienda di elettrodomestici in Europa, ha infatti un fatturato che va oltre i sette miliardi di euro nel 2022, in crescita rispetto al 2021. Arcelik, conta 45 mila dipendenti in tutto il mondo distribuiti tra i 30 stabilimenti di produzione in nove Paesi (tra cui Federazione Russa, Romania, Cina, Sudafrica, Tailandia, Pakistan e Italia) e controlla i marchi di Beko (che ha una filiale anche in Italia), Grundig, Blomberg, Arctic, Leisure, Flavel, Defy e altri. Arçelik ha sede a Istanbul e fa capo per il 45% agli interessi della famiglia Koç. Il fatturato pre acquisizione si attesta sui 3,6 miliardi di dollari, la capitalizzazione di Borsa a 4,1 miliardi e i dipendenti in tutto il mondo sono 42 mila. Al timone del gruppo c’è’ Rahmi Koç, mentre il CEO è Hakan Burgurlu, che preside anche Applia Europe, l’associazione di rappresentanza delle aziende del settore. Recentemente l’indice “Down Jones Sustainability”, indice che valuta le aziende più performanti sulla base di criteri economici, ambientali e sociali, e che collabora con S&P, ha attribuito lo scorso 16 dicembre 2022 ad Arçelik il punteggio più alto nel settore di sua competenza ovvero il c.d. “DHP Household Durables” grazie alla politica del colosso turco condotta negli ultimi anni e rivolta alla sostenibilità e la de carbonizzazione nei suoi nuovi progetti.

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