Il commercio estero della Turchia fotografato dal rapporto di TİM, del Ministero del Commercio e di TÜİK del 31 gennaio 2022: crescita per entrambi i flussi nel 2022.

Secondo i dati prodotti dall’Istat “TurkStat” in collaborazione con il Ministero del Commercio, le esportazioni turche nel 2022 sono aumentate del 12,9% rispetto all’anno precedente e si sono attestate a 254,2 miliardi di dollari. Le importazioni sono invece aumentate nello stesso anno in osservazione in maniera più pronunciata del 34% raggiungendo i 363,7 miliardi di dollari.
Nel 2022 il deficit commerciale è stato pari a 109,5 miliardi di dollari con un incremento sul 2021 del 137%. Il grado di copertura percentuale del rapporto export/import è diminuito dall’83% del 2021 al 69,9% del 2022.

Resta l’obiettivo di Ankara di collocarsi la Turchia tra i primi dieci Paesi esportatori al mondo e, secondo il Presidente dell'Associazione degli esportatori turchi (TİM) Mustafa Gültepe, l’export che nel 2022 ha subito perdite per la parità raggiunta tra dollaro ed euro e per la debole domanda da parte dei principali clienti del Paese, potrebbe crescere il prossimo anno con oltre 300 miliardi di dollari grazie ad una mirata diversificazione verso nuovi mercati di sbocco. I minori costi delle materie prime e dell’energia potrebbero inoltre ridurre il deficit della bilancia commerciale della Turchia.
Nel 2022, a livello geografico, le esportazioni della Turchia verso la Germania, primo mercato di sbocco, sono cresciute attestandosi a 21,2 miliardi di dollari; più sostenuto l'aumento delle vendite verso gli Stati Uniti (secondo Paese cliente) con un volume di export pari a 16.9 miliardi di dollari. L'Iraq si consolida come terzo importatore con 13,8 miliardi di dollari precedendo il Regno Unito (13,1 miliardi) e l’Italia, 5° Paese cliente della Turchia con 12,4 miliardi di dollari di merci e servizi acquistati nel 2022.
I primi 5 Paesi clienti hanno contribuito con il 30,4% del totale esportato della Turchia.
Per quanto attiene le importazioni, il principale partner fornitore nel 2022 è stata la Federazione Russa da dove la Turchia ha importato merci per un valore di 58,9 miliardi di dollari. Le importazioni dalla Cina, secondo Paese fornitore della Turchia, si sono invece attestate a 41,4, La Cina precede al 3° posto la Germania con 24,3 miliardi merci vendute seguita dalla Svizzera che con 15,3 miliardi di dollari balza al 4° posto tra i maggiori fornitori della Turchia scavalcando gli Usa che si piazzano al 5° posto con 15,2 miliardi di dollari di export. I primi 5 Paesi fornitori nel 2022 hanno contribuito con il 42,6% del totale importato della Turchia. L’Italia si posiziona al 6° posto tra i principali Pese esportatori con 12,7 miliardi di dollari.

I dati sulle esportazioni della Turchia sono stati oggetto di un recente commento da parte del Presidente di TİM (la Turkish Exporters Assembly) Mustafa Gültepe che ha evidenziato come la Turchia abbiamo oggi raggiunto con le proprie esportazioni 162 Paesi con una crescita delle vendite in 108. Gültepe nel commentare i recenti dati resi noti alla fine dello scorso gennaio, ha affermato che nonostante gli effetti negativi del rallentamento dei mercati globali, le esportazioni hanno nuovamente raggiunto un record nel 2022 con una crescita sostenuta delle vendite in particolare nella Federazione Russa (+55,0%), in Romania (+34,8%) in Iraq (+26.5%) e Stati Uniti (+17,4%) mentre tra i principali partner commerciali il solo Regno Unito e la Cina hanno mostrato una decrescita negli acquisti di merci e servizi turchi rispettivamente -3,4% e -11,8%.
Tra le migliori performance dell’export turco va menzionato la forte crescita di vendite del settore dell’automotive con vendite di oltre i 5 miliardi di dollari verso il principale mercato di sbocco delle esportazioni, la Germania, Paese che accoglie anche il maggior numero di import turco di metalli ferrosi.

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