Il commercio estero della Turchia nei primi nove mesi del 2023 (rapporto TURKSTAT-Ministero del Commercio).

Secondo i dati diffusi il 31 ottobre scorso da TURKSTAT, in collaborazione con il Ministero del Commercio, nel mese di settembre le esportazioni e le importazioni turche sono ammontate rispettivamente a USD 22,5 mld (20,26 se si scorporano energia e oro) e USD 27,5 mld (20,3 se si scorporano energia e oro). In rapporto allo stesso mese del 2022, si è registrato un decremento, per le prime, dello 0,5% (del 2,3% se si scorporano energia e oro) e, per le seconde, del 14,6% (1,5% se si scorporano energia e oro). Il disavanzo commerciale, pari a USD 5,12 mld nel settembre 2023, è sceso del 47,8% rispetto al medesimo periodo del 2022.

Nei primi nove mesi del 2023, invece, le esportazioni sono equivalse a USD 187,2 mld (-0,5% rispetto al periodo intercorso tra gennaio e settembre del 2022), a fronte di importazioni per USD 274,4 mld (+1,2%). Tra gennaio e settembre di quest’anno, è stato riportato un deficit complessivo di USD 87,3 mld, in aumento del 4,9% se comparato ai primi nove mesi del 2022.

A livello geografico, lo scorso settembre, i principali mercati di sbocco per le merci turche sono stati Germania (USD 1,7 mld), Stati Uniti (USD 1,2 mld), Iraq (USD 1,1 mld), Italia (USD 1,09 mld) e Regno Unito (USD 1,06 mld). Nei primi nove mesi del 2023, invece, essi sono stati Germania (USD 15,9 mld), USA (USD 11,7 mld), Italia (USD 9,2 mld), Regno Unito (USD 9,08 mld) e Iraq (USD 8,9 mld).

Relativamente alle importazioni, nel settembre 2023, i primi Paesi di provenienza sono stati Cina (USD 3,7 mld), Russia (USD 3,1 mld), Germania (USD 2,4 mld), USA (USD 1,3 mld) e UAE (USD 1,2 mld). Nel periodo intercorso tra gennaio e settembre di quest’anno, invece, essi sono stati Russia (USD 34,7 mld), Cina (USD 34,4 mld), Germania (USD 21,2 mld), Svizzera (USD 16,5 mld) e USA (USD 11,8 mld).

Esportazioni ed importazioni per Paese, settembre 2023

Nel commentare l’andamento del commercio estero turco, il Ministro del Commercio Bolat, ha affermato che l’export turco ha mostrato una forte resilienza durante tutto l’anno, malgrado la recessione globale e i devastanti sismi che hanno colpito il sud-est del paese all’inizio del 2023. Bolat ha poi aggiunto che le esportazioni nei primi nove mesi dell’anno hanno quasi eguagliato quelle del 2022. Il deficit elevato, ha poi concluso il Ministro, è derivato principalmente dalle importazioni di oro e di autovetture, dal dollaro forte e dalla contrazione del commercio in Europa che rappresenta un mercato importante di sbocco delle merci turche.

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