Il commercio estero della Turchia nell’ultimo rapporto Turkstat-Ministero del Commercio. L’Italia si conferma nel 2023 come uno dei principali partner commerciali della Turchia

Secondo i dati diffusi il 31 gennaio scorso da Turkstat, in collaborazione con il Ministero del Commercio, nel mese di dicembre 2023 le esportazioni e le importazioni turche sono ammontate rispettivamente a USD 23 mld (21,41 se si scorporano energia e oro) e USD 29,39 mld (20,799 se si scorporano energia e oro).

In rapporto allo stesso mese del 2022, si è registrata una diminuzione, per le prime, dello 0,4% (-1,7% se si scorporano energia e oro) mentre, per le seconde, si è registrato un decremento dell’11% (-4,2% se invece si scorporano energia e oro).

Nel 2023, invece, le esportazioni sono equivalse a USD 255,7 mld (+0,6% rispetto al periodo intercorso tra gennaio e dicembre del 2022), a fronte di importazioni per USD 361,7 mld (-0,5%).

Tra gennaio e dicembre dello scorso anno, è stato riportato un deficit complessivo di USD 105,9 mld, in diminuzione del 3,2% se comparato ai dodici mesi del 2022.

A livello geografico, lo scorso dicembre, i principali mercati di sbocco per le merci turche sono stati Germania (USD 1,679 mld), USA (USD 1,314 mld), Iraq (USD 1,254 mld), Regno Unito (USD 1,217 mld) e Italia (1,22 mld).

Nel 2023, invece, essi sono stati Germania (USD 21,092 mld), USA (USD 14,826 mld), Iraq (USD 12,786 mld), Regno Unito (USD 12,468 mld), e Italia (USD 12,381 mld).

Relativamente alle importazioni, a dicembre 2023, i primi Paesi fornitori sono stati Russia (USD 4,209 mld), Cina (USD 3,270 mld), Germania (USD 2,514 mld), Italia (USD 1,470 mld), e Stati Uniti (USD 1,330 mld).

Nel periodo intercorso tra gennaio e dicembre dell’anno passato, invece, essi sono stati Russia (USD 45,602 mld), Cina (USD 44,980 mld), Germania (USD 28,684 mld), Svizzera (USD 19,902 mld), Stati Uniti (USD 15,778 mld) e Italia (USD 14,994).

Con questi dati l’interscambio tra Italia e Turchia ha superato nel 2023 i 27 miliardi di dollari. L’Italia si conferma pertanto come principale partner commerciale della Turchia nell’area del mediterraneo e il secondo a livello europeo.

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