Il dodicesimo Piano di Sviluppo pluriennale: cinque i pilastri della nuova “road map” della Turchia.

È stato adottato dalla Grande Assemblea Nazionale Turca il 31 ottobre il testo del dodicesimo Piano di Sviluppo per gli anni 2024-2028. A pochi giorni dal centenario della Repubblica turca, il documento rappresenta la visione strategico-economica del Governo per i prossimi anni.

60 commissioni, 27 gruppi di lavoro e circa 8500 esperti hanno partecipato alla redazione del documento. Il testo ha inoltre ricevuto l’input di circa 43.000 partecipanti attraverso un sondaggio online.

Il Piano si sviluppa su 5 assi, che ne costituiscono gli obiettivi centrali: 1) Crescita stabile, economia forte; 2) Competitività attraverso la trasformazione green e digitale; 3) Formazione e sostegno alle famiglie; 4) Prevenzione dei disastri naturali; 5) Governance democratica.

Gli obiettivi per il 2028 previsti da Piano sono (tra parentesi il dato stimato del 2023):

• PIL pari a 1,589 miliardi USD (1,067 miliardi)

• Disoccupazione al 7,5% (9%)

• Inflazione al 4,7% (65%)

• Crescita stabile negli anni intorno al 5% (4,4)

• Export parti a 375 miliardi USD (255 miliardi)

Per raggiungere questi obiettivi, la Turchia si impegna a lanciare una importante serie di riforme in settori chiave quali la tassazione, la giustizia e le pensioni.

Inoltre, particolare attenzione viene dedicata al settore della ricerca e della formazione, con particolari investimenti all’interno del settore digitale considerato un catalizzatore per la crescita di lungo periodo.

Il Piano presenta quindi obiettivi ambiziosi, che cerca di superare quelli sono gli attuali problemi strutturali. Se messo in pratica integralmente, il Piano secondo diversi analisti costituisce un passo nella direzione giusta per sbloccare il potenziale economico della Turchia nei prossimi anni.

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