Il mercato automobilistico in Turchia. Focus sulla prima autovettura elettrica “made in Turkiye”

Le vendite di veicoli elettrici (EV) in Turchia sono cresciute di quasi il 150% nei primi dieci mesi del 2022. Le statistiche del settore mostrano una tendenza all’aumento anche delle vetture ibride (benzina-elettrico) mentre sono in calo i motori alimentati con il diesel. Si stima che le vendite delle vetture elettriche in Turchia aumenterà sensibilmente nei prossimi anni sull’onda del lancio ufficiale dello scorso fine ottobre del primo SUV elettrico di produzione nazionale (vedi infra).

I veicoli elettrici venduti nei primi dieci mesi del 2022, secondo i dati diffusi dalla “Automotive Distributors Association” (ODD), segnano un aumento di vendite del 148,6% rispetto all’analogo periodo del 2021, quando furono vendute meno di due mila esemplari elettrici. Nel periodo in osservazione, le vendite di veicoli elettrici sono invece salite a circa 4 mila unità. Nei mesi gennaio-ottobre 2022, le vendite di tutti gli altri veicoli (inclusi quelli commerciali) sono diminuite del 4,7% attestandosi a sole 600 mila unità a causa dell’aumento dei prezzi quali conseguenza della carenza di componentistica che ha frenato la produzione negli ultimi due anni. Se si considerano le vendite delle sole auto a benzina, esse superano di poco le 300 mila unità mentre i motori diesel sono crollati del 23,1% con sole 74.677 unità vendute. Includendo la produzione di trattori e di altri mezzi per l’agricoltura, in totale, l'industria automobilistica in Turchia supera il milione di unità vendute.

Le auto alimentate a benzina hanno ottenuto una quota del 16,7% nelle vendite complessive nel periodo gennaio-ottobre 2022 (-20,4% sul 2021), mentre per quelle alimentate con motori diesel la quota è del 70,8%. Il mercato ibrido e quello elettrico in Turchia oggi rappresentano quote ancora minoritarie, rispettivamente l'1,1% ed il 9,8% sul totale, ma in forte crescita progressiva (erano dello 0,4% e dell'8,6% nei primi 10 mesi del 2021).

Dalle esportazioni di auto all’estero gli introiti del settore si sono avvicinati ai 25 miliardi di dollari (principalmente dirette ai mercati tedesco, russo, belga e rumeno). In Turchia si lavora anche al lancio di un minibus elettrico e sono all’esame i progetti legati alla tecnologia dell'idrogeno da applicare agli autoveicoli.

Nel frattempo la Turchia ha recentemente rivisto le tasse sulle autovetture prodotte all’estero, aumentandone l’imposta a partire dalle cilindrate da 1.600 centimetri cubi (cc) al fine di incoraggiare l’acquisto di vetture “Made in Turkiye”. Nel 2021 i principali Paesi per le importazioni di auto in Turchia sono stati Germania (14,2& del totale), seguita da Francia (11,5%), Regno Unito (10,55), Italia (8&) e Spagna (5,5%).

Focus sul primo modello elettrico “made in Turchia” Nonostante la quota in Turchia di auto elettriche e ibride rimanga su livelli ancora molto bassi, cresce l’interesse dei consumatori per il lancio del primo veicolo elettrico prodotto in patria: si tratta di un SUV del segmento C prodotto da Togg a cominciare dal primo trimestre del 2023.

Oltre al segmento SUV, la Togg produrrà altri quattro modelli: una berlina, una C-hatchback, un B-SUV e un B-MPV entro il 2030.

Il primo SUV elettrico made in Turkiye è prodotto da un consorzio di cinque società turche e la capacità iniziale di produzione è di circa 100.000 veicoli all'anno, Il marchio TOGG mira a produrre 1 milione di veicoli nei cinque segmenti entro il 2030 con una successiva creazione di una JV per esportare il modello in Europa (Belgio in pole position) e poi nel resto del mondo. Il design è della Pininfarina, mentre la componentistica sarà per il 65% turca. La presentazione ufficiale si è svolta lo scorso 29 ottobre nella provincia nord-occidentale di Bursa (Gemlik) dove, su un'area di 1,2 milioni di metri quadrati, verrà costruito il SUV. L’infrastruttura elettrica dell’auto e’ stata affidata alla ditta locale “Farasis” per la produzione di batterie agli ioni di litio con una stima di ricarica di meno di 30 minuti e un’autonomia compresa tra 300 e i 500 chilometri. I test in pista hanno mostrato che la vettura impiegherà circa 7,6 secondi per accelerare da zero a 100 km/h grazie ad una potenza di 200 cavalli e meno di 4,8 secondi con il modello superiore da 400 cavalli.

Il Presidente Erdoğan ha definito la produzione del primo SUV elettrico della Turchia come “l’orgoglio nazionale condiviso da 85 milioni di turchi e un sogno che dura da 60 anni”. Il Presidente ha aggiunto che la realizzazione del primo SUV elettrico è la dimostrazione di quanto il Paese sia cresciuto negli ultimi 20 anni nel settore tecnologico, della ricerca scientifica e nello sviluppo di tecnologie avanzate per l’industria e l’agricoltura citando a tale riguardo come in poco tempo il numero di “TEKNOPARKS” in Turchia sia salito da 2 a 96 e quello delle Zone Economiche Speciali da 194 a 344.

Il Ministero dell'Industria e della Tecnologia ha stanziato inoltre 1,3 milioni di dollari per garantire gli investimenti in stazioni di ricarica, che dovrebbero aumentare vertiginosamente prima che i nuovi modelli di auto elettriche arrivino sulle strade turche nel 2023. Attualmente sono solo tremila le stazioni di ricarica in tutta la Turchia di cui solo duemila ad uso pubblico e solo 1/3 sono stazioni di ricarica rapida a corrente continua (la ricarica di un’auto elettrica rapida impiega tra i 30 minuti rispetto alle oltre 2 delle stazioni a corrente alternata).

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