Il Ministro del Tesoro e delle Finanze Nebati: “inflazione al 69,97% ad aprile ma le finanze sono solide con prospettive positive grazie ad una economia aperta e diversificata. Intanto, nel mese di maggio scorso, il tasso di inflazione sale al 73,50%

L'inflazione al consumo su base annua ha raggiunto il 69,97% ad aprile 2022. L'indice dei prezzi al consumo è aumentato in un solo mese del 7,25% rispetto a marzo mentre la crescita è stata di ben superiore al 30% da dicembre 2021; l’aumento anno su anno ha raggiunto il 34,46%. Su base annua accelerano ad aprile i prezzi dei trasporti (+105,86%), quelli dei prodotti alimentari e bevande analcoliche (+89,10%), rincari anche per arredamento e elettrodomestici (+77,64%).

Fonte: Turkstat

Nel frattempo, la Banca Centrale ha pubblicato lo scorso 28 aprile il suo nuovo Rapporto sull'inflazione (vedi infra) dove ha rivisto in modo significativo al rialzo le sue previsioni di inflazione dal 23,2% al 42,8% per la fine del 2022 e dall'8,2% al 12,9% per la fine del 2023.

Successivamente, si prevede che l'inflazione scenderà all'8,3% a fine 2024. L'inflazione sui beni alimentari è stata rivista al rialzo dal 24,2% al 49,0% per il 2022 e dal 10% al 15% per il 2023. Scarso per il momento l’impatto dei tagli alle tasse sui beni di prima necessità ed i sussidi governativi per le bollette energetiche (oltre all’aumento del salario minimo del 50% a gennaio 2022, l’incremento più alto degli ultimi 50 anni) per alleggerire il carico sui bilanci delle famiglie. Il Ministro del Tesoro e delle Finanze Nureddin Nebati, forte sostenitore della politica del Presidente Erdogan dei bassi tassi di interesse, partecipando ad una riunione dell'assemblea generale di TKBB, la “Banks Association of Turkey” ad Istanbul ha assicurato che il Governo di Ankara sta monitorando con attenzione le aspettative di inflazione a lungo termine “tenendo a bada” la soglia psicologica (che, però, in realtà è già stata abbondantemente superata) il Ministro ha anche aggiunto che il Governo “sta adottando misure per garantire che aumenti di prezzi causati dal deterioramento delle aspettative si riflettano sui cittadini in maniera minima", rassicurando sul fatto che il Governo ha allo studio ulteriori interventi per aumentare il potere d'acquisto dei cittadini a basso reddito.

Intanto l’inflazione a maggio ha fatto registrare il livello più altro dal 1995 con una crescita di oltre il 73%. Nel solo mese di maggio 2022 abbiamo assistito ad un aumento del tasso ufficiale di inflazione del 2,98% rispetto al mese precedente mentre i prezzi al consumo nell’analogo mese hanno totalizzato un aumento dell’8,76% (132% su base annua). Con questi dati la Turchia ha registrato il più alto tasso di inflazione tra le venti più grandi economie del mondo.

Intanto, sul fronte dell’ISTAT turco, la TurkStat, vanno registrate le dimissioni nelle ultime settimane del funzionario incaricato di compilare le statistiche sull'inflazione dopo la sostituzione a gennaio 2022 del Presidente dell’istituto di statistica a seguito di dure critiche sull'affidabilità dei dati economici prodotti da TurkStat, continuamente sotto i riflettori in un momento in cui i prezzi al consumo crescono come mai avvenuto negli ultimi due decenni con chiare divergenze tra i dati diffusi da TurkStat e l'aumento reale del costo della vita avvertito dai salariati.

Dal grafico pubblicato dall’OCSE nel suo rapporto sui prezzi al consumo dello scorso marzo, la Turchia occupa il primo posto tra i Paesi dell’Organizzazione per livello di inflazione nel mese di aprile 2022 con il tasso che è salito al 69,97% alimentato dall’aumento dei prezzi dell'energia e delle materie prime e dagli effetti del conflitto Russia-Ucraina. Nello stesso rapporto dell’OCSE, la Turchia è collocata al primo posto anche tra i Paesi che hanno fatto registrare il più alto tasso di inflazione nel settore dell’energia (120,9% a marzo 2022), seguita da Olanda (99,7%), e Spagna (60,9%). L’Italia si colloca al 6 posto con +50,9%.

Tuttavia il Ministro Nebati ha elogiato il rendimento della produzione industriale (aumentata del 10,2% nei primi tre mesi del 2022), con un aumento importante e crescente di merci vendute e con il tasso di occupazione che si avvicina a 30 milioni di persone (marzo 2022). Ha quindi sottolineato che l'economia turca continua a produrre, esportare, creare occupazione e ciò dimostra che il programma economico di Governo di giungere presto ad una soluzione del deficit delle partite correnti e’ affrontato con serietà e realismo. Anche il settore bancario ha contribuito in modo significativo allo sviluppo della Turchia, ha poi aggiunto Nebati: “per la prima volta nella storia del settore bancario, la dimensione del patrimonio ha superato i 10 trilioni di lire turche, raggiungendo i 10,2 trilioni di lire turche a marzo 2022”. Nebati ha affermato che i prestiti hanno raggiunto 5,5 trilioni di lire turche e i depositi, la più importante fonte di finanziamento, hanno raggiunto i 6 trilioni di lire turche.

Rapporto del 28 aprile 2022 sull’inflazione della CBRT:

Inflation Report 2022-II

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