Il primo impianto atomico ad uso civile celebrato lo scorso 28 aprile sancisce la fine dello status di Paese denuclearizzato della Turchia.

Il primo carico di combustibile nucleare ha raggiunto lo scorso mese di aprile la centrale nucleare di Akkuyu (NPP). Costruita nel distretto di Mersin sulla costa meridionale del Mediterraneo, la centrale nucleare è stata progettata dalla compagnia statale di energia atomica russa “Rosatom” che ne cura anche la costruzione e la manutenzione.

L'azienda russa detiene una partecipazione del 99,2% nel progetto, stimato in circa 20 miliardi di dollari di valore. È previsto che il primo dei quattro reattori, con una capacità di 1.200 megawatt (MW), entri in funzione nella prima metà del 2023 mentre i tre rimanenti entrerebbero in funzione entro la fine del 2026 con una capacità complessiva installata di 4.800 megawatt (MW), che soddisferà inizialmente circa il 10% del fabbisogno elettrico nazionale.

Una volta completato, si prevede che l'impianto produrrà 35 miliardi di kilowattora di potenza (kWh); la centrale avrà una vita utile stimata in circa 80 anni e produrrà energia senza emissioni di carbonio. La centrale, secondo quanto affermato dalla russa Rosatom, garantisce caratteristiche tecniche adeguate in relazione al rischio: il sito di Akkuyu si trova infatti in una zona sismica di quinto grado, considerata la regione più sicura per i terremoti.

Il progetto dell'impianto prevede un muro esterno in cemento armato e un guscio protettivo interno in "cemento precompresso", con cavi metallici tesi all'interno del guscio in cemento per dare ulteriore solidità alla struttura che include un'ulteriore caratteristica di sicurezza, ovvero un cono in acciaio da 144 tonnellate (core catcher) che intrappola e raffredda qualsiasi materiale radioattivo fuso in caso di emergenza, misura quest’ultima che, secondo Rosatom, è conforme ai requisiti post-Fukushima dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (AIEA).

Turchia e Federazione Russa firmarono un accordo intergovernativo BOO (build-own-operate) nel 2010 per costruire l'impianto. La costruzione del primo reattore risale al 2018, mentre le operazioni di costruzione della seconda, terza e quarta unità sono iniziate rispettivamente a giugno 2020, marzo 2021 e giugno dello scorso anno. I primi studi sulla realizzazione di una centrale nucleare in Turchia risalgono invece al 1965. Nel 1974 il sito di Akkuyu nel distretto Gülnar della città di Mersin fu ritenuto idoneo per la costruzione del primo impianto e solo due anni dopo gli studi sismici determinarono la giusta collocazione.

Il progetto rallentò dopo il disastro nucleare di Chernobyl del 1986 e, dopo una lunga pausa dovuta a motivi finanziari e politici, la Turchia decise di rivolgersi alla Federazione Russa. “La centrale nucleare di Akkuyu (NPP) consentirà alla Turchia di entrare in una nuova fase di sviluppo economico ” sono state le parole del DG dell'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica (IAEA), Rafael Mariano Grossi, presente all’inaugurazione del mese scorso del primo reattore dell'impianto di Akkuyu.

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