Il progetto “TEBD” (Turkey-EU Business Dialogue), cofinanziato dall'UE e dalla Turchia, si è concluso lo scorso 25 gennaio dopo un periodo di lavori durati 55 mesi che hanno riguardato 19 progetti di partenariato commerciale.

Il 23 e il 24 gennaio scorsi, Istanbul ha ospitato la Conferenza conclusiva dell’EU-Türkiye Business Relations nell’ambito dei 19 progetti di partenariato commerciale che coinvolgono le Camere di Commercio, Industria e Artigianato dell’Unione con le loro controparti turche compresa la “Union of Chambers and Commodity Exchanges” (TOBB) che riunisce in Turchia i poteri e le finalità della nostra Unioncamere e Assocamerestero. I progetti sono stati sostenuti dall’Unione Europea attraverso uno speciale regime di finanziamento concesso alle forme di partenariato create a livello di enti camerali con una assegnazione complessiva di 2 milioni e mezzo di euro nell’ambito dei finanziamenti dell’Ue “IPA-II”. Lo scopo della c.d. Chamber Partnership Grant Scheme è stato quello di accrescere le opportunità di scambio di best practises nei settori doganali, normativi e procedurali del commercio estero, la creazione di reti tra gli imprenditori degli enti camerali turchi e dell’unione ma anche di approfondire l’avanzamento del processo di adesione della Turchia nell’UE e la modernizzazione dell’Unione Doganale. In particolare i progetti hanno riguardato la promozione degli investimenti, lo sviluppo delle PMI, la formazione professionale, il rispetto dell’ambiente, l’imprenditoria femminile e la proprietà intellettuale. I progetti cofinanziati dall’Ue hanno coinvolto 802 Camere turche e 215 Camere dell'UE ed hanno riunito i leader delle organizzazioni del settore privato turco e dell'UE durante i numerosi “High-Level Business Dialogues” organizzati da TEBD nei 55 mesi di lavori per migliorare le relazioni UE-Turchia. Alla Conferenza conclusiva sono intervenuti Rifat Hisarcıklıoğlu, Presidente di TOBB (Union of Chambers and Commodity Exchange of Türkiye) e Vice Presidente di Eurochamber, il CEO di Eurochambers, Ben Butters, e gli Ambasciatori Nikolaus Meyer-Landrut, Capo della Delegazione dell’Ue in Turchia, e Faruk Kaymakci, Vice Ministro e del Direttore Generale per gli Affari Europei del MAE turco oltre che dal Presidente di Eurochamber di Istanbul, Luc Frieden.
Alla Conferenza conclusiva hanno partecipato il Ministro del Commercio Mehmet Muş, il Responsabile della Commissione Europea per “Neighbourhood and Enlargement, strengthening relations with the EU's neighbouring countries”, Oliver Varhelyi. Il Presidente di TOBB e Vice Presidente di Eurochamber, Hisarcıklıoğlu, nel suo discorso di apertura ha affermato che “l’incertezza legata al conflitto in Ucraina, il peggioramento delle condizioni economico-commerciali globali con una inflazione eccezionalmente elevata in molti Paesi dell’Ue e in Turchia oltre alle difficoltà dell’approvvigionamento energetico, impongono agli ambienti economici dell’Ue e della Turchia, una maggiore “vicinanza” e una più stretta cooperazione per una valutazione tempestiva dell’impatto della crisi economica in atto sull’economia turca e dell’Ue”. Hisarcıklıoğlu ha poi aggiunto che la Turchia resta un “forte” candidato all'adesione all'UE, sottolineando come il commercio bilaterale Turchia-Ue sia aumentato di ben 4 volte negli ultimi 25 anni. Hisarcıklıoğlu ha poi concluso il suo intervento affermato che la Turchia è il sesto partner commerciale dell'Unione Europea: 1/3 delle importazioni della Turchia (70 miliardi di euro) proviene dall'UE e il 41% delle esportazioni turche si dirigono verso l'UE per un ammontare che si attesta sui 63 miliardi di euro; l’interscambio complessivo ha raggiunto oltre 132 miliardi di euro. Gli interventi degli altri partecipanti tra cui quello di Osman Nuri Önügören (Presidente della Commissione per le relazioni diplomatiche dell'Associazione degli industriali e degli uomini d'affari indipendenti, MÜSİAD), di Fikret Kileci (Vicepresidente dell'Assemblea degli esportatori turchi TIM), e di Nail Olpak (Presidente di DEİK), hanno sottolineato nei loro passaggi i temi legati alle procedure di visto (“sempre più complesse anziché essere agevolate”), la modernizzazione dell'unione doganale (tra gli obiettivi prioritari nelle relazioni tra Ue e Turchia) e poi la politica della concorrenza, i diritti di proprietà intellettuale, energia, trasporti, sicurezza e migrazione.

Condividi Tweet Copia Collegamento Stampa / Salva come PDF HOMEPAGE