Il tour nel Golfo del Presidente Erdogan: i risvolti economici delle visite in Arabia Saudita, Qatar ed Emirati Arabi Uniti

Dal 17 al 19 luglio scorso, il Presidente Erdogan si è recato in Arabia Saudita, Qatar ed Emirati Arabi Uniti, compiendo un periplo del Golfo che, oltre a inquadrarsi nell’ambito di un importante processo di distensione regionale, si è contraddistinto per la centralità della dimensione economico-commerciale e finanziaria. In una fase, infatti, in cui la stabilizzazione dell’economia turca riveste una valenza prioritaria, il viaggio era innanzitutto volto ad attrarre gli investimenti internazionali che sono essenziali per il risanamento economico del Paese.

Il Presidente turco è giunto a Gedda accompagnato da circa 200 imprenditori. A margine del colloquio privato con il Principe ereditario Mohammed Bin Salman, si è tenuto un Business Forum turco-saudita e sono stati firmati numerosi Memorandum of Understanding in ambito energetico, della difesa e della ricerca. In particolare, sono stati siglati specifici accordi nei campi dell’idrogeno, interconnessione elettrica in chiave regionale, efficienza energetica e nuove tecnologie per la gestione degli idrocarburi attraverso la cattura, lo stoccaggio e riutilizzo delle emissioni di carbonio. Nel settore della difesa, inoltre, è stato concordato l’acquisto da parte saudita di una fornitura di droni Bayraktar. In apertura del Business Forum, il Ministro degli Investimenti del Regno, Alfalih, ha annunciato l’intenzione di Riad di attrarre sempre più investimenti da parte di aziende turche in Arabia Saudita, soprattutto nelle costruzioni, e sostenere al contempo un’espansione delle attività delle società saudite in Turchia. Tuttavia, l’enfasi posta sui rapporti economici non è stata accompagnata dall’annuncio di uno speculare sostegno finanziario saudita nei confronti della Turchia, che potrebbe però arrivare nel medio periodo.

La visita a Doha non è stata contrassegnata da significative firme di accordi di carattere economico. Il Presidente Erdogan e l’Emiro Sceicco Al Thani si sono limitati a siglare un comunicato congiunto di celebrazione dei 50 anni dallo stabilimento dei rapporti diplomatici, rimandando a una futura occasione accordi e programmi economico-finanziari. Questi ultimi, su cui gli sherpa sono a lavoro, potrebbero essere firmati in autunno nel corso dell’Alto Comitato Strategico previsto tra i due Paesi.

L’incontro ad Abu Dhabi tra Erdogan e Mohammed bin Zayed è stato senza dubbio il più significativo sotto il profilo dell’economia. I due leader hanno infatti assistito alla firma di numerosi accordi per un valore complessivo di USD 50.7 mld. Tra questi, risaltano investimenti emiratini per oltre USD 8 mld nella ricostruzione post-terremoto e finanziamenti di USD 3 mld in crediti all’export turco. Fra i restanti accordi, si segnala un trattato sulla protezione reciproca degli investimenti, l’istituzione di una commissione congiunta economico-commerciale, oltre a intese tra rispettive aziende dell’energia, della difesa e della tecnologia.

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