In crescita la domanda proveniente dai risparmiatori turchi delle abitazioni residenziali nonostante l’aumento incessante dei prezzi

Non si arresta in Turchia l’aumento delle vendite delle abitazioni residenziali, nonostante il vertiginoso aumento dei prezzi, che nel mese di aprile 2022 hanno fatto registrare un +39% secondo i recenti dati diffusi lo scorso 17 maggio dal Turkish Statistical Institute (TÜİK). La compravendita di immobili ad aprile ha superato le 133 mila unità (95.863 nell’analogo perdio del 2021), l’83% delle quali sono state acquistate attraverso prestiti e mutui.

In testa alla graduatoria la città Istanbul, dove sono state vendute circa 26.330 abitazioni, raggiungendo una quota del 19,8% di tutte le vendite di alloggi ad uso abitativo, seguita dalla capitale Ankara con 12.195 vendite di abitazioni residenziali (una quota pari al 9,2%), e la provincia occidentale di Smirne con 8.459 vendite (6,4%).

Nei prossimi mesi si prevede un ulteriore aumento delle vendite alimentate dalla concessione di mutui agevolati da parte delle banche statali al fine di contrastare l’aumento del costo delle abitazioni nelle principali città del Paese ma anche per stimolare la conversione in lire turche dei risparmi in valuta straniera. Si prevede che in questo caso verranno concessi prestiti con un tasso di interesse dello 0,89% a 10 anni per l’acquisto di abitazioni residenziali fino ad un valore di 2 milioni di lire turche (circa 128 mila dollari).

Il Ministro del Tesoro e delle Finanze, Nurettin Nebati, ha recentemente dichiarato che le autorità preposte continueranno a monitorare attentamente gli aumenti sproporzionati dei prezzi del mercato immobiliare che in alcune zone residenziali del Paese ha raggiunto il 100% di aumento rispetto allo scorso anno.

Nel frattempo continua l’ascesa degli acquisti di abitazioni da parte di cittadini stranieri, +58% secondo TÜİK nel mese di aprile scorso, con 6.477 proprietà residenziali vedute con Istanbul come sempre la più gettonata (2.564 contratti di compravendita in un solo mese) seguita da Antalya, sulla costa mediterranea, con 1.970 contratti e con i russi in cima alla lista degli acquirenti stranieri che hanno raddoppiato gli acquisti rispetto al mese precedente.

Il fenomeno dell’impennata dell’acquisto di case in Turchia non è limitato ai soli cittadini della Federazione Russa (e in minor misura da parte degli ucraini), ma coinvolge anche cittadini di altre nazionalità come Kazakistan, Corea del Sud, Cina ma soprattutto si registra un crescente interesse da parte dei cittadini dell’Iran e Iraq e dell'Arabia Saudita e più in generale da parte dei Paesi del Golfo.

Condividi Tweet Copia Collegamento Stampa / Salva come PDF HOMEPAGE