Inaugurata lo scorso 26 aprile la nuova tratta ad alta velocità tra Ankara e la città di Sivas. Focus sulla collaborazione tra Turchia e Unione Europea per sviluppare il trasporto intermodale su rotaia.

Il nuovo tratto ferroviario ad alta velocità tra la capitale Ankara e la città di Sivas nella provincia anatolica centrale della Turchia (19% dell’area totale del Paese), collegherà la Capitale turca alle provincie di Kırıkkale e Yozgat prima di raggiungere la città Sivas.

Il Ministro dei Trasporti Adil Karaismailoğlu durante la cerimonia di inaugurazione ha illustrato il tragitto della linea che - servita da otto stazioni: Elmadağ, Kırıkkale, Yerköy, Yozgat, Sorgun, Akdağmadeni, Yıldızeli prima di raggiungere Sivas, consentirà di ridurre la distanza tra Ankara e Sivas da 603 chilometri a soli 405 chilometri con un tempo di percorrenza che passa da circa 9 a 3 ore. Un risparmio considerevole per gli 1,4 milioni di cittadini che vivono nelle province attraversate dalla nuova linea ferroviaria AV.

La linea ferrovia ad alta velocità Ankara–Sivas è una ferrovia ad alta velocità, lunga 406 km, è la seconda rete ferrata AV più lunga della Turchia dopo la Ankara- Istanbul per la cui realizzazione sono stati realizzati 49 viadotti per un totale di 27 km e 49 gallerie per una lunghezza totale di 66 km. La linea fa parte del “Logistic Master Plan 2050 “per portare le linee ferrate del Paese a 14 mila di cui oltre 2 mila ad alta velocità per raggiungere in futuro i 21 mila km. Il collegamento della Capitale con Sivas si aggiunge a quella i cui lavori sono stati recentemente avviati per collegare Yerköy-Kayseri (142 km) progettata per consentire ai treni di viaggiare fino a 250 km/h.

Da segnale la recente presentazione nella Capitale del progetto “per il rafforzamento del trasporto intermodale nel settore ferroviario”, che ha visto la partecipazione del Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Karaismailoglu e, tra le tante autorevoli presenze turche e dell’Ue, quella di Angel Gutierrez Hidalgo de Ouintana, a capo del Dipartimento per lo Sviluppo Economico e Sociale presso la Delegazione UE in Turchia.

Il progetto beneficerà di un investimento pari a 2 milioni e mezzo di euro, di cui l'85% proveniente dai fondi UE e il restante 15% proveniente dalle disponibilità del Ministero turco e mira a sviluppare attraverso le interconnessioni su rotaia, le potenzialità dell'economia turca. Il Ministro dei Trasporti, nel presentare il nuovo progetto, ha affermato che alla base vi è la volontà di espandere il raggio d'azione di Ankara nella regione anche attraverso i corridoi di trasporto e le rotte commerciali, aumentando la quota di mobilità logistica della Turchia e facendo del Paese il crocevia delle rotte oriente occidente.

In Turchia, ha aggiunto Karaismailoglu, gli obiettivi nel settore ferroviario, sono quelli presentati lo scorso anno dall’ambizioso “Logistic Master Plan 2050” che nei piani di Ankara si è posto l’obiettivo di decuplicare la quota delle ferrovie nel trasporto merci internazionale e di voler aumentare il numero di passeggeri ferroviari a 145 milioni nel 2035 e a 269 milioni nel 2053. Puntare sui trasporti su rotaia, meno inquinanti e meno costosi rispetto a quelli su gomma, rappresenta per la Turchia anche un obiettivo per realizzare un sistema logistico più interconnesso con un traffico, in Turchia particolarmente congestionato, più snello e sicuro. Lo sviluppo di una infrastruttura logistica imperniata sul trasporto ferroviario è per la Turchia una prerogativa essenziale, un investimento a lungo termine che mira ad aumentare il trasporto di beni su rotaia dal 5% al 22% entro il 2053. Oltre all'aumento del trasporto merci, il piano per il rafforzamento del trasporto, anche grazie alla collaborazione con l’Unione Europea, mira a garantire una migliore accessibilità al trasporto per i cittadini.

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