INDIPENDENZA TECNOLOGICA: Presentata la nuova “Strategia Industria e Tecnologia 2030”

Lo scorso 26 marzo il Presidente Erdoğan ha annunciato che la Turchia intende rafforzare la ricerca e sviluppo (R&S) e la produzione nelle alte tecnologie strategiche, con l’obiettivo di compiere un salto di qualità in settori strategici come i veicoli elettrici (EV), i semiconduttori e le tecnologie verdi.

Nel corso dell’evento di presentazione della “Strategia Industria e Tecnologia 2030”, Erdoğan ha sottolineato che le nuove linee guida saranno orientate a costruire un ecosistema industriale in grado di produrre beni ad alta efficienza e competitività, accrescendo il livello di autonomia tecnologica della Turchia e posizionando il Paese tra i leader mondiali nella produzione e nell’export di prodotti ad alta tecnologia.

I pilastri della strategia includono: il potenziamento dell’R&S, la trasformazione digitale dei settori industriali, la promozione dell’economia verde e circolare, il rafforzamento dell’integrazione nei mercati globali e della competitività internazionale e lo sviluppo della resilienza industriale e della capacità produttiva su larga scala.

Tra le priorità, Erdoğan ha citato la riduzione della dipendenza dalle importazioni, in particolare nei settori dei semiconduttori, dell’energia nucleare e della biotecnologia. Saranno attivati meccanismi di finanziamento pubblico per rafforzare la presenza turca nei comparti strategici, con un focus sull’evoluzione dell’industria automobilistica verso le tecnologie a idrogeno. La produzione di veicoli elettrici diventerà uno dei principali assi di sviluppo, sostenuta da ingenti investimenti. Il Presidente ha inoltre dichiarato l’intenzione di rafforzare le infrastrutture digitali, comprese le reti in fibra ottica, il 5G e le soluzioni per la Cybersicurezza.

Sul fronte dell’integrazione internazionale, la Turchia punta a rafforzare le alleanze globali, promuovendo la cooperazione nella R&S e sviluppare corridoi commerciali con partner strategici in Asia, Medio Oriente ed Europa. Tali azioni mirano a consolidare il ruolo del Paese nelle catene di fornitura globali, in particolare per l’accesso a materie prime e ai minerali critici.

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