Interscambio Commerciale Gennaio-Novembre 2018

Il confronto fra i primi undici mesi del 2018 e del 2017 mostra una contrazione del deficit commerciale della Turchia con il resto del mondo, diminuito del 22,6% da USD 67,6 miliardi a USD 52,3 miliardi. Le esportazioni sono aumentate del 7,7% passando da USD 143,1 a USD 154,2 miliardi, mentre le importazioni hanno registrato una diminuzione pari a -2,0%, passando da USD 210,7 a USD 206,5 miliardi. Nel complesso l’interscambio totale ha registrato un aumento del 1,9%, da USD 353,9 a USD 360,7 miliardi. Nei confronti della UE - principale partner commerciale della Turchia con il 42,2% dell’interscambio totale - si è passati da un deficit di 9,2 mld USD ad un attivo di 2,5 mld USD. Le importazioni dalla UE sono passate da USD 76,5 a USD 74,9 miliardi (-2.2%), mentre le esportazioni verso la UE sono cresciute del 15,0%, passando da USD 67,4 a USD 77,5 miliardi. Complessivamente l’interscambio Turchia/UE è aumentato nel periodo considerato del 5,9% attestandosi a USD 152,4 miliardi, rispetto ai 138,9 miliardi registrati nei primi dieci mesi del 2017. La graduatoria dei principali partner commerciali mostra al primo posto la Germania con USD 33,6 miliardi di interscambio (+2,1% rispetto ai primi undici mesi del 2017), di cui 18,7 miliardi importazioni (-2,2%) e 14,9 miliardi di esportazioni (+8,2%) con un saldo negativo per la Turchia di USD 3.743 milioni; al secondo posto la Russia, con 23,3 miliardi di interscambio (+16,3%), di cui 20,2 miliardi di import (+14,6%) e 3,1 miliardi di export (+28,6%) ed un saldo negativo per la Turchia di 17,1 miliardi di USD. L’Italia si posiziona quale 5° partner commerciale con 18,2 miliardi di interscambio totale (+1,5%) rispetto ai primi undici mesi del 2017, di cui 9.371 milioni di import della Turchia (-8,3%) e 8.827 milioni di export dalla Turchia (+14,6%) ed un saldo negativo per la Turchia di 545 milioni di USD. Nel periodo in esame, l’Italia si conferma quinto fornitore della Turchia dopo Russia, Cina, Germania e Stati Uniti ed il terzo cliente dopo Germania e Regno Unito. Per il documento completo: clicca qui.

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