INTERSCAMBIO COMMERCIALE. I dati dell’Agenzia ICE nei primi sette mesi del 2025.

Secondo i dati diffusi dall’Agenzia ICE di Istanbul, nei mesi gennaio-luglio 2025 l’interscambio è stato pari a USD 17,283 mld, con un decremento del 6,9% rispetto allo stesso intervallo del 2024. In particolare, le esportazioni italiane verso la Turchia si sono contratte del 14% (USD 9,529 mld), mentre le importazioni sono aumentate del 3,5% e sono state pari a USD 7,754 mld. La bilancia commerciale mostra un saldo positivo per l’Italia di USD 1,775 mld. Le esportazioni italiane costituiscono il 4,5% delle importazioni totali turche, mentre le esportazioni turche destinate all’Italia rappresentano il 5,0% delle esportazioni complessive della Turchia

Nell’arco temporale di riferimento, l’Italia si conferma al quinto posto tra i partner commerciali della Turchia, risultandone il quinto fornitore (dopo Cina, Russia, Germania e Stati Uniti) e il quarto cliente (dopo Germania, Regno Unito e Stati Uniti). Nell’Unione Europea, l’Italia si posiziona al secondo posto in termini di interscambio con la Turchia, preceduta solo da Berlino (USD 30,527 mld) e seguita da Parigi (USD 14,026 mld) e Madrid (USD 11,834 mld). Nell’area mediterranea, invece, l’Italia si conferma il primo partner commerciale di Ankara.

Tra gennaio e luglio 2025, le esportazioni italiane sono state trainate dalle vendite di “prodotti farmaceutici” (in crescita del 27,2% rispetto allo stesso periodo del 2024, per un volume complessivo pari a USD 209,6 mln) e di “combustibili minerali e oli” (+13,5%, per un volume pari a USD 181,9 mln). In calo, invece, l’export di “pietre preziose e semipreziose, metalli preziosi, perle e bigiotteria”, che rappresentano la prima voce del nostro interscambio (-41,4% per un volume pari a USD 1,747 mld). I “macchinari e le apparecchiature meccaniche” e gli “autoveicoli, trattori, e parti di ricambio” – rispettivamente seconda e terza voce del nostro interscambio - hanno registrato un calo rispetto ai mesi gennaio-luglio del 2024 dell’8,6% i primi (USD 1,55 mld) e del 7,5% i secondi (USD 618,5 mln). Si rileva inoltre una contrazione del 32% negli acquisti turchi di “ferro e acciaio”.

La dinamica dell’export turco mostra invece un aumento nelle voci “rame e articoli in rame” (+53,4%), “frutta” (+19%) e “materie plastiche” (+19%). In calo gli acquisti italiani di “combustibili minerali e oli minerali” che si sono contratti dell’8,9%. Gli “autoveicoli, trattori e parti di ricambio” si confermano la principale voce tra le importazioni italiane dalla Turchia, con un valore di USD 1,640 mld e volumi diminuiti del 3,1%.

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