INTERSCAMBIO COMMERCIALE ITALIA-TURCHIA. I dati dell’Agenzia ICE nei primi dieci mesi del 2024

Secondo i dati diffusi dall’Agenzia ICE di Istanbul, nei primi dieci mesi del 2024, l’interscambio tra Italia e Turchia è stato pari a USD 26,122 mld, registrando un incremento del 5,2% rispetto al periodo gennaio-ottobre 2023. In particolare, le esportazioni italiane verso la Turchia sono aumentate del 27,4% (USD 15,585 mld), mentre le importazioni sono cresciute del 2,8% e si sono attestate a USD 10,537 mld. La bilancia commerciale mostra un saldo positivo per l’Italia di USD 5,048 mld.

Nell’arco temporale di riferimento, l’Italia si posiziona al quinto posto tra i partner commerciali della Turchia, risultandone il quarto fornitore (dopo Cina, Russia e Germania) e il quinto cliente (dopo Germania, Stati Uniti, Regno Unito e Iraq). Le esportazioni italiane costituiscono il 5,5% del totale delle importazioni turche, mentre le esportazioni dalla Turchia rappresentano il 4,9% delle importazioni complessive italiane.

In ambito UE, l’Italia si colloca in seconda posizione in termini di interscambio, preceduta da Berlino (USD 39,283 mld) e seguita da Parigi (USD 18,632 mld) e Madrid (USD 15,942 mld). Nell’area mediterranea, invece, l’Italia si conferma il primo partner commerciale di Ankara.

Nei primi dieci mesi del 2024, la dinamica dell’export italiano è stata trainata dalle vendite di pietre preziose e semi preziose, metalli preziosi, perle e bigiotteria (+365,3%); in calo, invece, l’export di autoveicoli, trattori e parti di ricambio (-20,2%) e di materie plastiche (-10,2%). In termini assoluti, la principale voce del nostro export si conferma dall’inizio del 2024 quella delle pietre preziose e semi preziose, metalli preziosi, perle e bigiotteria (che supera per la prima volta i 4,5 mld di USD), mentre la voce “macchinari e apparecchiature meccaniche” risulta essere ancora in calo del 7,9% rispetto ai primi dieci mesi del 2023, con un valore di USD 2,5 mld.

La dinamica dell’export turco mostra invece un marcato aumento della voce “ferro e acciaio” (+100%) e frutta commestibile e scorze di agrumi o meloni (+60%). In calo gli acquisti italiani di combustibili e oli minerali (-36,22%), di macchinari ed apparecchiature meccaniche (-12,2%), e degli indumenti ed accessori di abbigliamento a maglia che si sono contratti del 24,6%. Gli autoveicoli, trattori e parti di ricambio si confermano la principale voce tra le importazioni italiane dalla Turchia, con un valore di USD 2,506 mld (+9,3%).

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