15.01.2025
INTERSCAMBIO COMMERCIALE ITALIA-TURCHIA. I dati dell’Agenzia ICE nei primi undici mesi del 2024
Secondo i dati diffusi dall’Agenzia ICE di Istanbul, nei primi undici mesi del 2024, l’interscambio tra Italia e Turchia è stato pari a USD 29,3 mld, registrando un incremento del 17,8% rispetto al periodo gennaio-novembre 2023. In particolare, le esportazioni italiane verso la Turchia sono aumentate del 29,8% (USD 17,5 mld), mentre le importazioni sono cresciute del 3,5% e si sono attestate a USD 11,7 mld. La bilancia commerciale mostra un saldo positivo per l’Italia di USD 5,8 mld, confermando così la solidità degli scambi bilaterali.
Nell’arco temporale di riferimento, l’Italia si posiziona al quinto posto tra i partner commerciali della Turchia, risultandone il quarto fornitore (dopo Cina, Russia e Germania) e il quinto cliente (dopo Germania, Stati Uniti, Regno Unito e Iraq). Le esportazioni italiane costituiscono il 5,6% del totale delle importazioni turche, mentre le esportazioni dalla Turchia rappresentano il 4,9% delle importazioni complessive italiane.
In ambito UE, l’Italia si colloca in seconda posizione in termini di interscambio, preceduta da Berlino (USD 43,3 mld) e seguita da Parigi (USD 20,5 mld) e Madrid (USD 17,5 mld). Nell’area mediterranea, invece, l’Italia si conferma il primo partner commerciale di Ankara.
Nei primi undici mesi del 2024, la dinamica dell’export italiano è stata trainata dalle vendite di pietre preziose e semi preziose, metalli preziosi, perle e bigiotteria (+379,9%); in calo, invece, l’export di autoveicoli, trattori e parti di ricambio (-20,1%) e di materie plastiche (-10,2%). In termini assoluti, la principale voce del nostro export si conferma dall’inizio del 2024 quella delle pietre preziose e semi preziose, metalli preziosi, perle e bigiotteria (5,5 mld di USD), mentre la voce “macchinari e apparecchiature meccaniche” risulta essere ancora in calo dell’8,8% rispetto ai primi undici mesi del 2023, con un valore di USD 2,8 mld.
La dinamica dell’export turco mostra invece un marcato aumento della voce “ferro e acciaio” (+104%) e frutta commestibile e scorze di agrumi o meloni (+54,6%). In calo gli acquisti italiani di combustibili e oli minerali (-39,6%), di macchinari ed apparecchiature meccaniche (-19,4%), e degli indumenti ed accessori di abbigliamento a maglia che si sono contratti del 14,2%. Gli autoveicoli, trattori e parti di ricambio si confermano la principale voce tra le importazioni italiane dalla Turchia, con un valore di USD 2,8 mld (+11,1%).