INTERSCAMBIO COMMERCIALE ITALIA-TURCHIA. I dati dell’Agenzia ICE nel 2024

Secondo i dati diffusi dall’Agenzia ICE di Istanbul, nel 2024, l’interscambio tra Italia e Turchia è stato pari a USD 32,246 mld, registrando un incremento del 17,8% rispetto al periodo gennaio-dicembre 2023. In particolare, le esportazioni italiane verso la Turchia sono aumentate del 28,8% (USD 19,312 mld), mentre le importazioni sono cresciute del 4,5% e si sono attestate a USD 12,933 mld. La bilancia commerciale mostra un saldo positivo per l’Italia di USD 6,379 mld. Nell’arco temporale di riferimento, l’Italia si posiziona al quinto posto tra i partner commerciali della Turchia, risultandone il quarto fornitore (dopo Cina, Russia e Germania) e il quinto cliente (dopo Germania, Stati Uniti, Regno Unito e Iraq). Le esportazioni italiane costituiscono il 5,6% del totale delle importazioni turche, mentre le esportazioni dalla Turchia rappresentano il 4,9% delle importazioni complessive italiane.

In ambito UE, l’Italia si colloca in seconda posizione in termini di interscambio, preceduta solo da Berlino (USD 47,519 mld) e seguita da Parigi (USD 22,541 mld) e Madrid (USD 19,162 mld). Nell’area mediterranea, invece, l’Italia si conferma il primo partner commerciale di Ankara.

Nel 2024, la dinamica dell’export italiano è stata trainata dalle vendite di “pietre preziose e semi preziose, metalli preziosi, perle e bigiotteria” (+355,2% sul 2023 e in volume pari USD 6,1 mld); in calo, invece, l’export di “autoveicoli, trattori e parti di ricambio” (-19,5%) e di materie plastiche (-9,9%). In termini assoluti, se la principale voce del nostro export si conferma essere, dall’inizio del 2024, quella “delle pietre preziose e semi preziose, metalli preziosi, perle e bigiotteria” (che supera per la prima volta i 6 mld di USD), la voce “macchinari e apparecchiature meccaniche” risulta essere ancora in calo del 7,6% rispetto al 2023, con un valore di USD 3,01 mld.

La dinamica dell’export turco mostra invece un marcato aumento alle voci “ferro e acciaio” (+97,5%) e frutta commestibile e scorze di agrumi o meloni (+48,3%). In calo gli acquisti italiani di combustibili e oli minerali (-23%), di macchinari ed apparecchiature meccaniche (-9,3%), e di indumenti e accessori di abbigliamento a maglia, che si sono contratti del 15,3%. Gli “autoveicoli, trattori e parti di ricambio” si confermano la principale voce tra le importazioni italiane dalla Turchia, con un valore di USD 3,185 mld (+10,5%).

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