La BERS ha concesso un finanziamento di 110 milioni di dollari alla “Esarj”, controllata della Enerjisa Enerji A.S., per un pacchetto di investimenti che include l'ampliamento dell'infrastruttura di ricarica dei veicoli elettrici (EV).

La Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo (BERS) ha concesso una linea di credito da 110 milioni di dollari alla turca “Enerjisa Enerji A.S.” per un investimento che include anche l'infrastruttura di ricarica dei veicoli elettrici (EV) e i pannelli solari sui tetti della Turchia. Il “loan” è stato approvato lo scorso 14 dicembre dall'Amministratore Delegato della BERS per il gruppo di infrastrutture sostenibili, Nandita Parshad, e dal CEO di Enerjisa Energy, Murat Pınar, ed è stato finalizzato il 10 gennaio 2023 presso la sede londinese della BERS. "Il progetto in Turchia è il più grande finanziamento mai realizzato per la ricarica di veicoli elettrici e la generazione distribuita che la BERS abbia sponsorizzato in qualsiasi parte del mondo", ha evidenziato Parshad in una intervista, aggiungendo che la BERS ha finanziato diversi progetti di energia rinnovabile e pulita in Turchia ma il “sostegno” all’infrastruttura per la ricarica dei veicoli elettrici, apre la strada a nuove operazioni nel settore delle energie pulite affermando che “i 110 milioni di dollari rappresentano solo l’8% del miliardo mezzo di dollari previsti nei prossimi anni”. Da parte sua Pınar, CEO di Enerjisa Energy, ha affermato “si prevede il Paese aumenterà la sua capacità rinnovabile di circa il 65% nei prossimi cinque anni con l’obiettivo di raggiungere 2 milioni di veicoli elettrici circolanti entro il 2030”. Nello specifico, Enerjisa avrà il compito di modernizzare la propria rete di distribuzione elettrica con apparecchiature efficienti e applicazioni smartgrid, ovvero la rete elettrica sarà dotata di sensori intelligenti che ottimizzeranno la distribuzione di energia in tempo reale. L’obiettivo sarà dunque quello di promuovere lo sviluppo della mobilità elettrica, aumentando il numero di veicoli elettrici e realizzando punti di ricarica nei principali conglomerati urbani nel Paese Enerjisa Enerji (quotata alla Borsa di Istanbul) opera in JV con la Sabanci Holding ed E.ON (proprietaria della DD Turkey Holdings S.A.R.L.) ciascuna detiene una quota del 40% mentre il restante 20% è collocato nella Borsa di Istanbul a seguito di un IOP del 2018 e - una volta completato il progetto - si stima un risparmio di Co2 di circa 119.999 tonnellate di carbone all'anno. Nel 2020 la Enerjisa Enerji ha distribuito 46,1 TWh, corrispondenti a ¼ della distribuzione totale di energia elettrica in Turchia.
La Turchia si allinea dunque agli obiettivi della COP21, impegnandosi nella propria transizione energetica a cominciare dalla decarbonizzazione dei trasporti. I nuovi piani di finanziamento, i prestiti diretti e quelli indiretti tramite istituti di credito e le linee di credito della BERS vanno in questa direzione e gli investimenti futuri della Banca saranno allineati e valutati in base a gli obiettivi dei Programmi della Turchia sulla base dell'accordo sul clima di Parigi il cui obiettivo principale è limitare il riscaldamento globale a 1,5 gradi Celsius (2,7 gradi Fahrenheit) entro la fine del secolo. La BERS è attiva in 36 economie dall'Europa centrale all'Asia centrale, nei Balcani occidentali e nel Mediterraneo meridionale e orientale ma la Turchia è il principale beneficiari dei suoi fondi. La Banca è infatti un fondamentale investitore con oltre 17 miliardi di dollari dal 2009 in vari settori dell'economia della Turchia, quasi tutti nel settore privato (87%). Al 30 novembre 2022 i progetti finanziati sono stati 390 con un investimento di circa 16,97 milioni di dollari.

Gli investimenti della BERS nel green economy della Turchia rientrano nel programma di spese approvato nel 2021 dall’Ente nazionale regolatore dell’energia elettrica del Paese EMRA .
La Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo ha investito 1,63 miliardi di euro nel 2022, il più alto volume di investimenti di tutti i Paesi dove è presente la BERS, superando per la prima la soglia dei 13 miliardi di euro di investimenti totali fino a oggi. Al settore privato sono stati destinati la maggior parte dei “sostegni” della Banca e, in particolare, ai quei progetti rivolti alla transizione verde, con principale beneficiario la “Industrial and Development Bank” (TSKB), seguito dal “QNB Finans Leasing” e dalla filiale di leasing dell’istituto di credito Yapı Kredi. La BERS ha anche fornito linee di credito alla “Ford Otosan” (jv Ford e Koç Holding) per l'aggiornamento del suo parco veicoli commerciali, compresi quelli elettrici, e alla “Adnan Polat Enerji” (rinnovabili). Alla municipalità metropolitana di Istanbul sono invece andati finanziamenti per la costruzione della linea metropolitana Göztepe-Ataşehir-Ümraniye al fine di consentire alla grande metropoli turca conseguire quelle strategie per la decarbonizzazione. Infine cospicui sostegni sono stati rivolti all’imprenditoria femminile nell’ambito del progetto “Women in Business” attraverso gli istituti di credito Işbank e Akbank.

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