La BERS incrementa i fondi e gli investimenti in Turchia per sostenere le aree colpite dai terremoti mentre la BEI annuncia mezzo miliardo di euro in prestiti

La Banca europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo (BERS) sosterrà le aree colpite dai sismi in modo significativo con investimenti che nei prossimi due anni si preannunciano in crescita. Nel 2022, la Banca ha effettuato investimenti in tutto il Paese per circa 1,7 miliardi di dollari e Jurgen Rigterink, Vicepresidente di BERS, ha annunciato che altrettanti ne verranno stanziati nell’anno a favore delle zone terremotate.

Il pacchetto finanziario di BERS prevede anche linee di credito oltre ad investimenti infrastrutturali e di supporto alle PMI delle 6 regioni della Turchia sud orientale con oltre 600 milioni di euro già approvati dalla Banca e trasferiti a istituti di credito locali.

Rigterink ha inoltre affermato che la BERS non si limiterà solo ad aiuti alle imprese più fragili dei distretti devastati, ma sono previsti investimenti per tutto il tessuto produttivo del Paese, in particolar modo quello delle PMI.

Nella recente visita in Turchia, il Vicepresidente Rigterink ha incontrato i vertici di TBB (l’Unione dei Comuni della Turchia) ed il Governatore della città più colpita, Gaziantep, Fatma Şahin. Al centro dei colloqui la ricostruzione della vasta area a cominciare dalle infrastrutture ferroviarie.

Da parte sua, la Banca europea per gli investimenti (BEI), nelle parole del suo Vicepresidente Lilyana Pavlova, ha annunciato che sta valutando l’erogazione di prestiti per 500 milioni di euro per la ricostruzione post-terremoto della Turchia, finanziamenti di fatto sospesi dopo una controversia sorta a seguito trivellazioni di petrolio e gas al largo dell'isola di Cipro nel 2019 da parte della Turchia.

Il sostegno della BEI, che potrà avvenire ad elezioni ultimate, contribuirà a ripristinare gli standard di vita per oltre 2 milioni di rifugiati colpiti dai terribili sismi e comprenderà un sostegno specifico a favore delle infrastrutture danneggiate e investimenti per la ricostruzione di nuovi edifici in grado di resistere a future scosse telluriche.

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