La Turchia investe sempre di più nello shale gas

La Turchia dipende quasi totalmente dall’estero per quanto riguarda i consumi di energia elettrica. In questo senso, negli ultimi anni la Turchia sta puntando nella diversificazione delle fonti e nello sfruttamento delle risorse del Paese.

Coerentemente con questa politica, il Paese sta investendo sempre di più per poter sfruttare i giacimenti di shale gas. Secondo le stime, la Turchia può contare su circa 679 miliardi di metri cubi di shale gas per un valore di circa 350 miliardi di dollari. Tali giacimenti se sfruttati interamente potrebbero soddisfare il fabbisogno di gas della Turchia, che consuma circa 50 miliardi di metri cubi di gas all'anno, per 14 anni. Attualmente, la società di Stato TPAO sta conducendo lavori su cinque pozzi nel sud-est della Turchia e dieci pozzi nella regione di Tracia, di cui sei entrati in produzione.

Sempre nell’ottica dello sfruttamento delle risorse nazionali, per ridurre la dipendenza dall’estero, il ministro dell'Energia Alparslan Bayraktar ha dichiarato a inizio anno che la produzione giornaliera di petrolio a Şırnak ha raggiunto i 30.000 barili.

"Entro tre mesi, Şırnak diventerà la provincia più produttiva di petrolio della Turchia. Alla fine del 2024, la produzione di petrolio raggiungerà i 100.000 barili, che copriranno il 10% del consumo giornaliero della Turchia.” ha dichiarato il Ministro durante una sua visita a Şırnak.

Secondo le previsioni del Governo, le importazioni energetiche della Turchia aumenteranno da circa 71 miliardi di dollari nel 2023 a 77,3 miliardi di dollari nel 2024, prima di diminuire a 76,3 miliardi nel 2025.

Condividi Tweet Copia Collegamento Stampa / Salva come PDF HOMEPAGE