La Turchia punta a consegnare entro il 2053 ai cittadini una rete composta da oltre 38 mila km di strade di cui 8 mila a elevato scorrimento e 28 mila km di linee ferroviare di cui 6 mila ad alta velocità.

Entro il 2053 la Turchia ha in programma ingenti investimenti nelle infrastrutture autostradali e del trasporto su rotaia. Il Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Adil Karaismailoğlu, ha infatti recentemente affermato che Ankara ha in programma di portare la sua rete autostradale a 8.325 chilometri e, quelle a doppia careggiata, a 38.060 chilometri attualmente ferme rispettivamente a 3.633 chilometri e a 28.647 chilometri. Ma sarà la rete ferroviaria ad essere ampliata nei prossimi decenni in maniera consistente. Attualmente estesa per 13.000 chilometri, dovrebbe gradualmente aumentare a 28.590 chilometri entro il 2053 (inclusa la rete ad alta velocità di circa 6.196 Km di binari di rete anche ad alta capacità). Una previsione che consentirebbe alla Turchia di alleggerire notevolmente il traffico stradale su gomma di veicoli pesanti. Nel 2023 il traffico passeggeri su rotaia raggiungerà i 20 milioni di passeggeri quota che si stima salirà a 145 milioni nel 2025 e a 269 milioni nel 2053.

Nel recente incontro di inizio aprile ad Istanbul, il Ministro Karaismailoğlu è intervenuto alla "Transportation and Logistics Master Plan 2053 Vision Launching" annunciando che alcuni investimenti verranno completati già nel 2023 come, ad esempio 546 Km di tratte ferroviarie di cui 262 chilometri ad alta velocità. Gli investimenti nell’infrastruttura in esame sono ammontati, tra il 2003 e il 2021 a circa 172 miliardi di dollari mentre ed entro il 2053 ne sono previsti quasi 200.

“La Turchia è un importante hub passeggeri e merci per l'Europa, l'Asia occidentale e l'Africa” ha poi aggiunto il Ministro Karaismailoğlu, sottolineando come l'industria del turismo e dell’economia in generale siano stati supportati da una rete di ben 56 aeroporti in tutto il Paese (che dovrebbero salire a 61 entro il 2053). Gli investimenti previsti in particolare nel settore ferroviario collocheranno al Turchia all’8° posto a livello mondiale.

Nel 2021 la Turchia aveva fatto registrare una decisa crescita del PIL, la più altri tra i Paesi OCSE grazie anche ad una politica di investimenti infrastrutturali di trasporto importante (motivo di orgoglio è stata la recentissima inaugurazione del Ponte Çanakkale ad Istanbul) attuata molto spesso con l’utilizzo della modalità PPP (partenariato pubblico privato).

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