L’aumento del PIL nel secondo trimestre: +3,8% anno su anno

“Nonostante il difficile contesto globale e domestico, nel secondo trimestre, l’economia turca è cresciuta anno su anno del 3,8%. La crescita annuale sembra destinata ad attestarsi al di sopra del 4%. Ciò indica che l’inasprimento monetario e il consolidamento fiscale rimangono essenziali per il prossimo futuro. La stabilità macro-finanziaria rimangono la nostra massima priorità nel breve periodo.”

Con queste parole, il Ministro del Tesoro e delle Finanze, Mehmet Şimşek, ha salutato i dati sulla crescita resi noti da TURKSTAT il 31 agosto scorso, attestatisi al di sopra delle aspettative degli economisti che, in un sondaggio realizzato da Reuters, prevedevano un incremento intorno al 3,5%.

Secondo la banca d’affari statunitense Goldman Sachs, l’accelerazione della crescita è attribuibile principalmente alla ripresa dall’impatto dei sismi del febbraio scorso e agli stimoli fiscali pre-elettorali, un fattore relativamente al quale l’espansione economica appare come l’altra faccia della medaglia della montante inflazione.

Contestualmente, l’Istituto nazionale turco di statistica ha pubblicato gli indici di fiducia relativi al mese di agosto. Un forte calo si è registrato, in particolare, nell’indice di fiducia dei consumatori, passato a 68 dall’80,1 di luglio (valori al di sotto di 100 indicano una prospettiva pessimistica). Un dato che, trainato dall’inflazione, testimonia come, al di là della crescita, lo scenario economico rimanga ancora offuscato da ombre.

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