Le importazioni di GNL (Gas Naturale Liquefatto) superano i gasdotti

Secondo i dati dell'Autorità di regolamentazione del mercato dell'energia della Turchia (EMRA), a marzo le importazioni turche di GNL hanno raggiunto i 2,06 miliardi di metri cubi, corrispondenti al 52,5% delle importazioni totali di gas. In considerazione del calo dei prezzi GNL spot e dell’eccesso di scorte, la Turchia ha aumentato per la prima volta le importazioni di GNL, mantenendo al minimo quelle da gasdotto, beneficiando della riduzione dei prezzi internazionali. L’incremento può essere parzialmente attribuito allo sviluppo negli ultimi anni della capacità delle strutture turche, che possono far fronte a un massimo di 120 milioni di metri cubi di gas naturale al giorno con terminali GNL e unità galleggianti di stoccaggio e rigassificazione (FRSU). Il Qatar è stato il principale fornitore con 786 milioni di metri cubi di GNL spot, seguito dagli Stati Uniti con 370 milioni di metri cubi di GNL spot, in aumento del 300% rispetto allo stesso mese dell’anno scorso. Altri Paesi fornitori: Algeria, Nigeria, Camerun ed Egitto. Secondo i dati pubblicati dall’Autorità, la Turchia ha importato a marzo 3,9 miliardi di metri cubi di gas naturale, segnando un calo dell'8,2% rispetto a marzo dello scorso anno. La compagnia petrolifera turca (BOTAŞ) ha effettuato la maggior parte delle importazioni (ossia il 95,3%), mentre la quota rimanente è stata assorbita dal settore privato. La Turchia ha importato gas per 1,87 miliardi di metri cubi da: Azerbaigian per 924 milioni di metri cubi, Iran per 557 milioni di metri cubi e Russia per 389 milioni di metri cubi. Le importazioni dall'Iran sono diminuite del 33%, mentre le importazioni dalla Russia, un paese che storicamente ha contribuito con una considerevole quota di forniture di gas naturale alla Turchia, sono diminuite del 72% a marzo rispetto allo stesso mese del 2019.

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