Le relazioni commerciali tra Italia e Turchia nel nuovo aggiornamento di dicembre 2022 dell’ICE-Agenzia di Istanbul che fotografa l’interscambio nei primi dieci mesi del 2022.

La Turchia è il primo partner commerciale dell’Italia nell’area del Mediterraneo con un flusso stabile e bilanciato a testimonianza dell’elevato livello di interconnessione esistente tra le due economie. La tendenza dell’import/export è incoraggiante e conferma il trend positivo dello scorso anno quando l’interscambio fu pari a 23 miliardi di dollari, un risultato superiore al 2019 in periodo pre-pandemico. Una tendenza mostrata Nei anche nei primi 10 mesi del 2022 che, se mantenuta fino alla fine dell’anno, potrebbe toccare la soglia record di 25 miliardi di dollari, rendendo realistico il raggiungimento in prospettiva dell’ambizioso obiettivo di 30 miliardi di dollari, già da tempo individuato dal Presidente Erdoğan.

Dopo un brillante 2021, (+33,3% rispetto all’analogo periodo dell’anno recedente), (un risultato in linea con un anno straordinario dell’export italiano con oltre 500 miliardi di euro di merci vendute), nel primi dieci mesi del 2022, secondo i dati resi pubblici dall’Ice-Agenzia di Istanbul, l’Italia si posiziona quale 5° partner commerciale della Turchia con 21,7 miliardi di interscambio (+17,2% rispetto all’analogo periodo del 2021 e con una quota del 4,3% del totale importato dalla Turchia). Dopo un primo semestre che aveva visto distribuire equamente vendite e acquisti tra i due Paesi con un saldo pressoché equilibrato, il mese in osservazione ha registrato un saldo negativo per la Turchia di 1.2 miliardi di dollari. Anche nei primi dieci mesi del 2022 l’Italia si conferma il 5° fornitore della Turchia (con 11,5 miliardi di dollari di export (+23,1% sul 2021) dopo Federazione russa, Cina, Germania e USA, mentre è stabile quale 5° cliente (10.2 miliardi di dollari di merci e servizi acquistati e +11,2% sul 2021) preceduta da Germania, Stati Uniti, Iraq e Regno Unito. La dinamica dell’export italiano nei dieci mesi del 2022 è stata trainata, anche se con minore intensità rispetto ai mesi precedenti, dalle vendite di combustibili e oli minerali (+181,55% rispetto all’analogo periodo dello scorso anno) e da quelle della voce merceologica “metalli e pietre preziose” (+198,1%) e, in misura meno marcata, dalle nostre esportazioni di ferro e acciaio (+51,5%). Le principali voci del nostro export nel periodo in osservazione restano quelle tradizionali dei “macchinari e apparecchiature meccaniche” con 2.4 miliardi di euro.

Nel confronto con i principali partner commerciali europei, nei primi 10 mesi del 2022 si rileva ancora una crescita delle esportazioni dell’Italia (+23,1%) nettamente superiore ai lievi incrementi registrati dalla Germania (+6,4%), e dal Regno Unito (solo un +0,5%), mentre la Francia ha fatto registrare un +15,9% rispetto ai primi dieci mesi del 2021. Si registrano invece, sempre nel periodo gennaio-ottobre 2022, incrementi delle quote di export della Turchia verso la Germania (+9%), il Regno Unito (+0,4%) e verso la Francia (+5,3%). In ambito Ue, l’Italia si posizione invece al secondo posto con, come sopradetto, 21,7 miliardi di interscambio totale nei primi dieci mesi dell’anno, dopo la sola Germania (36,8 miliardi di dollari) e prima di Francia (15,4 miliardi di dollari) e Spagna (13,8 miliardi di dollari), guadagnando quote nei confronti dei nostri tre principali concorrenti.

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