Le relazioni commerciali tra Italia e Turchia nel nuovo aggiornamento di settembre dell’ICE-Agenzia di Istanbul che fotografa l’interscambio nei primi sette mesi del 2022

La Turchia è il primo partner commerciale dell’Italia nell’area del Mediterraneo con un flusso stabile e bilanciato a testimonianza dell’elevato livello di interconnessione esistente tra le due economie. Interessante anche il dato sulle tipologie di prodotti scambiati che, a parte l’export di ferro e acciaio dalla Turchia all’Italia, vede tra le prime categorie merceologiche prodotti ad alta intensità tecnologica quali ad esempio macchinari e apparecchiature meccaniche, autoveicoli e parti di ricambio, macchinari di precisione.

Dopo un già brillante 2021 nel quale l’interscambio totale è stato pari a 23 miliardi di dollari (+33,3% rispetto all’analogo periodo dell’anno recedente), con oltre 11 miliardi e mezzo di esportazioni (un risultato in linea con un anno straordinario del Made in Italy con oltre 500 miliardi di euro di merci vendute in tutto il mondo), nei primi sette mesi del 2022, secondo i dati resi pubblici dall’Ice-Agenzia di Istanbul, l’Italia si posiziona quale 5° partner commerciale della Turchia con 15,4 miliardi di dollari, segnando un +20,8% rispetto all’analogo periodo dello scorso anno. Dopo un primo semestre che aveva visto distribuire equamente vendite e acquisti tra i due Paesi con un saldo pressoché in equilibrio, il mese di luglio ha registrato un saldo negativo per la Turchia di quasi mezzo miliardo di dollari.

Anche nei primi sette mesi l’Italia si conferma il 5° fornitore della Turchia (con quasi 8 miliardi di dollari di export, +19% rispetto all’analogo periodo dello scorso anno) dopo Federazione russa, Cina, Germania e USA mentre passa dal 3° al 4° posto tra i più importanti clienti della Turchia preceduta da Germania e Stati Uniti e scavalcata dal Regno Unito, con 7,5 miliardi di dollari di merci e servizi acquistati dalla Turchia.

La dinamica dell’export italiano nei primi sette mesi dell’anno è stata trainata soprattutto dall’aumento delle vendite di combustibili e oli minerali (+440,9% rispetto all’analogo perdio dello scorso anno) e, in misura meno marcata, dalle nostre esportazioni di ferro e acciaio e materie plastiche. Le principali voci del nostro export nel periodo in osservazione restano quelle tradizionali dei “macchinari e apparecchiature meccaniche” (quasi 2 miliardi di euro), degli “autoveicoli, trattori e parti di ricambio”.

Nel confronto con i principali partner commerciali europei, nei primi sette mesi del 2022 l’aumento delle esportazioni dell’Italia (+19%) è nettamente superiore ai lievi incrementi registrati dalla Germania (+1,9%), e dal Regno Unito (+0,5%), mentre la Francia ha fatto registrare un +12,2% rispetto ai primi sette mesi del 2021. Si registrano invece, sempre nel periodo in osservazione, incrementi delle quote di export dalla Turchia verso la Germania (+12,2%), il Regno Unito (3,3%) e verso la Francia (+5,7%). In ambito Ue, l’Italia si posiziona invece al secondo posto con oltre 15 miliardi di interscambio totale con la Turchia, seconda solo alla Germania (25 miliardi di dollari) e prima di Francia (11 miliardi di dollari) e Spagna (10 miliardi di dollari).

Condividi Tweet Copia Collegamento Stampa / Salva come PDF HOMEPAGE