Legami economico-commerciali sempre più stretti tra Turchia e EAU.

Dopo la storica visita del principe ereditario Sheik Mohammed bin Zayed ad Ankara il 24 novembre 2021 e quella del Presidente Erdogan ad inizio marzo scorso ad Abu Dhabi, la cornice dei rapporti economico-commerciale tra i due Paesi ha proposto un quadro completamente rinnovato rispetto al recente passato.

In ambito commerciale, ad esempio, le esportazioni della Turchia nel Paese del Golfo, a febbraio 2022 sono aumentate addirittura del 52,4% rispetto al mese di gennaio secondo un recente rapporto diffuso dall’Agenzia stampa Anadolu (AA), citando i dati forniti dell'Assemblea degli esportatori turchi (TİM); inoltre, in questo primo trimestre gli EAU sono balzati al 17° posto in termini di principali mercati di sbocco dei prodotti turchi (nel 2021 l’interscambio commerciale ha sfiorato gli 8 miliardi di dollari). A livello merceologico si segnalano le vendite di gioielli e altri metalli preziosi (91 milioni di dollari), seguite dall'industria della difesa e aerospaziale (35,38 milioni), dei prodotti chimici (22,74 milioni), tappeti (15,76 milioni) e cereali e legumi con oltre 15,6 milioni di prodotti venduti dalla Turchia.

Sul versante più prettamente economico e finanziario, in attesa di dati più precisi circa i risultati economici scaturiti dalla firma ad Ankara di 13 accordi tra i due Paesi in diversi settori tra cui quelli della difesa, dell’agricoltura e dei trasporti, si segnala anche la creazione di un fondo di venture capital da 300 milioni di dollari partecipato dal Turkish Wealth Fund (TWF) e dalla Abu Dhabi Developmental Holding Company PJSC (ADQ), con l'obiettivo di far crescere l'ecosistema tecnologico della Turchia. Il fondo potrebbe successivamente esser aumentato ad 1 miliardo.

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