L’espansione del turismo resta sostenuta nei primi dieci mesi del 2022 (39,6 milioni) grazie ai flussi provenienti da Germania, Federazione Russa e Regno Unito, in linea con i livelli pre-pandemia del 2019

In data 22 novembre sono stati diffusi i nuovi dati sui flussi turistici in entrata nel Paese riferiti al mese di ottobre scorso.

I dati a disposizione mettono in luce un aumento degli arrivi di turisti stranieri del 38,4% rispetto all’analogo mese del 2021, confermando quella crescita a cui la Turchia assiste dall’inizio dell’estate. Nel mese di ottobre 2022 sono sbarcati in Turchia 4,8 milioni di turisti (fonte Ministero della Cultura e del Turismo) rispetto ai 3,47 milioni dell'ottobre 2021 e agli 1,74 milioni dell'ottobre 2020.

Oltre ai turisti provenienti dalla Federazione Russa (770 mila), che costituiscono ancora un ampio e prezioso bacino d’utenza per la Turchia, il 2022 è stato caratterizzato anche dalla forte domanda proveniente dall’Europa e principalmente dalla Germania con quasi 750 mila tedeschi che si sono recati in Turchia in un solo mese, seguita dal Regno Unito (388.017), e Bulgaria (326.429) mentre tra le nazioni non europee spicca l'Iran con 185.945 visitatori nel mese in osservazione. Chiaramente quest’ultimo dato rispecchia non solo i semplici turisti, ma anche tutti i cittadini iraniani che si sono recati in Turchia grazie all’agevolazione dell’esenzione dal visto turistico, ma con l’obiettivo di restare nel Paese (basti vedere il dato sugli immobili acquistati da cittadini iraniani).

A livello di presenze sul totale, la Federazione Russa ha intercettato il 16% delle presenze totali, la Germania il 15,5% ed il Regno Unito l’8%. Nei primi dieci mesi del 2022, tra principali mete turche, Istanbul si piazza al primo posto con oltre 13 milioni di presenze (34%), seguita da Antalya (12 milioni), Edirne, al confine con Bulgaria e Grecia (4 milioni), Mugla (3 milioni) e Artvin con 1 milione e mezzo di presenze.

Sempre da gennaio ad ottobre 2022 il numero di visitatori stranieri è salito dell'88,1% a 39,61 milioni (45 milioni se si contano i cittadini turchi residenti all’estero), in linea con i livelli pre-pandemia del 2019. Negli analoghi periodi degli ultimi tre anni le presenze erano state rispettivamente di 21,1 milioni nel 2021 e di 11,2 milioni nel 2020, anni penalizzati dall’emergenza sanitaria dovuta alla pandemia da Covid-19, e appunto, oltre 40 milioni di presenze nel 2019.

Le entrate del turismo sono vitali per l'economia della Turchia, alle attività turistiche sono direttamente riconducibili il 15,5% del PIL (stime per il 2022) ed oltre il 9% degli occupati del Paese. Il nuovo programma economico del Governo si concentra nel trasformare i deficit cronici del conto corrente della bilancia dei pagamenti in avanzi puntando soprattutto sulle entrate derivanti dall’industria del turismo oltre che dando priorità alle esportazioni, alla produzione e agli investimenti. Secondo le ultime stime governative, l’obiettivo di fine anno è quello di raggiungere la soglia dei 50 milioni di turisti e 44 miliardi di dollari di entrate, rispetto ai 45 milioni di arrivi e 35 miliardi di dollari di entrate che erano state stimate all’inizio dell’anno.

Lo scorso 29 novembre il Presidente Recep Tayyip Erdogan, intervenendo ad Ankara alla VII Assemblea generale ordinaria della Federazione turca degli albergatori, ha evidenziato l’ottima performance del turismo internazionale che nei primi dieci mesi dell’anno ha assicurato al Paese entrate pari a 35 miliardi di dollari, più che raddoppiate rispetto all’analogo periodo del 2021. Erdoğan ha anche affermato che la Turchia è salita al quarto posto al mondo in termini di numero di turisti e all'ottavo per ricavi. Le stime di fine anno indicano 50 milioni di turisti e 820 miliardi di lire turche pari a circa 44 miliardi di dollari di entrate.

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