L’espansione del turismo resta sostenuta nei primi undici mesi del 2022 (42,16 milioni) grazie ai flussi provenienti da Germania, Federazione russa e Regno Unito. Focus sul turismo sanitario.

Il numero di visitatori stranieri anche a novembre 2022 continua a registrare una forte ripresa dopo il crollo del 2020 dovuto alla pandemia da COVID-19. Le presenze straniere, grazie anche all’aumento di visitatori provenienti dai Paesi dell’Unione Europea (Germania e Regno Unito in particolare) sono aumentate nel solo mese in esame del 44,6% attestandosi a 2,55 milioni rispetto a 1,76 milioni di visitatori stranieri nel novembre 2021 e alle 833.991 presenze nel novembre 2020. Gli arrivi del mese di novembre 2022 hanno fatto registrare un deciso incremento delle presenze dei cittadini della Federazione russa che, colpiti dalle restrizioni da parte dei paesi occidentali dopo l'invasione russa dell'Ucraina, si collocano al primo posto nelle presenze straniere in Turchia con 312.486 arrivi, seguiti dai cittadini della Bulgaria (232.709) e della Germania (207.340). Nel periodo gennaio-novembre 2022, il numero di visitatori stranieri ha raggiunto i 42,16 milioni di persone, in aumento dell'84,77% rispetto allo stesso periodo del 2021, eguagliando i livelli pre-pandemia del 2019. Nei primi undici mesi del 2022 i tedeschi scavalcano i cittadini russi (che costituiscono tuttavia ancora un ampio e prezioso bacino d’utenza per la Turchia) e si collocano al primo posto con 5,48 milioni di presenze, seguiti da quasi 5 milioni di arrivi dalla Russia e 3,3 milioni dal Regno Unito. Il Ministro della Cultura e del Turismo, Mehmet Nuri Ersoy, ha dichiarato lo scorso 24 dicembre che le stime per tutto il 2022 sono state aggiornate a 51,5 milioni di turisti e 46 miliardi di dollari di entrate migliorando quindi le proiezioni precedenti anche per il prossimo anni quando la Turchia stima di accogliere oltre 60 milioni di visitatori stranieri con introiti pari 56 miliardi di dollari. Un dato interessante è rappresentato dagli introiti che sono derivati nei primi 11 mesi del 2022 dal c.d. turismo sanitario: la Turchia ha incassato nel periodo in osservazione 1,6 miliardi di dollari (triplicati dal 2015) secondo i dati forniti di recente dalla USHAŞ, ente istituito nel 2019 e dipendente dal Ministero della Sanità turco per la promozione di tutte le attività di carattere internazionale dei servizi sanitari nel Paese. Da gennaio a settembre 2022, sono stati 870 mila gli stranieri che si sono recati in Turchia per ricevere assistenza sanitaria specializzata con in testa la chirurgia estetica, la ginecologia (fecondazione assistita), la biochimica medica e per le patologie legate alla oftalmologia e all’otorinolaringoiatria.

Ma la Turchia segna anche ottimi risultati sul fronte del c.d. “turismo di lusso” e di quello “sportivo”. Bodrum, la perla della costa mediterraneo turca, ad esempio, ha ospitato il maggior numero di presenze di yacht ultra-lusso per tutta la stagione estiva passata, mentre Antalya ha continuato a registrare il tutto esaurito anche durante i mesi autunnali di ottobre e novembre scorsi grazie alla crescita delle presenze di turisti provenienti dal Regno Unito, dagli Stati Uniti e dalla Federazione Russa. Le entrate del turismo sono vitali per l'economia della Turchia, alle attività turistiche sono direttamente riconducibili il 15% del PIL ed oltre il 10% degli occupati del Paese. Il nuovo programma economico del Governo mira a trasformare i cronici deficit del conto corrente della bilancia dei pagamenti in avanzi puntando anche alle entrate derivanti dall’industria del turismo; settore che colloca la Turchia tra i primi cinque Paese al mondo in termini di numero di turisti e tra i primi dieci per ricavi.

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