L’interscambio tra Italia e Turchia: i dati di ICE-Agenzia sui primi sette mesi del 2023

Secondo i dati diffusi dall’Agenzia ICE di Istanbul, tra gennaio e luglio 2023, l’interscambio tra Italia e Turchia, pari a USD 15,9 mld, ha registrato un incremento dello 3,1% rispetto allo stesso periodo del 2022. In particolare, le esportazioni italiane verso la Turchia sono diminuite del 3,2% (USD 7,3 mld), mentre le importazioni sono cresciute del 9,1% (USD 8,7 mld). La bilancia commerciale mostra un saldo positivo in favore della Turchia pari a USD 1,4 mld.

Nell’arco temporale di riferimento, l’Italia si posiziona al quinto posto tra i partner commerciali della Turchia, risultandone il sesto fornitore (dopo Russia, Cina, Germania, Svizzera e USA) e il terzo cliente (dopo Germania e Stati Uniti).

Le esportazioni italiane costituiscono il 4% del totale delle importazioni turche, mentre le esportazioni dalla Turchia rappresentano il 5,1% delle importazioni complessive italiane.

In ambito UE, l’Italia si colloca alla seconda posizione in termini di interscambio, preceduta da Berlino (USD 28,7 mld) e seguita da Parigi (USD 13 mld) e Madrid (USD 11,4 mld). Nell’area mediterranea, invece, l’Italia si conferma il primo partner commerciale di Ankara.

Nei primi sette mesi del 2023, la dinamica dell’export italiano è stata trainata dalle vendite di “autoveicoli, trattori e parti di ricambio” (+88,5%), di “metalli e pietre preziose” (+61,8%) e “strumenti ottici, fotografici e per cinematografia” (+46,3%). In calo, invece, l’export di “combustibili e oli minerari” (-78,8%) e “ferro e acciaio e derivati” (-25,1%). In termini assoluti, la principale voce del nostro export rimane rappresentata dai “macchinari e apparecchiature meccaniche”, in crescita del 24,2% rispetto all’analogo periodo del 2022, con un valore di quasi USD 2,15 mld.

La dinamica dell’export turco mostra invece un calo negli acquisti italiani di “ferro e acciaio e derivati” (-58,5%) e “di materie plastiche” e “rame”, a fronte di una crescita nel settore “autoveicoli, trattori e parti di ricambio” (+27,6); “autoveicoli, trattori e parti di ricambio” si confermano la principale voce tra le importazioni italiane dalla Turchia, con un valore di oltre USD 1,67 mld. Nel periodo in osservazione la domanda italiana di cereali dalla Turchia è aumentata in maniera esponenziale rispetto ad un anno fa.

Nel confronto con i principali partner commerciali europei, nel periodo di riferimento, le esportazioni di Francia e verso la Turchia sono cresciute rispettivamente del 27,2% e del 21,2%; l’export britannico hanno registrato un aumento del 3,5%.

Complessivamente, l’interscambio della Turchia con il resto del mondo ha quasi raggiunto la cifra di USD 360 mld (+2,7%), con USD 216,6 mld di importazioni (+5%) e USD 143,3 mld di esportazioni (-0,7%), riportando così un disavanzo commerciale di USD 73,5 mld, in crescita rispetto a quello dei primi sette mesi del 2022 (USD 62,3 mld).

Si segnalano, infine, gli incrementi delle esportazioni turche verso la Russia (+82%) e delle importazioni da Svizzera (+224,1% trainato dall’oro) ed EAU (+120,1%).

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