L’interscambio tra Italia e Turchia: i dati di ICE-Agenzia sui primi undici mesi del 2023

Secondo i dati diffusi dall’Agenzia ICE di Istanbul, tra gennaio e novembre 2023, l’interscambio tra Italia e Turchia, pari a USD 24,9 mld, ha registrato un incremento del 3,6% rispetto allo stesso periodo del 2022. In particolare, le esportazioni italiane verso la Turchia sono aumentate del 6,7% (USD 13,5 mld), mentre le importazioni sono rimaste pressoché invariate (+0,1%) e si sono attestate a USD 11,4 mld. La bilancia commerciale mostra un saldo positivo per L’Italia pari a USD 2,2 mld.

Nell’arco temporale di riferimento, l’Italia si posiziona al quinto posto tra i partner commerciali della Turchia, risultandone il sesto fornitore (dopo Cina, Russia, Germania, Svizzera e Stati Uniti) e il quarto cliente (dopo Germania e Stati Uniti e Iraq).

Le esportazioni italiane costituiscono il 4,1% del totale delle importazioni turche, mentre le esportazioni dalla Turchia rappresentano il 4,9% delle importazioni complessive italiane.

In ambito UE, l’Italia si colloca alla seconda posizione in termini di interscambio, preceduta da Berlino (USD 45,6 mld) e seguita da Parigi (USD 20,8 mld) e Madrid (USD 17,8 mld). Nell’area mediterranea, invece, l’Italia si conferma il primo partner commerciale di Ankara.

Nei primi undici mesi del 2023, la dinamica dell’export italiano è stata trainata dalle vendite di “autoveicoli, trattori e parti di ricambio” (+81%), di “strumenti ottici, fotografici e per cinematografia” (+40,6%), e “macchinari di precisione e apparecchiature elettriche ed elettroniche (+22,9%). In calo, invece, l’export di “combustibili e oli minerari” (-75,2%) e “ferro e acciaio e derivati” (-21,4%).

In termini assoluti, la principale voce del nostro export rimane rappresentata dai “macchinari e apparecchiature meccaniche”, in crescita del 14% rispetto all’analogo periodo del 2022, con un valore che per la prima volta supera USD 3 mld.

La dinamica dell’export turco mostra invece un calo negli acquisti italiani di “ferro e acciaio e derivati” (-55,8%) e “di materie plastiche” e “rame”, a fronte di una crescita nel settore “autoveicoli, trattori e parti di ricambio” (+26,9%); “autoveicoli, trattori e parti di ricambio” si confermano la principale voce tra le importazioni italiane dalla Turchia, con un valore di USD 2,6 mld. Nel periodo in osservazione la domanda italiana di cereali dalla Turchia è aumentata in maniera esponenziale rispetto ad un anno fa.

Nel confronto con i principali partner commerciali europei, nel periodo di riferimento, le esportazioni di Francia e Germania verso la Turchia sono cresciute rispettivamente del 22,7% e del 20,7%; l’export britannico hanno registrato un aumento del 10,5%.

L’interscambio della Turchia con il resto del mondo nel periodo in osservazione segnala gli incrementi delle esportazioni turche verso gli EAU (+65,1%), la Svizzera (+62,8%), e Russia (+25,1%) mentre sul lato delle importazioni i volumi dagli EAU segnano un +167% e quelli dalla Svizzera un +46,2% e dalla Spagna (+39,1%). Calo degli acquisti dalla Russia (-23,8%).

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