Mehmet Şimşek è il nuovo Ministro del Tesoro e delle Finanze del Gabinetto di Erdogan: è subentrato a Nureddin Nebati lo scorso 4 giugno durante la cerimonia della presentazione del nuovo Esecutivo di Ankara.

“Il nostro principio guida per la creazione di una nuova Turchia è prosperità, resilienza, trasparenza, coerenza. Responsabilità e prevedibilità economica” - ha affermato il Ministro del Tesoro e delle Finanze appena eletto lo scorso 3 giugno in un Twitter; Şimşek ha poi aggiunto che la priorità del suo Dicastero è rafforzare la sua squadra per un progetto credibile e coerente che possa portare alla stabilità economica. Pur sottolineando che non ci sono scorciatoie o soluzione rapide, Şimşek è convinto di poter centrare nel medio periodo l’obiettivo di ridurre l’inflazione ad una cifra (oggi quella CPI è appena scesa sotto il 39%), un risultato che contribuirà a ridurre il deficit di parte corrente della bilancia dei pagamenti e rilanciare una economia, come quella turca da 900 miliardi di dollari, favorendo il ritorno degli investitori stranieri.

Già prima della nomina di Şimşek, rispettato dai mercati finanziari internazionali per il suo approccio alla politica monetaria e fiscale più ortodossa, l’indice di riferimento della Borsa di Istanbul, il BIST 100, si posizionava in rialzo dell’11,6% anche se contestualmente la lira turca veniva scambiata al minimo storico di quasi 21 contro il dollaro.

Şimşek era già stato alla guida del Dicastero delle Finanze dal 2009 al 2015 e fino al 2018 Vice Primo Ministro, quando l’economia turca viaggiava a ritmi frenetici: quando Şimşek lasciò l’incarico di Ministro del Tesoro a favore del genero di Erdoğan Berat Albayrak la lira veniva scambiata a meno di 5 contro il dollaro (mentre scriviamo è il cambio USD/TL è a 27,8) ed il tasso di interesse sia aggirava intorno al 24% rispetto all’attuale 8,5%.

Nel primo semestre del 2023, la BCRT ha bruciato 26 miliardi di dollari di riserve valutarie nel tentativo di sostenere la lira e per finanziare il cronico deficit delle partite correnti: la c.d. “liralizzazione”, o conversione forzata delle valute forti in lire, sarà indiscutibilmente uno dei primi dossier con cui il nuovo Ministro dovrà subito confrontarsi; i prossimi mesi ci diranno se Şimşek si allontanerà gradualmente dal c.d. “New Economy Model” che ha caratterizzato la politica economica e monetaria negli ultimi due anni del Paese.

Ma chi è Mehmet Şimşek? 56 anni, è senza dubbio il nome più di peso dell'intero nuovo Esecutivo. In questi decenni si è costruito una solida reputazione nella finanza nazionale e internazionale come politico onesto e razionale. Dopo prestigiosi incarichi internazionali nel settore bancario in qualità di analista ed economista, ha ricoperto il ruolo di Ministro delle Finanze dal 2009 al 2015 e di Vice Primo Ministro responsabile per l'economia tra il 2015 e il 2018, entrambe le volte nei Governi Erdogan. Noto per il suo approccio pragmatico, ha sostenuto riforme economiche per promuovere la crescita, attrarre investimenti stranieri e garantire la disciplina fiscale. La sua designazione al timone dell'economia era attesa e per alcuni aspetti caldamente auspicata soprattutto da parte del mondo economico e finanziario turco preoccupato dal quadro macroeconomico generale in cui versa la Turchia, a partire da un'inflazione particolarmente elevata che erode il potere di acquisto dei segmenti più fragili della popolazione. Gli analisti si aspettano inoltre che la nomina di Şimşek, sostenitore del libero mercato e dell'indipendenza della BCRT, abbia un impatto positivo sugli investitori e sui mercati internazionali.

Dopo la nomina Şimşek sono stati individuati i nuovi quattro Viceministri del Ministero del Tesoro e delle Finanze; Abdullah Erdem porta con sé una vasta esperienza, essendo stato in precedenza Membro del Parlamento dal 2002 al 2007 e Viceministro delle finanze dal 2012 al 2015. Il secondo Viceministro sarà İsmail Ilhan Hatipoğlu, veterano del Dicastero delle Finanze avendo ricoperto il ruolo di Vicedirettore Generale delle Entrate dal 1989 al 2019. Osman Çelik, terzo Vice di Şimşek, ex banchiere, ha ricoperto molte cariche in primari Istituti di Credito sia statali che privati ed è stato Sottosegretario al Tesoro. Infine Zekeriya Kaya, ha ricoperto posizioni di vertice presso le Agenzie delle Entrate con una lunga esperienza nel Consiglio di Sorveglianza della Banca Centrale.

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